Il compagno Q
In politica, si sa, la visibilità è tutto: chi vuole fare carriera sgomita per apparire. Non sempre, però, le persone più visibili sono le uniche a pesare: c’è anche chi, lontano dai riflettori, si occupa della rete di potere che tiene a galla il partito. E se a Torino da trent’anni ormai cambiano i nomi dei partiti ma i volti del potere sono sempre gli stessi due, Fassino e Chiamparino, il terzo volto, praticamente sconosciuto, è quello di Giancarlo Quagliotti.
La carriera del compagno Q, peraltro, inizia brillantemente: nel 1970, non ancora trentenne, diventa consigliere comunale del PCI a Torino, e dopo qualche anno capogruppo; nel marzo 1983 diventa vicesegretario regionale del partito, mentre Fassino, appena più giovane, diventa segretario provinciale. La sua carriera politica è folgorante, ma si schianta subito dopo contro un doppio scandalo tangentizio: quello del faccendiere Zampini, che provoca la caduta della giunta rossa del sindaco Novelli, e quello per l’appalto dei semafori intelligenti. Quagliotti viene condannato in primo grado (sarà poi assolto in appello) e lascia la politica, e da allora il suo destino è segnato: sarà l’uomo dietro le quinte.
Lui si reinventa come manager insieme a un altro politico emergente: Vito Bonsignore, democristiano di peso. Si occupa di cemento parapubblico, dalle autostrade ai parcheggi. Arrivata infine l’assoluzione, nel 1992 La Stampa pubblica una straziante lettera di Chiamparino, segretario del neonato PDS torinese: “Compagno Quagliotti, ti chiediamo scusa… il PCI non ti ha riabilitato moralmente e politicamente, lo facciamo noi”.
Neanche a farlo apposta, tempo un anno, il riabilitato compagno Q viene coinvolto in Mani Pulite. Si scoprì un conto in Svizzera a lui intestato, su cui, insieme a un altro conto intestato all’altro ex PCI Primo Greganti, transitarono 260 milioni di lire relativi all’appalto per il depuratore Po-Sangone, destinati al PCI e provenienti da una società del gruppo Fiat; il compagno Q e il compagno G vennero infine entrambi condannati. Interrogato dai magistrati, secondo i giornali Quagliotti disse: “Immaginai che si trattasse di un contributo al PCI. Allora quelle forme di finanziamento non erano rare.”; La Stampa riassunse le sue dichiarazioni come “Nel PCI sapevano tutto“.
Chiamparino dichiarò pensoso ai giornali: “Forse non abbiamo saputo sottrarci del tutto al patto consociativo”. Fassino si trincerò invece dietro un più sbrigativo no comment, suscitando questo commento dell’editorialista Saverio Vertone: “Fassino, quando si tocca il tema tangenti al PCI, sembra Sant’Ignazio di Loyola davanti al saraceno che mette in dubbio la verginità della Madonna”.
Passano alcuni anni e il compagno Q ritorna all’onor delle cronache giudiziarie: nel 2000, il procuratore Bruno Tinti lo fa rinviare a giudizio in una vicenda di falsi nei bilanci e di compravendita di quote pubbliche della Satap, concessionaria dell’autostrada Torino-Piacenza controllata dall’imprenditore tortonese Marcellino Gavio. La cosa finisce in prescrizione e poi in assoluzione, ma l’intreccio tra le autostrade di Gavio e i DS ritornerà nel 2005 con il caso Penati: mentre Unipol scala BNL e Fassino esclama “Abbiamo una banca”, la Provincia di Milano di Penati compra da Gavio azioni autostradali al triplo del prezzo precedente e subito dopo la Satap versa 14 milioni di euro alla BPL di Fiorani, che sostiene la scalata. Da fonti di stampa, l’ex sindaco di Milano Albertini dichiara ai magistrati: “Una quota significativa della plusvalenza ottenuta da Gavio è stata utilizzata per favorire la scalata di Unipol a BNL. È denaro pubblico che porta un vantaggio economico rilevantissimo a un imprenditore privato che poi aiuta quella componente politica che ha fatto questo passaggio per controllare una società finanziaria”.
In questi anni Quagliotti riveste incarichi dirigenziali nel gruppo Gavio, dal quale transitano altri esponenti storici del PCI e del PDS di Torino. Ricomincia anche a fare politica nel partito: già nel 2001 è avvistato alle riunioni in cui i DS discutono le candidature, nel 2003 discute chi candidare a presidente della Provincia, nel 2007 è candidato alle primarie cittadine del PD.
Quando nel 2011 Fassino si candida a sindaco, affida al compagno Q il ruolo di coordinatore politico della sua campagna elettorale: è il definitivo rientro, anche se sempre dietro le quinte. L’intreccio tra cemento e PD è sempre più stretto: presto un giornale locale definisce Quagliotti “l’eminenza grigiastra di Fassino”, e titola “OPA dei Gavio sul PD torinese”. E non solo torinese: la società del gruppo Gavio di cui è amministratore Quagliotti è tra i contractor per la costruzione del terzo valico Milano-Genova dell’alta velocità , e per essa ha lavorato anche la società del marito dell’ex sindaco PD di Genova Marta Vincenzi.
Siamo ad oggi, e si rivede anche il compagno G: con in tasca la tessera del PD torinese, che pure nega di conoscerlo, viene di nuovo arrestato per gli appalti dell’Expo 2015, un’altra grande colata di cemento. Il compagno Q, intanto, è sul ponte di comando del partito; tutte le vicende interne del PD torinese, dalle candidature alla preparazione del congresso, passano da lui.
Nessuno sa che rapporti intrattengano ancora i vecchi compagni Q e G. Una cosa che si sa, però, è che a Torino da decenni la politica cittadina è in mano allo stesso partito e alle stesse facce; quelle sotto i riflettori, che si rimpallano le cariche di sindaco, presidente della Regione, segretario di partito e così via; e quelle lontano dai riflettori, che ogni tanto ricompaiono sui giornali per vicende di questo genere. Torino e il Piemonte sono congelati da decenni in questo gioco per pochi; ed è adesso, finalmente, il momento per cambiare.
(Articolo originariamente scritto per il blog di Beppe Grillo)
24 Maggio 2014, 19:15
Parole sante: conta più un Greganti, che procura i denari ma che nessuno vede e ha mai visto, o un Fassino ed un Chiamparino qualsiasi? Comapagno Q, compagno G – cambia la lettera dell’alfabeto, non cambiano i metodi e gli scopi.
Speriamo che domani (scrivo alla sera del 24 maggio) si riesca a dare una bella spallata a questi signori: non cadranno, per carità . Sono saldamente ancorati alle poltrone. Ma chi può saperlo? I have a dream, and I wish to wake up in a reality better than my dream (con le dita incrociate – with fingers crossed)
26 Maggio 2014, 08:04
…sono SHOCKATO… Dopo il servizio di rappresentanza al seggio anche questa volta, ..io NON ho dormito quasi TUTTA la notte = ho pianto ininterrottamente per ore, ho ancora gli occhi LUCIDI,..ho il vomito! …per quello che sarà , SOPRATTUTTO per la mia stellina di poche settimane = il suo futuro IN MANO ad uno che VUOLE CANCELLARE LO STATO SOCIALE!!!!! = VIA la SANITA’ PUBBLICA, VIA l’ACQUA PUBBLICA, ..SOLO bANCHE,fONDAZIONI&CEMENTO!!! E’ davvero il bELPAESE! …MA NEMMENO DI FRONTE AI LADRI CONCLAMATI, ad un BIS TOTALE di tangentopoli..a MILIONI DI MAGAGNE FATTE VENIRE A GALLA?????!!!!!. …Sono bastati 80 euro PERCHè un pOPOLO si vendesse..NON a chi urlando (magari con qlche parolaccia) STAVA REGALANDO UN SOGNO, UNA SPERANZA agli Onesti di qsto pAESE!!!!!!!!!!!!!!!!, ..MA ad una COPIA UGUALEUGUALE degli ultimi 20anni… E pensano pure di essere di sinistra!!!!!!!!!!!!!!!!!!! …Ma d’altronde, se persino Dante si era sentito in dovere di creare il girone degli IGNAVI, ..ci sarà pure stato un motivo… PS=Vi prego!, Consiglieri TUTTI, ..ad ogni livello, ..Deputati & Senatori…CHIUNQUE possa parlare con Beppe, LO rinGrazi LO STESSO di Cuore (..SPEZZATO) da parte mia = mi ha (ANZI! ..mi avete..) fatto sognare per qualche anno..MA L’IGNORANZA di qsto pOPOLO & La Mafia in qsto pAESE sono PIU’ POTENTI!! PS bis = E ADESSO, vista la fatica IMMENSA con cui Vi stavate “spezzando la schiena” per il Bene di tutti..ORA…TENETEVI OGNI CENTESIMO PER VOI !!! BASTA RESTITUIRE i soldi…QSTO pAESE ,..qsto pOPOLO ..NON LO merita,…NON VI MERITA!! …E lo dico con una Delusione, una TRISTEZZA d’animo che supera di gran lunga la rabbia…
26 Maggio 2014, 08:28
Vittorio,
mi dispiace. Mi dispiace tanto. Non riesco a riprendermi, ed immagino come dobbiate sentirvi voi.
Mi dispiace tanto, tanto.
Non posso credere che abbiano vinto, non posso credere che la strategia di infangarci, zittirci, umiliarci, denunciarci (leggi della signora che si è beccata una denuncia per un post sul sito del movimento) abbia funzionato.
Mi dispiace tanto, tanto.
Mi dispiace per tutti noi – ed anche per quegli incoscienti che hanno votato Renzi senza rendersi conto di cosa stavano facendo. Questa sconfitta la pagheremo, come italiani e come europei.
Mi dispiace tantissimo
26 Maggio 2014, 10:30
svegliatevi invece di continuare a farvi i pompini a vicenda,Grillo è un cialtrone e Casaleggio un imbecille, iniziate a fare qualcosa invece di fare l’opposizione comoda che non conclude nulla e forse qualcuno vi darà di nuovo fiducia,quello che restituiscono deputati e senatori è sempre poco perché fanno solo la foglia di fico e stipendio e diaria non li meritano,gli eurodeputati che non potranno mai costituire un gruppo meritano ancora di meno perché faranno solo le comparse, in politica ci si sporca le mani ottenendo il massimo per difendere idee e valori non si spera nel 96%, quella è la percentuale di penetrazione anale che avete rimediato
26 Maggio 2014, 12:45
gRAZIE maurizio! …MENO MALE KE C’E’ gENTE iLLUMINATA COME tE!! Figli & Nipoti RINgRAZIERANNO..ancora di più dei (POCHI) Onesti di oggi!!! PS(appello a QUALSIASI altro Paese Europeo, germania esclusa)=IN-VA-DE-TE-CI !!!!!, …..come peraltro è sempre accaduto nella storia di qsto bEL pAESE, fatto da un pOPOLINO di ignoranti, creduloni, disinformati, presuntuosi, corrotti, mafiosi, venduti, raccomandati, pigri, voltagabbana, ignavi & piagnoni…e mica mi riferisco ai pOLITICI !!!!!
PS = Le mINUISCOLE & Maiuscole ad inizio parola NON sono errori!
27 Maggio 2014, 09:01
chissà perché non mi aspettavo niente di meglio di questa reazione. Continuate pure a pensare di essere unici e rimanete nel vostro splendido isolamento. Vedo che qualcuno dei meglio carrozzati intellettualmente (che non sono i vostri leader ma per esempio il tenutario di questo blog) stando a quanto leggo sullo spiffero cominciano a dire pubblicamente quello che una volta potevano solo pensare pena espulsione.A quelli come te lascio il gioco delle minuscole e l’uso delle abbreviazioni e delle k stile bimbominkia, auguri
28 Maggio 2014, 20:57
Forse, se il candidato a cinque stelle di nome si fosse chiamato Vittorio, e magari di cognome Bertola, “qualcosina” in più si poteva raccogliere. Niente da dire contro chi è stato candidato, ma quando si chiede di essere assunti, le prime cose che vengono richieste sono l’esperienza e un buon curriculum. Neppure il più scalcinato degli imprenditori si farebbe scegliere dal web uno da mettere ad un posto di responsabilità . Lo stesso vale per il popolo italiano.