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sabato 28 Febbraio 2015, 13:35

Un commento sulla Costituente di Firenze

Oggi a Firenze si tiene un incontro intitolato Verso la costituente a cui partecipano molti degli esponenti e dei gruppi cacciati o fuoriusciti dal M5S negli ultimi mesi, con l’obiettivo di costituire qualcosa che possa rappresentare il “dopo M5S” per tutti quelli che ne sono usciti.

Alcuni giorni fa mi hanno invitato a partecipare o a mandare un videomessaggio, ma ho detto di no senza esitazioni, primo perché sono tuttora dentro il M5S che rappresento in una carica elettiva e che continuo a cercare di riportare su una strada più convincente, e secondo perché capisco chi si trova privo di una casa politica e volendo continuare l’attivismo deve costruirsene una nuova, ma tra i partecipanti ci sono anche persone ex M5S che hanno tradito ogni impegno etico preso in precedenza, e nessun nuovo progetto è credibile se accoglie tra gli applausi questo genere di persone.

I problemi del M5S sono sotto gli occhi di tutti e io li denuncio apertamente da tempo, ma questo non vuol dire che si debba buttare via quanto di buono il M5S ha fatto, che è molto. Non ha senso costruire una forza politica di opposizione ma in opposizione anche al M5S, vorrebbe dire solo frantumare il fronte anti-sistema a vantaggio dei partiti di governo.

Ha senso, invece, capire come andare “oltre il M5S”, oltre i limiti che ha dimostrato, costruendo qualcosa di più grande che tenga insieme il M5S – i “grillini” ancora convinti e la cospicua fetta di Italia che tuttora rappresentano – con l’altrettanto cospicuo mondo delle persone che non rivoterebbero il M5S o che non l’hanno mai voluto votare, ma che potrebbero votare un progetto serio di alternativa all’attuale classe dirigente che offrisse al proprio interno scelte aggiuntive rispetto al grillismo ortodosso, con la garanzia di poterlo tenere a bada nei suoi eccessi.

Questo richiede un grosso sforzo di tutti, sia di chi è ancora dentro il M5S (a partire dai capi politici, Casaleggio e Di Maio) che di chi ne è uscito o non ne ha mai fatto parte, ma è l’unica strada che può condurre alla vittoria; né il M5S in splendido isolamento, né i ventilati nuovi partiti di fuoriusciti, di ex sinistri al decimo tentativo o di intellettuali in poltrona, possono riuscirci da soli.

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