Se Facebook è pieno di falsi
Normalmente ignoro queste cose (a parte farmi una risata, visto quanto sono ben scritte), ma siccome per ognuna di esse vedo decine di persone che credono convinte che siano vere e le ricondividono a ripetizione, volevo darvi due dritte su come verificare che questo è un falso (prendo questo perché mi è capitato oggi, ma è irrilevante chi sia il personaggio preso di mira).
Allora:
1) Sulla pagina di Salvini il post non esiste; ce n’è un altro in cui attacca Dario Fo, ma con parole diverse e senza strafalcioni. Ok, ma direte voi, magari l’ha modificato dopo che è stato fotografato;
2) Tuttavia, accanto al post sulla pagina di Salvini non compare la scritta “Modificato”. Ok, ma potrebbe averlo eliminato e poi riscritto (come tra l’altro sostiene un anti-leghista nei commenti allo stesso, raccogliendo molti like);
3) Allora esaminiamo meglio lo screenshot riportato; si tratterebbe di un post fotografato dopo soli 5 minuti, ma che in questi pochi minuti avrebbe già raccolto 5700 like, 3598 commenti e 2512 condivisioni; per quanto sia inquietantemente grande il numero di follower della pagina di Salvini, è un po’ improbabile che possa attivarsi un seguito del genere in cinque minuti per un post come tanti altri, per cui quasi certamente lo screenshot è falso;
4) Ma se avete ancora dei dubbi, basta seguire la sequenza dei commenti, secondo i quali il primo commento avrebbe raccolto 394 like in soli tre minuti, e la risposta di Salvini sarebbe avvenuta un solo minuto dopo, raccogliendo 520 like in soli due minuti; anche questi numeri sono un po’ insostenibili;
5) Ma se avete ancora dei dubbi, basta accorgersi che l’ultima risposta del misterioso commentatore (tra l’altro senza nemmeno una foto del profilo) sarebbe avvenuta “3 minuti fa” a un commento di Salvini di “2 minuti fa”, ovvero sarebbe avvenuta un minuto prima del commento a cui starebbe rispondendo: questo è oggettivamente impossibile.
Morale? La rete è piena di tifoserie, ma è anche piena di manipolatori, di tutti gli orientamenti politici, che si divertono in maniera interessata a dare alle tifoserie una pappa pronta con cui sostenere il proprio tifo… solo che in genere è falsa.
E questo è un vero problema, anche perché il risultato a lungo termine è di minare completamente la credibilità della rete, ovvero dell’unico mezzo di informazione che non è così direttamente controllabile dai poteri che orientano i media tradizionali; e questo, secondo me, è il vero obiettivo di questi falsi.
Ogni volta che ne condividete uno, ogni volta che propagate una bufala, date una mano a chi vorrebbe ritornare al vecchio mondo, quello in cui bastava controllare i direttori dei giornali per decidere cosa è vero e cosa no. Capita a tutti (pure a me) di cascarci, ma prima di condividere qualcosa, per favore, invece di farvi trascinare dall’antipatia verso un avversario politico, cercate di valutare se è almeno verosimile.