Cinque cose da non fare a Pechino
Cinque cose da non fare per un turista occidentale che visita Pechino:
1. Quando si va ad omaggiare la salma del compagno Mao, passandogli vicino e notando il volto liscio e gommoso della mummia, esclamare a voce alta: “MA E’ BERLUSCONI!”.
2. Attraversando la grande porta che conduce dentro la Città Proibita, in mezzo a un flusso continuo di migliaia di persone, e notando che sopra di essa è costruito un vero palazzo di molte stanze e che molte persone si staccano dalla folla per salirci, chiedere all’addetto: “Schiusmi, is this the autogrill?”.
3. Visitando il meraviglioso tempio Yonghegong dei lama tibetani, di fronte al pannello della storia del tempio che in inglese rimarca come i monaci sin dal dopoguerra siano degli instancabili “baluardi del patriottismo e del socialismo”, fermare un monaco e chiedere “But if you monks are all socialist, who do you steal from?”.
(mai dimenticare)
4. Sempre nel tempio lama, fotografare con inquadrature tendenziose che sembrano far uscire l’incenso acceso dai fedeli direttamente dal culo dei leoni di bronzo.
5. E inoltre, quando un fedele gira la ruota della preghiera, intonare a gran voce la musichetta de Il pranzo è servito per poi, quando la ruota si ferma, gridare “IL FORMAGGIO!”.