Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Gio 21 - 14:15
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione
giovedì 14 Maggio 2020, 19:52

La torta di riso abbonda

Ho conosciuto Alice Salvatore da Genova nel 2014. C’erano le elezioni europee insieme alle regionali piemontesi, e organizzammo un grande comizio del M5S in piazza Castello per presentare i candidati. Lei venne su apposta fino a Torino e si presentò da noi scortata da un personal assistant (non ricordo chi fosse, spero un amico volontario, però le correva dietro come un consulente d’immagine), e piantò una scenata unica perché secondo lei, visto che alle europee Piemonte e Liguria sono insieme, dovevamo darle il microfono in mano e farle fare mezz’ora di comizio alla folla per garantire una “competizione equa” per le preferenze. Mi scuso per aver privato i torinesi di quell’esperienza; sicuramente avrebbe conquistato migliaia di voti. In compenso, credo di essermi conquistato io un nemico interno (non che scarseggiassero).

Negli anni successivi io ero già ai margini e piuttosto deluso, ma seguii a distanza tramite amici le sue performance liguri. Lascerò ad altri, se vorranno, il racconto dei dettagli, ma la Salvatore si distinse da subito per la sua totale fedeltà ai vertici e per la grande aggressività nell’attaccare le persone che esprimevano una qualunque idea pensante e non allineata, a partire dallo storico consigliere genovese Paolo Putti.

Ottenuta candidatura ed elezione in Regione, il suo capolavoro furono le elezioni comunali genovesi del 2017, in cui “spintaneamente” prima Putti e poi Cassimatis furono fatti da parte per assegnare la candidatura a sindaco alla terza scelta Pirondini, da lei molto caldeggiato. Fu sempre più flop, e alla fine il M5S, pur veleggiando oltre il 30% alle politiche, non è andato mai nemmeno vicino a conquistare né il sindaco né la Regione.

Arriviamo così alle prossime elezioni regionali di quest’anno, dove evidentemente lei dava per scontato di essere di nuovo candidata a presidente, con la rielezione e lo stipendio assicurato per altri cinque anni; e aveva anche vinto la votazione tra gli attivisti su Russò (non una sorpresa, visto che quelli a cui lei non piaceva sono fuori dal Movimento da un pezzo).

Lo scenario politico però è cambiato, e poco dopo Russò ha anche deciso che bisognava allearsi col PD, logicamente con un altro candidato presidente, che non fosse di nessuno dei due partiti. Dopo due mesi di congelamento da lockdown è arrivata la sua risposta: da volto-selfie del M5S ligure senza mai una critica e pronta alla competizione elettorale, una improvvisa e profonda epifania l’ha portata in coscienza al dissidio totale verso il M5S di oggi, in cui non si riconosce più.

E così, ha deciso di candidarsi lo stesso a presidente, ma con un suo nuovo movimento politico, ripercorrendo ironicamente gli stessi passi degli esecrati Putti e Cassimatis, al tempo ampiamente accusati di tradimento.

Il movimento si chiama “IL BUONSENSO”, e come vedete nella foto la scritta e il tipo di caratteri nel simbolo sono circa gli stessi de “IL BUON RISO”, ha solo cambiato un paio di lettere. In linea con la sua nota modestia, il simbolo contiene anche il suo nome a caratteri cubitali e persino un disegno del suo volto. Cosa pensare? Come si usa dire in questi casi, il suo probabile destino è il prefisso telefonico (zerodieci per cento).

Ma non riesco nemmeno più a incazzarmi: detto tra noi, chi se ne frega. Son solo qui a chiedermi come sia nata la maledizione di noi italiani, costretti invariabilmente, nonostante i tentativi, a subire un mondo politico che non ci disgusta nemmeno più, ma ci fa solo ridere amaro, sapendo che il buon riso è ormai l’unica cosa che la nostra classe politica è ancora in grado di darci.

divider

2 commenti a “La torta di riso abbonda”

  1. Alfonso:

    Non so perche’ parli di classe politica. Non sono quelli del M5S gente venuta dalla cosiddetta societa’ “civile”? Con poche eccezioni (fra le quali senz’altro tu) in genere sparite presto dallo scenario politico per manifesta incompatibilita’ con la vera natura del movimento, persone senza arte ne’ parte, piccoli e grandi arrivisti, che si sono rivelati addirittura piu’ inetti e famelici di quelli che volevano sbattere fuori dai palazzi del potere.

  2. GS:

    @ Alfonso

    Un tale che chiamavo Kein Fuck, storpiandone il nome del blog, velenosamente anti 5 stelle, aveva dato in un articolo una risposta alla questione. Darei un rene (altrui) per aver salvato la pagina e poter riportare le sue parole esatte, ma grosso modo il ragionamento era che quando nasce un nuovo partito, raccatta i figli cadetti che non han trovato posto nei partiti esistenti, che restano comunque legati ai partiti in cui il posto avevano provato a cercarlo, e alle logiche di tale ricerca, riempiendosi così di opportunisti.

 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2024 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike