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venerdì 18 Gennaio 2013, 19:34

Inquinamento, basta con l’improvvisazione

Sono passati ormai diversi giorni dal consiglio comunale di lunedì e non si è ancora spenta l’eco della clamorosa mozione con cui la Sala Rossa all’unanimità ha imposto la revoca del blocco del traffico agli Euro 3 diesel in centro. Questo è stato il nostro intervento in aula.

Anche noi abbiamo votato a favore, e anzi abbiamo chiesto la revoca totale, liberalizzando anche la circolazione degli Euro 0 gpl e metano, perché sin dal principio – da novembre, quando il provvedimento fu annunciato – abbiamo contestato l’errore di fondo. Difatti, questo provvedimento non spinge le persone all’unica soluzione strutturale, ovvero lasciare a casa l’auto e utilizzare i mezzi pubblici, la bicicletta o le altre alternative, ma le invita semplicemente a cambiare auto e poi a continuare a girare come prima, discriminando inoltre tra chi ha i soldi per comprare un’auto nuova e chi non se lo può permettere.

Sicuramente bisogna disincentivare, limitare e talvolta fermare il traffico privato per motivi ambientali: siamo una delle città più inquinate del mondo e il fatto che ciò sia dovuto anche alla nostra posizione geografica non vuol dire che possiamo rassegnarci a morire di cancro e di asma. Tuttavia questo va fatto con equità sociale e in modo efficace, e non con provvedimenti tanto per fare e dall’efficacia quasi nulla, grazie anche all’elevato numero di eccezioni di ogni genere.

Questa è proprio l’obiezione maggiore che si può fare alla giunta Fassino: l’improvvisazione continua su quali provvedimenti prendere, e, per quanto riguarda la mobilità alternativa, un’abbondanza di annunci e dichiarazioni roboanti quasi mai seguite dai fatti. L’anno scorso non si sono fatti blocchi perché secondo la giunta e la maggioranza erano inutili, quest’anno invece (a fronte di dati circa uguali) i blocchi erano necessari, però dopo due settimane sono diventati di nuovo inutili e sono stati revocati dalla stessa maggioranza: che senso ha?

Nel frattempo, da tre anni si attende il piano della mobilità ciclabile, e non si è riusciti nemmeno a mettere in sicurezza i peggiori punti neri per le bici; sulla seconda linea di metropolitana si susseguono annunci, ma poi si approva di costruire un parcheggio pertinenziale proprio nel mezzo del percorso e se non sono io a sollevare il problema succede che l’amministrazione manco se ne accorga; le ulteriori pedonalizzazioni sono ferme non si sa perché; i mezzi pubblici sono sovraffollati e sempre più intasati; e così via, senza parlare poi degli interventi sulle altre sorgenti dell’inquinamento dell’aria.

Il piano originariamente concepito dalla Provincia, pur contenendo una serie di dati interessanti, è la stanca riproposizione della logica dell’auto nuova ogni tre anni che non è più sostenibile, né economicamente, né ambientalmente (anche perché il costo ambientale di costruire continuamente nuove auto non viene mai preso in considerazione). E’ ora di cambiare logica.

[tags]inquinamento, aria, torino, fassino, traffico, automobili, mobilità[/tags]

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3 commenti a “Inquinamento, basta con l’improvvisazione”

  1. BigFab:

    > senza parlare poi degli interventi sulle altre sorgenti dell’inquinamento dell’aria.

    Impianti di riscaldamento, certamente, ma tra qualche mese avremo un ulteriore contributo da parte dell’inceneritore… Non smetterò mai di ringraziare Saitta e Chiamparino per questo regalone piantato nel bel mezzo di Gerbido…

    Saluti.

  2. Dario Menditto:

    Siccome nessuno ne parla, volevo approfittarne per rendere noto che secondo recenti studi della Comunità Europea l’inquinamento navale sta superando quello da traffico, industriale e da riscaldamento messi insieme. L’inquinamento è prima un problema globale che locale. Perdiamo pochi secondi per firmare e diffondere questa petizione.
    http://www.avaaz.org/it/petition/Stop_allinquinamento_provocato_dai_fumi_delle_navi

  3. giovanni:

    Oltre ad abitare in cintura sono mesi che cerco casa in cintura e oltre (Area caselle leini chivasso monteu ecc.ecc.).IN parallelo cerco di informarmi rispetto i trasporti pubblici per raggiungere torino quotidianamente per lavoro. Allora la situazione che emerge ovunque è che per andare a lavorare con un mezzo pubblico bisonga veramente crederci, perchè dire che il servizio è penoso è fare un complimento. Lo stesso vale per i trasporti pubblici metropolitani. Allora finchè non si offre alla gente che tutti i giorni va al lavoro un servizio di trasporto decente
    non una quotidiana corsa ad ostacoli o una prova da superare penso che non si andrà da nessuna parte. SOno d’accordo che le piste ciclabili vadano fatte e che vada fatta uan rete inteconnessa ma questo non puo bastare e chi pensa che possa risovere minimamente il problema è un povero illuso o un’ambientalista fanatico. E pieno di gente che per età, condizione fisica, tipo di lavoro , distanza da percorrere non puo prendere la bici. La realtà è che in bici ci puo andare solo una minoranza di chi si sposta e soprattuto chi non deve percorrere 20-30 km al giorno. IN tutte le città e metropoli civili del nord europa la bici è un opzione non la sola alternativa all’auto. IN tutti questi paesi è il trasporto pubblico a fare il grosso del lavoro. Allora per entrare nei dettagli.
    Trasporto urbano:
    1) Poche linee hanno passaggi abbastanza frequenti ( 5-7-min) nelle ora di punta
    2) Poche linee hanno una fequenza di passaggi accettabile fuori dalle ore di punta
    3) Troppe linee hanno percorsi assurdi, lunghi, contorti , in vie strette. CI vanno percorsi rapidi e lineari cercando di favorire le coincidenza per raggiungere le varie parti della città.
    4) CI sono aree periferiche servite malissimo ed altre eccessivamente servite. LE interconnessioni sono da terzo mondo ( vedi linea ferroviaria e metropolitana con bus e tram. Ex stazione stura e capolinea del 4 (giusto per citarne 1). Linea per aselle e fermata rebaudengo 2 fermate nel deserto. Ecc.
    5) I percdheggi di scambio andrebbero fatti piu esterni , dopo che ci hai messo 1 ora per riuscire ad entrare in torino che fai? Ti prendi un bel pulmann per perdere ancora un po di tempo.
    Trasporto extraurbano. Alcuni esempi dell’assurdità della situazione
    1) Linea canavesana. Linea del 1900 a binario unico, interruzione del traffico quotidiana dalle 9 alle 12 per manutenzione ( cosi ha detto un controllore). Stazioni che cadono a pezzi. Accesso alle stazioni difficoltoso, assenza di parcheggi esterni per auto e/o bici, assenza di taxi fuori dalle stazioni.
    2) Trasporto extraurbano gtt. Orari folli la gran parte dei bus partono tutti insieme delle varie località e arrivano praticamente tutti insieme ex. Fermata leini bus alle 8.05 8.10 8.15 poi piu niente per 1 ora. Arrivo in Torino ad orari assurdi cioè alle 7 o alle 8 o alle 9. In questo modo chi deve entrare al lavoro alle 8 deve arrivare alle 7 e chi entra alle 9 deve arrivare alle 8 ( ma chi vuoi che prenda un mezzo pubblico). LE fermate extraurbane gtt (andatevele a vedere) sono delle plaine piantate slu ciglio di una strada a traffico veloce, circondate da prati. Dico io chi? Ma chi? Puo andare a prendere quel bus in quella fermata? Chi abita per caso nella casina accanto o chi ha la fortuna di avere qualcuno che ti accompagna e ti viene a prendere ogni giorno. Non ci va molto per ogni fermata basta fare un parcheggio auto di 10 posto e una rastrelliera per le bici, cosi anche chi abita oltre a un raggio di 500m della fermate la può utilizzare. Per non aprlare del ritorno… i bus partono alle 17.00 alle 18.00 e alle 19.00 esattamente al termine dell’orario di lavoro quindi ho ti inventi il teletrasporto dall’ufficio alla fermata o chiedi un permesso ogni ciorno o ti gratti le balle per 1 ora.
    3) Autostradale. Questa è veramente bellissima. Sulla TO-MI ad ogni uscita tra rondissone e settimo c’è anche la fermata del bus autostradale (Sadem), con tanto di parcheggio per le auto…. Una figata. MA vatti a guardare gli orari…. La follia pura. Ex Chivasso primo bus del giorno 7.34 arrivo a Torino 8.04, il seguente 8.49 arrivo a Torino 9.20, il seguente 9.34 arrivo a Torino 10. 04. Ma chi vuoi che prenda sti bus, NESSUNO non servono a un cazzo meglio eliminarli che si risparmiano soldi. E meglio fare un giardino al posto dei parcheggi e delle stazioni autostradali.
    E qui mi fermo. Allora caro Vittorio a me sta bene quello che hai scritto sulle auto euroX e sule piste ciclabili ma queste sono quisquiglie di fronte alla nefandezza del sistema di trasporto pubblico. E la gente o ha un’offerta conveniente o continuerà a prendere l’auto finche potrà e poi farà la rivoluzione.
    P.s. se ti servono degli esempi ti posso illustrare alcune cose che avvengono in altri paesi esteri e civili e che vedo costantemente per motivi di lavoro

 
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