Shrek Terzo
Mi dispiace, faccio confusione: l’idea di prendere (oltre a John Cleese che da sempre fa il Re Rana) Eric Idle per doppiare Merlino non è stata troppo fausta, perché ora non riesco a capire se le scene medievali che mi ricordo sono veramente tratte da questo film, oppure da Spamalot, oppure da Monty Python & The Holy Grail, oppure sono le immagini di lui crocifisso con i capelli al vento che canta Always Look At The Bright Side Of Life alla fine di Brian di Nazareth. Per fare un esempio, anche in Shrek III c’è una cavalcata simulata con le noci di cocco: ok, è sempre divertente, sarà anche un omaggio, ma trent’anni dopo potevano anche farsi venire in mente qualcosa di nuovo…
Insomma, Shrek III è stanco e deboluccio, anche se godibile specie verso il finale. Peggio: troppo spesso, essendo a corto di idee divertenti, la butta sul melenso. Ci sono comunque alcuni punti che fanno proprio ridere, tipo il gatto di Banderas che prima di partire saluta un intero molo pieno di fidanzate, o le parodie di Biancaneve che canta con gli animaletti (già viste peraltro in Drawn Together), ma non sono molti; e siccome alla grafica non si fa più caso, le ragioni per vederlo si riducono alla fedeltà al brand. Meglio che un pugno in faccia, ma non aspettatevi meraviglie.