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giovedì 30 Agosto 2007, 12:07

Matrimoni

Io non riesco a capire perché uno, soltanto per essere parente dello sposo, debba venire:

  • Mobbato dai parenti per due mesi sulla necessità che il vestito sfoggiato per l’occasione sia assolutamente nuovo;
  • Portato a forza all’acquisto del suddetto vestito proprio il pomeriggio in cui c’è Toro-Rimini di Coppa Italia alle 18;
  • Trattenuto per oltre un’ora a provare ogni diversa sfumatura di taglio, colore e tessuto che si possa immaginare;
  • Trattenuto per un’altra ora per trovare tutti gli accessori necessari ad andar bene col vestito scelto;
  • Deprivato di oltre seicento euro del proprio patrimonio;
  • E infine, come se non bastasse, intimato di lavare la macchina prima dell’occasione (no dico, la mia macchina!)

Sono stato peraltro gentile: a cena davanti alla futura «non so la parola per indicare la moglie dei fratelli e speravo di non doverla mai imparare», mi sono trattenuto dal riferire il messaggio che almeno due diversi amici di famiglia sulla quaranta-cinquantina mi hanno vivamente invitato a propagare, che conteneva in vari punti le parole “cretino”, “ne riparliamo tra cinque anni”, e “pagherai alimenti tutta la vita”.

Comunque viva gli sposi, eh!

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13 commenti a “Matrimoni”

  1. .mau.:

    co-cognata?
    E poi è una fortuna, che almeno per una volta tu debba fare lavare l’auto.

  2. Devoto-Oli:

    Cognata: s.f. sorella del marito o della moglie | moglie del fratello | estens., moglie del fratello del proprio coniuge

  3. Bruno:

    Sante parole, VB. Questi matrimoni sono una jattura, ma nella nostra fascia demografica sono assai comuni, purtroppo.

  4. BlindWolf:

    Che dire? Quando si nasce si è tutti belli, quando si muore si è tutti buoni e quando ci si sposa si è tutti felici.

    Produci, consuma, crepa.

  5. vb:

    Si dice che si diventa completamente adulti solo quando si esce dall’età dei matrimoni, e si entra in quella dei divorzi…

    Credo che la nostra sia, da questo punto di vista, una generazione sfigata: ancora sottoposta alla pressione sociale per cui è “normale” sposarsi almeno attorno ai trent’anni (con contorno di nonni e zii che ricordano che, ai loro tempi, a trent’anni avevano già i figli alle elementari), ma allo stesso tempo sottoposta all’opposta pressione sociale per fare carriera, associata alle insicurezze economiche e alle notevoli possibilità alternative per spendere il proprio tempo e denaro che si sono nel frattempo diffuse. Probabilmente per i nostri figli sarà meglio – o si tornerà a una società più austera e meno individualista, o si arriverà alla conclusione finale che i rapporti di coppia al giorno d’oggi sono mediamente poco durevoli, quindi tanto vale evitare di creare vincoli troppo rigidi.

    Ma non vorrei sembrare troppo cinico, ci sono anche i matrimoni che funzionano!

  6. Attila:

    Sì… quoto in pieno l’ultima frase di VB… hai proprio ragione… è vero!

    Ma quello lassù cosa è… un aeroplano (no!)… un uccello (no!)… Superman (no!)… ah sì, è un asino che vola…

  7. Nervo:

    Uhm…il mio funziona (since y2k, il che vuol dire “abbiamo superato il settimo anno senza crisi” :D).
    Ma sono consapevole di essere estremamente fortunato.
    Le buffonate legate ai matrimoni mi nauseano da sempre, comunque.
    Poi, due OT:

    1) Non leggevo una citazione dei CCCP da una vita :D
    2) L’anteprima dinamica dei commenti di questo blog è una delle cose più stilose che io abbia visto sulla Rete da un po’ di tempo a questa parte.

  8. simonecaldana:

    La cosa migliore dei matrimoni sono le nozze.

  9. Desmentera:

    Concordo, il matrimonio è una costosa farsa inscenata per i parenti. E lo dico nonostante mi accinga anche io a firmare questo contratto.
    Non so. Però in qualche modo ti incastrano. Come per comprare il vestito e lavare la macchina. Non sai come ma riescono a farcela.
    Però mi ritengo tra i pochi ad avere un rapporto decennale e funzionante.
    Speriamo che il “pezzo di carta” dell’ufficiale comunale non rovini nulla.

    E, beh auguri a tua cognata. Parrebbe fortunata :-)

  10. BlindWolf:

    Sì: esistono ancora matrimoni che funzionano. Stiamo affogando nel cinismo, ma le coppie che si vogliono bene esistono ancora (anche se sono poche).

    Per dirla alla Gramellini “una coppia è il sacrificio di due ‘io’ per creare un ‘noi’ “, ed oggi sempre meno gente vuole sacrificare il proprio ‘io’. Perchè? Perchè rispetto ai decenni scorsi c’è più egoismo, le singole persone sono più viziate. Questo comunque non significa che siamo allo sfascio più totale.

    E cosa dire del matrimonio rispetto ad altre forme di convivenza? Una volta era il modo principale per poter uscire da una famiglia che dava molte meno libertà di oggi. Nel 2007, rispetto al 1974 (anno del matrimonio dei miei genitori, allora circa ventenni):
    * i giovani che vivono con la famiglia hanno molte più libertà: perchè andarsene di casa quando fai quallo che vuoi lo stesso, hai molte meno responsabilità (e meno spese) ed il cappuccino pronto la mattina?
    * oggi è molto più probabile trovare un lavoro lontano da casa, il che spinge ad andare a vivere al di fuori della famiglia senza la necessità di un legame coniugale
    * oggi il livello di istruzione è più elevato (ovvero: si studia per più anni e spesso fuori sede); oltre alle implicazioni del punto precedente questo ritarda la data del matrimonio
    * il lavoro è molto più precario (ovvero: maggiore indecisione a sposarsi causa instabilità economica)

    Sì: mi è venuto da citare i CCCP (nota: non sarebbero caratteri latini, ma alfabeto cirillico corrispondente alle lettere latine SSSR) perchè il matrimonio ora come ora mi sembra un’esibizione di consumismo particolarmente sfacciata e la nostra economia per mantenersi ha bisogno di produzione e consumo, produzione e consumo, produzione e consumo…

  11. Luciano Mollea:

    Perchè ci si sposa? mancanza di esperienza…
    Perchè si divorzia? mancanza di pazienza…
    Perchè ci si risposa? mancanza di memoria…

  12. giulia:

    segnalo l’evento fieristico per gli sposi un giorno perfetto dal 26 al 28 settembre – palazzetto dello sport palacandy di monza.

    orari:venerdi 26 dalle 18 alle 22
    sabato 27 dalle 10 alle 22
    domenica 28 dalle 10 alle 20

    ingresso gratuito

  13. for those...:

    caspita, proprio qui sotto casa. Quasi quasi vado a vedere quanto viene una carrozza trainata da 4 cavalli bianchi…

    **speriamo non legga la mia dolce compagna, altrimenti finisce che ci devo andare sul serio!! :-)**

 
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