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Archivio per la categoria 'NetGov’It'


giovedì 15 Novembre 2007, 23:11

In breve

L’IGF è finito da un paio d’ore, ed è stato un vero delirio: soltanto oggi ho dovuto alzarmi alle 7 per presenziare a un workshop alle 8,30, lasciandolo alle 10 per andare a fare il rapporto in sessione plenaria sul workshop della Carta dei Diritti, per poi seguire la sessione cruciale sui piani per il prossimo IGF, che finiva alle 13, ora in cui sono entrato nel meeting preparatorio per la plenaria del pomeriggio, nella quale ero sul palco – con, tra gli altri, Vint Cerf e Bob Kahn, nonché il tizio che ha scritto The Cult of The Amateur e che per esso è stato preso a pesci in faccia da chiunque da Lessig in giù – e in cui ho dovuto esprimermi più o meno su qualsiasi campo dello scibile internettiano; come intervento di partenza, ho segnalato il coinvolgimento di Cisco nel campo dell’intercettazione dei contenuti in rete, più nolente che volente ed essenzialmente per la mancanza di principi globalmente condivisi su come debbano comportarsi le aziende occidentali in presenza di richieste di intercettazione per motivi politici, e vista la reazione incacchiata dei megamanager Cisco presenti sul palco credo che sia meglio che non compri più alcun oggetto Cisco per le mie reti. Nel frattempo abbiamo dovuto premere per riuscire a fare un intervento a nome dell’Italia e per far sì che la Carta dei Diritti venisse menzionata nelle conclusioni del panel (missione compiuta); e poi, dopo la cerimonia di chiusura, abbiamo ancora dovuto fare un’oretta di meeting della coalizione, cercando di controllare i vari entusiasmi e accordarci su alcune mosse pratiche. Insomma, capite perché è un paio di giorni che non bloggo…

A margine di tutto ciò, qui sembra novembre – cioè, so che è novembre, ma da questa parte del mondo dovrebbe essere maggio, e invece è novembre: piove a dirotto da quattro giorni, con la sola eccezione del pomeriggio di ieri, in cui però ero talmente stanco che sono tornato in albergo in anticipo (attraverso soli 50 minuti di ingorgo) e sono crollato con la faccia sul letto per due ore prima di cena.

Ah, e non venite a Rio in vacanza, stare qui è uno stress unico… ne parleremo meglio in futuro.

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martedì 6 Novembre 2007, 16:29

Tributo (3)

Tra i grandi piaceri dell’avventura in ICANN c’è stato quello di conoscere di persona Joi Ito. Per chi non lo conosce, Joi è un guru di Internet a livello mondiale, membro del Board di quasi qualsiasi iniziativa collettiva in rete – da Creative Commons a Mozilla – e investitore in varie delle più brillanti startup del Web 2.0.

Oltre a tutto ciò, Joi è anche un eccellente fotografo; usava girare con una Leica, ma a Los Angeles aveva una Hasselblad. Ovviamente sono macchine dalle ottiche eccezionali – piacerebbe anche a me avere un obiettivo f1 con cui fare foto a 1/60 in un ristorante poco illuminato a notte fonda – ma, ciò nonostante, la bravura sta decisamente nel fotografo.

E quindi, sono lieto di avere anche io il mio ricordino made by Joi della cena di giovedì sera, l’ultima cena di Vint, ed è assolutamente bellissimo:

vb_joi.jpg

Va bene, ho le occhiaie e sembro vecchio, ma forse per questo mi ci ritrovo; e ammiro l’abilità di Joi di estrarre un ritratto da uno sguardo.

Io, invece, finisco per estrarne solo i dubbi, e ciò non solo per incapacità tecnica (e appoggio ballerino sul tavolo) ma anche per scelta: preferisco restituire delle persone una immagine a multiple sfaccettature. Per cui, questa è la foto che io ho fatto a Joi mentre lui faceva quella di sopra a me.

DSC00908s.JPG

[tags]joi ito, icann, fotografie[/tags]

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sabato 3 Novembre 2007, 22:02

Tributo (2)

Ieri mattina è venuto il momento del mio ultimo meeting nel Board di ICANN, che, per combinazione, coincideva anche con l’ultimo meeting di Vint Cerf.

Quella per Vint è stata una seconda grande festa, non tanto per i regali – ICANN ha contribuito con una dozzina di bottiglie di vino di grande valore – ma per la sincera commozione di tutti e di Vint per primo. E’ facile essere buonisti in queste situazioni, ma osservandolo ancora una volta da vicino ho capito che Vint dispone effettivamente, al di là della competenza tecnica e dei suoi grandi successi in moltissime situazioni, di molte qualità speciali.

Tutti i membri del Board hanno voluto dire qualcosa, e trovate qui, nell’ultimo quarto, la trascrizione della seduta. Molti hanno raccontato della prima volta in cui lo hanno conosciuto, della soggezione che provavano, di come lui li abbia subito messi a loro agio, e trattati sempre da pari. Altri hanno raccontato dei suoi grandi risultati, della sua preparazione maniacale, della sua efficienza e dedizione. Io ho voluto fare due osservazioni.

La prima è che, in sette anni passati a rivolgermi a lui in varie forme, e ad osservare altri fare lo stesso, non l’ho mai visto perdere la calma, essere arrabbiato, diventare scortese o irragionevole, e questo anche in quei casi in cui, ogni tanto, succedeva a noi di essere scortesi, irragionevoli o arrabbiati. In un processo comunitario come quello di ICANN, questa capacità è fondamentale per evitare l’esplosione; ma non è affatto scontata.

La seconda è che, osservandolo da vicino per tre meeting, mi sono reso conto di quanto sia duro e faticoso essere Vint Cerf. Probabilmente dall’esterno si vedono soltanto gli onori, il successo, i premi, i privilegi, il bacio del ministro, i regali di valore, i trasferimenti in elicottero… Eppure, in cambio di tutto questo si deve essere sempre in servizio, sempre disponibili per tutti, sempre gentili con la quantità innumerevole di persone che viene a mendicare attenzione, una foto, una stretta di mano; si deve sempre essere all’altezza di se stessi, e questo costa sacrifici e fatica immane. Anche se questo sembra non pesare, non posso che pensare che un po’ di tranquillità sia più che meritata.

Chiudo tornando solo per un attimo al tributo poco rilevante, quello a me medesimo. ICANN ha approvato ufficialmente una risoluzione che recita:

Whereas, Vittorio Bertola was selected as nonvoting liaison to the ICANN board by the At-Large Advisory Committee to serve first during the year 2007.
Whereas, Vittorio has provided excellent insight, leadership, and expertise in this role, with an unmistakable Italian panache and Lamborghini speed of speech.
Whereas, as Vittorio has represented the voice of reason and even-handedness during his long service as liaison and has provided sage advice and counsel in all matters coming before the board.
Whereas, Vittorio has been a strong advocate of the at-large community and its involvement in ICANN.
Whereas, Vittorio Bertola has concluded his term as liaison on behalf of the At-Large Advisory Committee at the Los Angeles meeting.
Resolved that Vittorio Bertola has earned the deep appreciation of the board for his term of service as liaison and the board wishes him well in his future endeavors.

Ok, devo parlare più lentamente e non mangiarmi le parole, va bene – anche se, come gli ho risposto, invece di parlare alla velocità di una Lamborghini preferirei che mi dessero la Lamborghini e finita lì (in regalo mi hanno comunque dato una bella palla di vetro). Ma quello che è stato toccante in questi giorni è stato essere fermato nei corridoi e alle cene dalla gente più disparata – tutti senior, tutti esperti, tutti di altissimo livello – per ricevere complimenti, espressioni di apprezzamento, inviti a continuare.

A margine di una riunione del Board, una delle tre persone che hanno costruito Internet dal primo all’ultimo bit mi è venuta a cercare, e mi ha detto di essere rimasta impressionata dalla capacità di analizzare i problemi in modo oggettivo, di comprenderne tutti gli aspetti, di sintetizzarli e proporre soluzioni imparziali, accettabili e funzionanti. Io ovviamente volevo sprofondare nel sottosuolo, per cui ho farfugliato qualcosa e ho cercato di ringraziare per quanto possibile… Il giorno dopo, quando è stata proposta la risoluzione di ringraziamento e come da rito è stato richiesto un secondo, metà del Board si è affrettata ad alzare la mano. Ecco, alla fine sono queste le cose che ripagano dell’impegno e della passione che ciascuno di noi mette nelle proprie attività preferite. Le faremmo lo stesso perchè ci piacciono, ma così è decisamente più facile.

[tags]icann, vint, cerf[/tags]

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mercoledì 31 Ottobre 2007, 09:18

Tributo

Questa è stata la serata della festa per l’addio di Vint Cerf dalla presidenza del Board di ICANN. Essendo a Los Angeles, ICANN non poteva che organizzare una americanata: e quindi, ci hanno trasportati tutti ai Sony Studios (già Columbia/MGM) di Culver City, dove siamo stati accolti da una torma di gente vestita da Star Wars (gli imitatori originali, insomma). C’era persino un omino barbuto che girava con un fantoccio di Yoda a grandezza naturale e lo faceva parlare!

Ci hanno poi portato a fare un giro degli studios: ci sono qualcosa come diciassette teatri di posa uno dietro l’altro – ed erano ventinove fino a pochi anni fa – di cui uno alto quasi trenta metri, e uno grande come uno stadio (difatti ci provano le coreografie del Superbowl). Ci hanno fatto vedere come si gira una sitcom, di quelle con il pubblico in sala, e poi abbiamo pure visto gli studi di Jeopardy e La ruota della fortuna: cosa chiedere di più?

Mentre ci rimpinzavamo di frittume di ogni genere, andando nel frattempo ad ordinare da bere al banco cocktail – dove peraltro non avevano mai sentito nè il termine mojito nè il termine caipirinha, e dove mi son ben guardato dall’ordinare un cuba libre, per evitare che spuntassero i marines a portarmi via -, è partita la celebrazione vera e propria.

I discorsi dei presenti sono culminati nel momento in cui Steve Crocker ha prodotto delle foto di lui e Vint che entrano nel laboratorio informatico della UCLA dalla finestra del secondo piano, per commemorare i loro ingressi non autorizzati di quarant’anni fa. Poi sono seguiti i discorsi in video di varia gente da tutto il mondo, chiusi prima dalla commissaria europea Reding – un po’ impalata e decisamente troppo loquace – e poi da Al Gore, un uomo da cui, avendolo visto e sentito parlare in video con una scioltezza allarmante e con la capacità di infilare riferimenti al riscaldamento globale pure parlando di computer, non potrei evitare di comprare un’auto usata.

Alla fine è salito sul palco Vint, visibilmente commosso, e ha fatto un bel discorso di ringraziamenti, lanciando poi una specie di “titoli di coda” con le centinaia e centinaia di nomi di persone che partecipano in ICANN. Siccome hanno cominciato dal Board in ordine alfabetico, il mio nome era il secondo di tutta la lista: non male, potrei quasi fare un film con Tom Cruise.

Insomma, deve essere un grande privilegio essere Vint Cerf, ma deve anche essere costato tanti sacrifici; dall’esterno sono difficili da vedere. E’ certamente difficile dover sempre essere all’altezza di se stessi, imponendo le mani a tutti quelli che ti adorano e ti accerchiano non appena metti il naso fuori nel corridoio. Vint è talmente bravo nella parte del guru che viene difficile accorgersi di quanto non sia affatto scontato riuscire a farlo così bene. Spero quindi che possa godersi un po’ la vita, anche se Eric Schmidt, nel suo videomessaggio, ha subito rimarcato di come a Google siano “contenti che lui abbia finito il suo mandato, in modo da poterlo riavere in ufficio a tempo pieno”. E poi, conoscendolo, non riuscirà certo a stare con le mani in mano: da buon ingegnere, sentirà presto il richiamo dell’ignoto; verso l’infinito e oltre.

[tags]vint cerf, icann, google, al gore, sony studios, star wars, yoda nano malefico[/tags]

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martedì 30 Ottobre 2007, 07:32

Nuovi domini

Al meeting ICANN di Los Angeles, la giornata di oggi è stata occupata per la maggior parte da un workshop-mostro di sei ore, dedicato alle raccomandazioni approvate dalla GNSO per l’introduzione di nuovi domini generici di primo livello (gTLD).

Qui trovate una presentazione riassuntiva, di sole 78 pagine; queste sono le raccomandazioni, suddivise in principi generali, raccomandazioni vere e proprie, e principi per la loro implementazione.

Per certi versi, il passo sarà rivoluzionario: chiunque con un minimo di capacità tecnico-organizzative e centomila dollari da buttare sarà in grado di ottenere un nuovo TLD, qualsiasi ne sia il significato. Per altri versi, ci saranno dei criteri aggiuntivi che generano sin d’ora grandi controversie, come quelli secondo cui la stringa proposta non deve essere moralmente inaccettabile secondo principi etici riconosciuti a livello internazionale (come se ce ne fossero).

In altre parole, ICANN vuole avere un appiglio per rifiutarsi di creare .nazi, .pedofilia e .unaqualsiasibestemmia; siccome però negli Stati Uniti, grazie al primo emendamento, questo genere di cose è comunque legale, tutto il giro dei benpensanti liberal americani rompe le scatole da mesi, con tanto di campagne pubbliche e lettere precotte. Il punto è che, se mai si creasse .nazi, il giorno dopo Francia e Germania comincerebbero a filtrarlo, o magari addirittura a creare il proprio root server parallelo; ma questo è niente rispetto a cosa accadrebbe dopo una possibile richiesta per .tibet o .falun-gong.

Insomma, più si è liberali, ignorando i punti di vista di quelle società in cui culturalmente la morale collettiva prevale sulle libertà individuali, e più si rischia di ottenere l’effetto opposto, spingendo queste società alla censura, e ad autoisolarsi dalla rete.

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lunedì 29 Ottobre 2007, 07:07

Varie da ICANN

Beh, in effetti in questo meeting di casa – organizzato dallo staff di ICANN, a pochi chilometri dal suo quartier generale – ci trattano bene: nel cortile del ristorante di ieri sera stavano parcheggiate una Rolls Royce e una Ferrari, mentre in quello del ricevimento di stasera, proprio sulla spiaggia di Santa Monica, c’era una Lamborghini arancione. Il tutto nel solito ambiente di ragazzoni atletici e tipe in vestito superelegante, con la schiena nuda e le tette rifattissime a spingere sul davanti, mentre un pianista di mezz’età accenna del jazz o della musica lounge, e i camerieri rigorosamente messicani ti versano i cocktail.

Però, può succedere (a me) che l’Hilton pretenzioso ti schiaffi in una stanza all’ultimo piano che sta proprio sotto gli enormi motori del sistema di condizionamento, posizionati sul tetto; e così, per due notti ho fatto molta fatica a dormire, disturbato da un ronzio persistente e ben percettibile. Oggi, però, ne ho avuto abbastanza e nelle pause dei meeting sono andato a farmi valere presso la reception, ottenendo un’altra stanza due piani più sotto.

Nel frattempo, stamattina l’ALAC si è dedicato a una sessione di team building, con tanto di gioco di ruolo e gara di abbracci: good vibrations, peace and love, ma devo ammettere che sto cominciando a ripensare all’opportunità di spendere mezzo milione di dollari l’anno dei possessori di domini in un progetto del genere. Forse, se con un terzo di quei soldi ICANN assumesse un paio di persone sveglie da mandare nelle discussioni di policy a difendere l’interesse dell’utente medio, il risultato sarebbe migliore.

Insomma, dopo tutti questi anni questi meeting sono un po’ tutti uguali. Stasera una squallida cena nel sotterraneo dell’albergo, alla presenza di un sottosegretario americano: un quarantenne atletico e molto sveglio che ha prontamente cazziato Vint, segnalandogli che interporsi (come fa Google) tra la pagina di risultati della ricerca e i siti linkati, anche soltanto con lo scopo di visualizzare un avvertimento sulla possibile presenza di malware, è una violazione dell’antitrust e della neutralità della rete. Prima o poi anche noi avremo membri del governo in grado di formulare autonomamente un pensiero del genere.

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domenica 28 Ottobre 2007, 02:48

Messaggio importante agli ISP

Dalla cerimonia di chiusura del cinquantacinquesimo meeting di RIPE, l’associazione delle reti europee, arriva un chiaro messaggio a chiunque si occupi di infrastruttura di rete: migrate subito a IPv6, per non dovervi poi pentire il giorno in cui i router moriranno.

A long long time ago
I can still remember
When my laptop could connect elsewhere
And I tell you all there was a day
The network card I threw away
Had a purpose, and it worked for you and me

But 18 years completely wasted
With each address we’ve aggregated
The tables overflowing
The traffic just stopped flowing

And now we’re bearing all the scars
And all my traceroutes showing stars
The packets would travel faster in cars
The day the routers died

So bye bye folks at RIPE 55
Be persuaded to upgrade it or your network will die
IPv6 just makes me let out a sigh
But I suppose we’d better give it a try
I suppose we’d better give it a try

Now did you write an RFC
That dictated how we all should be
Did we listen like we should that day
Now were you back at RIPE 54
Where we heard the same things months before
And the people knew they’d have to change their ways

And we knew that all the ISPs
Could be future proof for centuries
But that was then not now
Spent too much time playing WoW

Ooh there was time we sat on IRC
Making jokes on how this day would be
Now there’s no more use for TCP
The day the routers died

So we’re singing, bye bye folks at RIPE 55
Be persuaded to upgrade it or your network will die
IPv6 just makes me let out a sigh
But I suppose we’d better give it a try
I suppose we’d better give it a try

I remember those old days I mourn
Sitting in my room downloading porn
Yeah that’s how it used to be
When the packets flowed from A to B
Via routers that could talk IP
There was data that could be exchanged between you and me

Oh but I could see you all ignore
The fact we’d fill up IPv4
But we all lost the nerve
And we got what we deserved!

And while we threw our network kit away
And wished we’d heard the things they say
Put all our lives in disarray
The day the routers died

We were singing, bye bye folks at RIPE 55
Be persuaded to upgrade it or your network will die
IPv6 just makes me let out a sigh
But I suppose we’d better give it a try
I suppose we’d better give it a try

Saw a man with whom I used to peer
Asked him to rescue my career
He just sighed and turned away
I went down to the net cafe
That I used to visit everyday
But the man there said I might as well just leave

Now we’ve all lost our purpose
My Cisco shares completely worthless
No future meetings for me
At the Hotel Krasnapolsky

And the men that make us push and push
Like Geoff Huston and Randy Bush
Should’ve listened to what they told us
The day the routers died

So bye bye folks at RIPE 55
Be persuaded to upgrade it or your network will die
IPv6 just makes me let out a sigh
But I suppose we’d better give it a try

[tags]ipv6, ripe, the day the routers died[/tags]

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giovedì 25 Ottobre 2007, 11:32

Il ritorno dei nonni viventi

Se pensate che tutti i pipponi sulla vecchiaia della nostra classe dirigente siano eccessivi, questo è ciò che ne pensa il Times, istigato dalla “internet tax” (questo invece è BoingBoing, il blog più seguito al mondo).

[tags]internet tax, roc, levi-prodi, a settant’anni si dovrebbe andare ai giardinetti[/tags]

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martedì 16 Ottobre 2007, 09:26

La censura di Internet in Cina

Si parla spesso di censura di Internet in Cina, forse persino all’eccesso, visto come Internet è filtrata e bloccata (seppure in misure diverse) in tante parti del mondo inclusa l’Italia. Comunque, Reporter senza frontiere ha pubblicato un interessante rapporto “sul campo” che documenta cosa e come le autorità di Pechino blocchino su Internet. Lo potete leggere qui; è certamente una lettura interessante.

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domenica 14 Ottobre 2007, 10:50

Carta dei Diritti

Oggi sono in montagna, per cui niente post. Vi segnalo però che nell’altro blog ho pubblicato il rapporto finale della conferenza di Roma sulla Carta dei Diritti della Rete, da me steso in qualità di rapporteur ufficiale: visto che nelle scorse due settimane ne hanno parlato – solitamente abbastanza a sproposito – Mantellini e altre blogstar, potrebbe essere utile leggerlo per capire che cosa sia successo veramente.

(Però i commenti in italiano metteteli qui, se no ci incasiniamo…)

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