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Archivio per il giorno 3 Marzo 2007


sabato 3 Marzo 2007, 18:36

Succede a Torino

La cronaca di Torino, quelle rare volte che riesco a leggere La Stampa, è sempre una delle sezioni più interessanti; è proprio negli episodi spiccioli che si trovano pezzi di vita meritevoli di essere osservati.

Oggi, buona parte delle pagine di cronaca erano occupate dagli ultimi sviluppi di Tossic Park, dove i residenti hanno ormai costituito ronde stabili contro lo spaccio, e non passa giorno senza che qualche tossico (più raramente, qualche spacciatore) finisca all’ospedale pieno di mazzate.

In particolare, si parlava della dura presa di posizione del procuratore Marcello Maddalena, che promette dura repressione contro gli abitanti del quartiere. Certo, in teoria ha pienamente ragione, ma in pratica, quando tutte le sere ti trovi i tossici sotto casa, quel genere di dichiarazione, da parte di uno che vive con l’auto blu e la scorta in un bell’appartamento in zona centrale, suona davvero come Maria Antonietta e le sue brioche.

Nel frattempo, poco lontano da lì, è stato scoperto l’interessante caso di una donna rom che da anni fa figli senza interruzione da dieci anni, per evitare l’espulsione; la nostra legge dice che non si può espellere un membro di un nucleo famigliare dove vi sia una donna in gravidanza o che ha partorito da meno di sei mesi. La signora ha quarant’anni ed è già a quattordici figli, più undici abortiti; e ha dichiarato al giornalista che degli ultimi quattro o cinque avrebbe fatto volentieri a meno, e li ha partoriti proprio solo per permettere alla famiglia di restare in Italia.

La questione di fondo, in questo caso, è cosa fare di queste famiglie di rom, che spesso vivono nei nostri campi nomadi da quarant’anni e sono composte in gran parte da persone nate qui, che hanno fatto le scuole qui, ma che non sono italiane e non hanno il permesso di soggiorno (vivendo di furti, non hanno un lavoro e quindi nemmeno il permesso).

A me però interessava di più il caso umano, ossia l’idea di mettere al mondo dei figli in modo strumentale, nel più totale disinteresse per il loro futuro e le condizioni in cui potranno crescere. Anche qui, a prima vista la reazione è orripilata, visto che l’amore non ricambiato dovrebbe essere la caratteristica fondante dell’essere genitori. Se però poi ci si guarda attorno, e si vede l’abbondanza – forse quasi la preponderanza – di bambini che, magari in modo meno esasperato, pagano l’incapacità o il disinteresse dei genitori con problemi psicologici o carenza di educazione, finendo poi a picchiare i professori a scuola o a fare gli eterni mammoni semidisoccupati, non si può che concludere che quello che ha fatto la signora, a ben vedere, fa ampiamente parte dei normali casi della vita umana.

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