Vodafurb
Io non so se il nuovo servizio SMS Vocale di Vodafone, attivato di soppiatto il 6 marzo a tutti gli utenti, sia veramente una tentata truffa, come sostengono associazioni varie e le centinaia di migliaia di persone che hanno sommerso Vodafone di proteste e che, a forza di cercare di disattivare il servizio, hanno abbattuto il sito del 190 per due giorni. Vodafone ha chiarito che il servizio non era poi così strano, visto che l’utente veniva comunque avvertito chiaramente del costo di lasciare il messaggio vocale, mentre l’ascolto (a differenza di quello della segreteria) era gratuito. E però, ha dovuto sospendere di corsa il servizio, sotto l’onda di un tam-tam inarrestabile di mail e bloggate che l’accusavano di essersi inventata una furbata per sottrarre soldi agli ignari utenti e compensare il mancato introito per l’abolizione, guarda caso lo stesso giorno, delle entrate da costi di ricarica.
La cosa che un po’ sconvolge, invece, è l’insipienza o meglio l’arroganza del marchettaro milanese che si è inventato il tutto, pensando che, al solito, il popolo bue se la sarebbe bevuta senza fiatare. Come non capire che tutti gli italiani, ben conoscendo l’andazzo, avrebbero avuto non due ma quattro occhi aperti per almeno un mesetto, per poi naturalmente scordarsi tutto il mese successivo? (Bastava aspettare un attimo…)
E però, per fortuna che c’è Internet, che ci sono mail e blog liberi e gratuiti. Perchè la cosa che sconvolge davvero è che nonostante negli ultimi giorni siano arrivate a tutti varie e infuocate segnalazioni tramite catene di e-mail, l’abbondanza di risultati dati da Google News sull’argomento riguarda solo fonti online e newsletter indipendenti. Avete per caso visto un giornale o telegiornale “mainstream” che ne abbia parlato?