Me ne frego
Commento postato ieri mattina sul blog di Flavia Amabile che denunciava i tagli alla scuola pubblica:
“Come al solito, si carica sempre + di lavoro chi gia’ fa e da’ alla scuola e chi non fa un tubo ,prendera’ solo lo stipendio, vedrete, xche’ non si fanno tante belle sezioni in cui i bambini stranieri possono imparare bene l’italiano,la storia, la cvilta’ italiana, ma so gia’ che tanti “amici del blob storceranno il naso,guai e l’integrazione? si, ma x quella i nostri figli rimangono indietro nei programmi xche’ bisogna aspettare loro,bisogna far andare alla pari loro, gli stranieri, prima loro e poi noi, anche chi ha dato un pugno al prof, chi era di origine dominicana, puo’ succedere anche con un italiano, ma li’ ci si mettono di mezzo anche i genitori,sempre a proteggere i figli ,e magari a menare loro i maestri,come e’ successo ad una maestra nostra ,assalita da una madre rumena a schiaffoni e poi ,vai a lamentarsti se riesci,e sa la signora non capisce la linua italiana, si e’ confusa, ma quando vogliono capiscono bene tutti i loro interessi, le agevolazioni che ci sono solo x loro in italia, tutti i soldi che diamo loro, tutto gratuito e io pago…. italiani scemi,dicono loro e hanno ragione, ma qualcuno non la pensa cosi’ e combattera’ finio alla fine x ideali italiani,anche se soccombera’ xche’ sono davvero troppi e si riproducono sempre +( basta guardare due mussulmane in giro,in media ci sono circa 5 o 6 figli e se li devo mantenere io ,mi girano alquanto,cioe’ li mantiene la societa’ italiana xcon tutti i giavamenti che hanno. mi direte che sono razzista ma chi se ne frega? non ho mai ammazzato nessuno io, o stuprato ,non sono mai andato a rubare ai vecchi, non ho mai guidato ubriaco e ucciso un passante ignaro. si puo’ succedere anche ad un italiano ma sembra + grave e uno straniero che ci odia puo’ noi no,noi in casa nostra, si badi bene, non possiamo +”
scritto da gio’64 14/10/2008 11:11
Che questo signore o signora di 44 anni la pensi così, scrivendolo come in un SMS, non è strano: basta girarsi un po’ attorno per accorgersi che commenti come questi sono frequentissimi, e che l’odio per gli stranieri è un sentimento diffuso, specialmente in persone abbastanza vecchie da poter rimpiangere l’era in cui “qui eravamo tutti italiani”, ma abbastanza giovani da non aver goduto dell’età in cui eravamo tutti ricchi. Quello che però mi ha colpito è l’espressione “me ne frego”: me ne frego dei giornali e delle istituzioni che dicono che il razzismo è male, me ne frego della disapprovazione sociale che mi aspetto per chi non è di sinistra o è razzista (questa confusione è aiutata dal fatto che i primi a farla sono spesso quelli di sinistra) e me ne frego persino delle leggi, in cui non credo più e anzi che vedo solo come uno strumento di vessazione al servizio di “quelli là ”.
Si arriva così al caso estremo di questa signora; ma quanti in cuor loro troverebbero giusto comportarsi allo stesso modo, solo che hanno paura delle conseguenze sociali sopra esposte? Per questo il crescente “me ne frego” è preoccupante: è come se, lasciata crescere all’infinito senza mai affrontare né gli oggettivi problemi di criminalità legati all’immigrazione, né l’uso sconsiderato di termini e comportamenti razzisti da parte di politici e pubblici personaggi, la rabbia abbia ormai superato il livello sotto il quale può essere controllata grazie alla pressione sociale di chi sta attorno. Se è così, presto la vedremo scoppiare.
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