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sabato 18 Ottobre 2008, 10:12

Un fiorino

Giovedì scadeva la presentazione mensile dell’IVA: siccome a settembre ho fatturato un progetto plurimensile, l’IVA da pagare era di 823 euro. Sfortunatamente, però, ho premuto sul pulsante sbagliato e l’ordine di pagamento non è stato inserito.

Ieri mattina me ne accorgo e chiamo il commercialista: pagando con un giorno di ritardo c’è una mora, che lui mi calcola. La mora è di euro 30,87: 7 centesimi di interessi e 30,80 euro di sanzione, la quale è indipendente dal numero di giorni di ritardo purché inferiore a 30.

In sostanza, lo Stato italiano mi fa pagare la mia disattenzione con un interesse del 3,75% giornaliero: circa il 68’500’000% su base annua.

Io non ho mai evaso una lira, e attendo da oltre un anno un rimborso di circa quattromila euro che mi chiesero di pagare ingiustamente (cioè: prima mi fecero pagare e poi mi dissero “sì ma quello era un calcolo presuntivo che facciamo in modo approssimato, in effetti doveva pagare quattromila euro in meno, faccia domanda di rimborso, aspetti e speri”), che naturalmente non sarà certo rimborsato con quel genere di interesse… Insomma, comincio a capire come mai molti miei colleghi trovino l’evasione e l’elusione fiscale moralmente giustificate. D’altra parte, di fronte a un comportamento del fisco di questo genere, ve la sentite di dar loro torto?

[tags]fisco, tasse[/tags]

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4 commenti a “Un fiorino”

  1. Paolo:

    Hai calcolato gli interessi in un modo assai sbagliato, visto che i 30 euro di sanzione li avresti pagati tali e quali anche se il pagamento, invece che in ritardo di un giorno, fosse avvenuto dopo alcuni mesi (quanti non so, presumo che dopo un certo periodo il costo fisso della sanzione possa aumentare).
    Questo non toglie che il fisso per il ritardato pagamento sia ingiustificato.

  2. Ommipovr'om!:

    Oh, por Toju! A me dispiace sempre quando qualcuno deve pagare una sanzione, anche piccola, per una distrazione, però…. beh, sai com’è, la legge dev’essere uguale per tutti e poi “non ammette ignoranza”, figuriamoci la testa in processione per qualsiasi motivo!!!
    Non per fare il pedante, ma il prossimo versamento IVA te lo fai di persona e magari lo sportellista bancario non schiaccia il tasto sbagliato e, soprattutto, non farlo proprio l’ultimissimo giorno e così hai tempo per correggere senza pagare il pedaggio…..
    @Paolo: come giustamente scrive Vittorio, la sanzione resta a 30,80 € fino al 30° giorno di ritarso, poi cresce preogessivamente, oltre interessi etc, fino agli sculaccioni in pubblico. Forse.

  3. vb:

    Ho capito, ma se dopo decine di versamenti andati a buon fine ne tardo uno di un giorno, perché devo essere castagnato in questo modo? Certo che ero in torto (pur senza volerlo), ma se l’atteggiamento è questo come puoi pensare che poi, quando le parti siano rovesciate e sia il fisco ad avere bisogno della collaborazione del contribuente, il contribuente abbia voglia di fornirla?

  4. Ommipovr'om!:

    Mi stupisce, sinceramente, la tua aspirazione a ricevere un trattamento quasi filiale dal Fisco! Data la tua formazione e la tua professione e professionalità dovresti aver capito da tempo che l’Agenzia delle Entrate non è una mamma e può essere, al massimo, una matrigna!
    No, Vittorio, non si può sbagliare neppure una volta sola: pensa che per certi problemi seri di salute (non voglio nominare Sindromi strane, ma ci siamo capiti), le conseguenze possono essere addirittura peggiori, quindi, se vuoi ascoltare un’opinione d’un vecchio contribuente, nel pagamento di tasse, imposte e simili, prendi pure lì delle belle precauzioni! Anche se mi fa un po’ ridere paraginare un impiegato di banca ad un profilattico e spero che nessuno si offenda…..

 
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