Spostamenti
Ieri mi sono seriamente preoccupato: ci ho messo meno tempo ad attraversare in macchina Milano dallo svincolo di viale Certosa fino a viale Argonne che a circumnavigare un quarto di Torino da casa mia fino all’imbocco dell’autostrada di corso Vercelli. E’ vero che a Torino erano le 19:15 mentre a Milano erano quasi le 21, però è preoccupante lo stesso: cosa succede al traffico torinese?
In compenso il viaggio fino a Urbino è stato relativamente privo di eventi, se si esclude il mistero di come – all’area di servizio Bevano Sud sull’A14 – io sia riuscito a mettere 47 litri di gasolio nel serbatoio quando non ero nemmeno ancora entrato in riserva: probabilmente ad alcuni benzinai si applicano leggi della fisica dei liquidi diverse da quelle comuni.
Siamo qui per una conferenza, ospitata dalla locale università , che è intitolata a un signore di cui si sa solo il nome (Carlo Boh). La conferenza inizia domani, così nel pomeriggio abbiamo visitato il Palazzo Ducale e la mostra su Raffaello (un tizio che dipingeva piuttosto bene) e poi ci siamo concentrati sul punto principale, ossia decidere dove cenare.
Il primo posto provato (dopo dieci minuti di curve) ci ha mandati via, e così siamo andati fino a Urbania, un paesone in mezzo alle colline misterioso ma pieno di storia. Abbiamo mangiato all’Osteria del Cucco, segnalata da Osterie d’Italia; in apparenza, se vi parlassi di un posto dove il servizio è lento e alla buona (tipo un bicchiere solo per acqua e vino, tovaglia di carta ecc.), dove siedi con altri allo stesso tavolo e dove spendi 35 euro a testa per giro di antipasti, assaggio di tre primi e dolce, potreste pensare che non è un granché; invece, la cucina era davvero ottima oltre che molto interessante, con pasta fatta a mano e ricette piene di verdure locali, per chiudere poi con gelato e visciole (le ciliegine del posto) e un buon liquore sempre di ciliegie. Siamo usciti più che soddisfatti; quanto al servizio, stasera erano evidentemente in sofferenza per casini loro, ma la signora è stata molto simpatica.
C’è però un mistero; tornando indietro per curve e statali, ho visto un distributore automatico presso un benzinaio; mi sono fermato sperando che vendesse da bere, e invece vendeva profilattici e DVD porno. Dopo qualche chilometro, altro distributore e stessa cosa. Eppure non è una strada da camionisti: boh?
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