Seguirà cocktail: la manifestazione contro l’inceneritore del Gerbido
Spero ben di non dover di nuovo spiegare perché gli inceneritori sono una scelta sbagliata da tutti i punti di vista – ambientale, energetico ed economico; e perché vengano spinti dalla politica italiana semplicemente in quanto “grande opera” generatrice di appalti e di flussi di cassa imponenti (comunque, se avete bisogno, avevo pubblicato una analisi più dettagliata l’anno scorso).
Ieri mattina si è svolta in pompa magna la cerimonia di “posa della prima pietra” dell’inceneritore del Gerbido, ovviaemnte ad uso telecamere, con tanto di discorsi e di benedizione del prete di turno. Tra politici e VIP torinesi era stato fatto circolare un invito, rinforzandolo con la classica frasetta “seguirà cocktail”. Mentre questi, ben chiusi e protetti dalla polizia, si facevano la loro cerimonia e il loro cocktail a nostre spese, noi siamo andati a manifestare; nonostante l’orario ovviamente infelice (mercoledì mattina alle 11 sotto il solleone) si sono presentate oltre un centinaio di persone.
Quel che è successo non è stato mostrato da nessuno; o meglio, quasi tutti i giornali vi hanno fatto un accenno (meglio del solito, devo dire), ma il TGR Piemonte ha battuto ogni record di disinformazione (vedrete alla fine del video… da non perdere). La manifestazione è stata pacifica ma tesa, perché chi usciva dal bunker è stato coperto di insulti e preso a palline di carta, e la reazione delle forze dell’ordine non si è fatta attendere: molti spintoni e per poco non sono partiti i manganelli. Alla fine tutti hanno mantenuto la calma e il sangue freddo, e nessuno si è fatto male; io ovviamente ho ripreso e montato, e vi faccio vedere.
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