Qibao, Shanghai
Oggi sono andato a Qibao, che sarebbe una località della periferia di Shanghai, ossia un antico villaggio rurale inglobato dall’espansione infinita della città . Dal nostro albergo ci si arriva facilmente, tramite sole 23 fermate di metro ripartite su tre linee diverse (e qui le fermate di metro sono mediamente parecchio lontane, non come le nostre); insomma un’oretta abbondante di metro, ma trovare il percorso con la cartina bilingue non è poi così difficile, no?
Questa è una zona d’acqua, che gravita sull’estuario dello Yangtze e di decine di altri fiumi grandi e piccoli; e anche i villaggi erano costruiti attorno ai canali. A Qibao c’è un fazzoletto di case sopravvissute miracolosamente all’era comunista – quando i villaggi di casupole raggiunti dalla città venivano rasi al suolo e sostituiti da nuovi condomini popolari costruiti in serie, molto più dignitosi e igienici ma privi di qualsiasi fascino – che sono state restaurate e occupate da negozietti di souvenir per i turisti; il grappolo di case sta attorno a un canale, sul quale, un po’ più in là , si trova anche un tempio buddista, moderno ma altrettanto affascinante.
Le viuzze non sono poi diverse dai vicoli delle nostre città medievali, e sono piene zeppe di turisti – anche se io ero praticamente l’unico occidentale in mezzo a torme di turisti cinesi. La cosa più interessante è stato vedere cosa vendessero questi negozi: qualcuno vuole mangiare naso di maiale arrosto? Ho una serie di foto piuttosto impressionanti, ma per ora mi sono limitato a montare insieme, senza commento, alcuni spezzoni di video, giusto per darvi un’idea.
P.S. Per poter usare Youtube (Facebook, Twitter, Meetup e tanta altra roba) ho dovuto mettere in piedi una connessione cifrata tra il mio portatile e il mio server italiano, sul quale un proxy mi scarica e rimanda le pagine. Altrimenti non ci sarebbe verso… Spero che il trucco continui a funzionare e che non mi arrivi la polizia in camera :-)
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