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martedì 31 Maggio 2011, 17:47

Sballottaggi

Partiamo da una piccola analisi del voto dopo i ballottaggi: è facile, è evidente; vince l’opposizione, perde il PD.

Vince l’opposizione perché Berlusconi ha preso una scoppola mortale, ha trasformato il voto amministrativo in un referendum su di sé e l’ha perso alla grande. Non siamo alla liberazione, ma poco ci manca; cercherà di sopravvivere fino al 2013 ma, anche ci riuscisse, non avrà un futuro (a meno che l’opposizione, che già l’ha salvato varie volte, lo salvi di nuovo).

Perde il PD perché quasi ovunque ci sia stata possibilità di scelta per gli elettori dell’opposizione, quelli tradizionali e quelli nuovi, questi hanno premiato i candidati degli altri partiti rispetto a quelli del PD, da Napoli a Alpignano (a Milano l’avevano già fatto alle primarie). Certo, dove l’opposizione si presenta unita dietro a un sindaco del PD, il sindaco PD comunque vince, anche in modo inatteso (vedi Novara). Come a dire: il PDL è il peggio, il PD – pur restando di gran lunga il primo partito dell’opposizione – è il meno peggio, ma potendo preferiamo le persone di SEL e IDV, o meglio ancora persone non completamente integrate nei partiti, come appunto appaiono (appaiono…) De Magistris e Pisapia.

In quest’ottica, Torino ha espresso un voto di retroguardia, mostrandosi una città conservatrice, spaventata e invecchiata; anche qui, comunque, Fassino ha preso il 10% in meno di Chiamparino.

Lo scenario, in sostanza, conferma quel che noi abbiamo detto spesso: è l’intero sistema dei partiti ad essere in crisi, e la maggior parte degli elettori vorrebbero un ricambio generale, andando a cercare ciò che sembra loro più nuovo e meno compromesso con la casta.

Uno scenario del genere, per il Movimento 5 Stelle, è favorevole; e però richiede una riflessione. Noi siamo indubbiamente uno degli elementi trainanti di questo ricambio, sia direttamente – raccogliendo i voti di chi già si è chiamato fuori, e altrimenti si asterrebbe – sia indirettamente – spingendo i partiti a rinnovarsi un po’ per paura della nostra crescita. Temi come il taglio dei costi della politica o come l’acqua pubblica sarebbero emersi con altrettanta forza senza di noi? Io credo di no.

Questa situazione, però, ci pone davanti a un dilemma. Da una parte, la nostra forza sta proprio nell’essere nuovi, nelle idee molto prima che nelle facce, e nel non essere compromessi né accettare compromessi col vecchio sistema. Dall’altra, questo ci pone in una situazione di isolamento in cui diventa più difficile far pesare i nostri voti e realizzare le nostre proposte.

Dovremo essere bravi a uscirne, anche in maniera un po’ spregiudicata. Dovremo promuovere una aggregazione di quel che di buono c’è anche in molti partiti, cercando di attirarlo fuori, di provocare terremoti interni al sistema e di farne uscire quelli che, per ingenuità, cercano di cambiarlo dall’interno e sono sinceri. Non dobbiamo confondere il non comprometterci con il rifiuto del dialogo, perché noi non chiediamo i voti per essere più puri degli altri, ma perché vogliamo ottenere risultati concreti per chi ci ha votato – e questo passa, inevitabilmente, per alleanze sulle questioni concrete anche con i partiti.

Non mi piace se parlo con un amico No Tav e poi arriva uno del Movimento e mi fa “ma con chi parli, quello è del PD”, non mi piace se do una mano a Raphael Rossi e miei compagni mi dicono “ma lui è comunista, vedrai che vota Rifondazione”: non importa, è una persona onesta. Piantiamola con le bandierine, la lotta è tra gli onesti e i disonesti, tra chi ha in testa il bene comune e chi fa gli interessi del potere privato. Dobbiamo far capire agli onesti che devono scaricare i disonesti che stanno nei loro stessi partiti, o meglio ancora scaricare i loro stessi partiti; e non dobbiamo avere paura di riconoscere che c’è un po’ di buono anche fuori dal nostro orticello. Se mai, dobbiamo incoraggiarlo, coltivarlo, farlo crescere e portarlo dalla nostra parte.

Dopodiché, son contento per lo schiaffo a Berlusconi ma non vi aspettate niente da Pisapia, scommetto che sarà ostaggio del PD e che farà Expo, inceneritori e porcate varie. E però De Magistris, con tutte le critiche che gli abbiamo fatto e che non rinnego, sarà il primo sindaco di una grande città italiana che governerà mettendo all’opposizione sia il PDL che il PDmenoL: e questo è un bel risultato, nell’ottica di sbriciolare il vecchio sistema politico. Vedremo cosa farà, cosa ci dimostrerà; ovvio che qualche dubbio a posteriori viene.

Forse avremmo dovuto osare, sbagliare magari, ma provare a fare un passo oltre, rispetto alla purezza dell’eterna verginità; non per “le poltrone”, ma perché per cambiare davvero le cose dobbiamo arrivare a contare nelle amministrazioni, evitando le sirene dell’accordo con i professionisti della politica, restando rigidi sui requisiti minimi di onorabilità e decenza, ma perseguendo ogni occasione in cui sia possibile farlo insieme a persone oneste e libere da servitù, senza troppo guardare le etichette.

Opinione personale, naturalmente. E ovviamente, aspetto i vostri commenti.

P.S. Per i giornalisti che leggono, visto che non vorrei che capiste male, sottoscrivo anche l’ultimo post di Grillo. Io l’avrei messa giù in modo più gentile, perché non è bello dire a gente euforica e convinta di aver appena cambiato il mondo che nella sostanza è cambiato poco o nulla, ma io sono troppo buono.

[tags]elezioni, ballottaggi, milano, napoli, movimento 5 stelle, grillo, pisapia, de magistris[/tags]

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23 commenti a “Sballottaggi”

  1. mke777:

    Condivido al 100%.
    Personalmente preferirei anche una netta “smarcatura” da Grillo (basterebbe un appoggio esterno) e la creazione di un organizzazione nazionale (che potrebbe anche assomigliare ad un partito e personalmente non me ne fregherebbe niente, basta che funzioni).
    Mi starebbe anche bene che i rappresentanti prendano uno stipendio decente se si dedicano al 100% al lavoro in consiglio.

  2. Pippo:

    L’Italia è un laboratorio politico a livello europeo rendiamocene conto. Il berlusconismo è l’anti politica vera e propria, ha eliminato i partiti, ha messo tutto in mano a una persona, non esistono più programmi se non a brevissimo termine, non esiste una visione della società ma solo dell’individuo teso al liberismo assoluto. L’uso della televisione per guidare la nazione.
    Tutto ciò è iniziato ben prima di Mani Pulite.
    La politica è stata destrutturata (per approfondimenti vedere il saggio di Pierre Musso “Sarkoberlusconismo”).
    Non so fare previsioni sulla strada che dovrebbe intraprendere il 5 Stelle. Seguire un percorso federativo o rimanere in gran parte formato da gruppi autonomi sul territorio?
    I 5 Stelle ereditano parte delle istanze radicali degli anni ’70, dei Verdi, della sinistra vera oramai molto ridimensionata.
    L’importante è non entrare nel giochetto “tu dai una cosa a me e io do una cosa a te” altrimenti tutto è perduto.
    Grillo fa il suo sporco lavoro di punzecchiatore continuo, non ci si deve aspettare da lui nulla di più.
    Adesso spetta a voi due in Consiglio comunale operare in concreto. Non sarà facile, anzi, sarà dura.

  3. abcde:

    mike77, ma cosa dici mai? Così diventerebbero come tutti gli altri. Meglio rimanere al calduccio nel proprio 5%: all’opposizione si può sempre sbraitare contro gli altri senza proporre mai niente (come fa Beppe Grullo) e intanto si intasca il gruzzolo.

  4. chartitalia:

    > sottoscrivo anche l’ultimo post di Grillo

    Bertola,
    capisco la lealtà verso il proprio capobastone ma davvero questa affermazione non renda giustizia alla tua intelligenza, ed all’intero movimento. Prima vi liberate di Grillo e prima potrete diventare credibili.

    Di movimenti naif e sfascisti come il M5S se ne sono sono visti a decine nell’arco dei decenni. Questo non è molto diverso e farà la stessa fine appena inizierete ad entrare in contatto con il potere che conta e a dover effettuare delle scelte concrete. Guarda alla storia dei radicali o dei legaioli ed hai già davanti a te il percorso che vi aspetta. Certo, tanti si sono piazzati bene nel salotto del potere ma smettetela di atteggiarvi a duri e puri ed a scippare meriti che non sono solo vostri.

    Grillo è la versione più guerrafondaia del berlusconismo e del leghismo degli ultimi 20 anni e sta beneficiando della totale incapacità della attuale dirigenza della sinistra italiana. Se questa fosse un tantino meno indecente ed ascoltasse maggiormente le istanze che vengono dalla sua base, sareste completamente inutili.

    Con le sparate del vostro leader certamente attrarrete i più qualunquisti e sfascisti, ma attenti a non restarne prgionieri come è successo alla Lega, imbrigliata nel razzismo alla borghezio che ha attratto.

  5. paolo c:

    Prima o poi pero’ il problema del significato della rappresentanza si mostrera’ ancora, tanto piu’ forte quanto piu’ importante sara’ il consenso.

    L’ idea di essere “portavoce” di una entita’ mai ben definita, e’ una idea che mi pare soffrire di una inevitabile ambiguita’ intrinseca. La fonte dela legittimita’ interna sembra essere stata piu’ volte, paradossalmente, l ‘ investitura dall’ alto. E non poteva essere altrimenti.

    Mi pare questo aspetto sia sottovalutato.

    Mi sbaglio forse, ed e’ presto, ma io credo proprio a Napoli si vedra’ che questo modello si presta ad abusi, proprio perche’ intrinsecamente privo di contrappesi interni.

    Quello che non ha funzionato, nella stessa realta’, deriva da una degradazione di un sistema di rappresentanza inteso a regolare la formazione di un mandato. Si e’ degradato, senza dubbio, ma abbiamo gia’ visto a cosa ci ha portato l’ idea di essere interpreti piu’ che mandatari.

    E’ una idea assai prossima a d’Annunzio, e non solo.

    Puo’ darsi che ci si limitera’ a vedere platee che applaudono palchi che applaudono platee, ma non e’ detto.

    Auguri a te, a me, a tutti.

  6. Redsox:

    APPLAUSI! Sottoscrivo tutto… e ora giù a lavorare in comune! Non vedo l’ora di ricevere il cittAgorà con la colonnetta del Movimento :D

  7. Claudio C:

    Riguardo l’ultimo post di Grillo, lo sottoscrivo quasi completamente (più nel merito che nella forma). Io mi posso permettere il “quasi”, Beppe che è un comunicatore no. La regola numero uno della comunicazione è dare un messaggio semplice, preciso e univoco. Io invece posso permettermi di dire che invece qualcosina è veramente cambiato. La marca di cemento che verrà usata nei cantieri. Scherzo, questa è una battuta. Seriamente, invece credo che dal punto di vista culturale il centro sinistra sia ancora molto migliore del centro destra. E questo credo sia un risultato positivo dei risultati delle amministrative.

    Riguardo al M5S, ho sentito diverse persone affermare che sarebbe stato lo schieramento che avrebbero votato se non avessero avuto paura di sprecare il voto in favore del centro destra. In questo senso quindi, è il PD che “ruba” voti al M5S. Sul da farsi, su come comportarsi (se pragmaticamente in favore delle proposte serie e oneste da qualunque parte arrivino o al contrario chiudendosi nel recinto dei casti e puri) io penso che sia arrivato il momento che il movimento si dia sempre più regole condivise, per fare proposte e discuterle, per prendere decisioni comuni, valorizzando sempre più l’intelligenza collettiva e ridimensionando le opinioni personali di Beppe e di Casaleggio (che non ho mai capito che peso abbiano all’interno del gruppo).

  8. rccs:

    Analizziamo anche il fatto che, tutto sommato, i grullini non sono stati decisivi non solo in nessun ballottaggio, ma in nessuna elezione…

  9. Mike:

    A me spiace dirlo, ma secondo me ha sbagliato beppegrilloâ„¢ ad attaccare la vittoria di Pisapia ma mi spiace ancora di più vedere che tu sei d’accordo con quanto ha detto.

    La mia impressione è che se per caso un partito come SEL,IDV o PRC inizia a smarcarsi dal bilancino delle corrente tanto caro a Letta (quale dei due fai te) ed inizia ad avere un approccio piu` vicinoi alla base come ha fatto Pisapia e vince, questo a beppegrillo™ non piaccia perché fa concorrenza al suo giocattolino.

    A fare i duri e puri, come ha detto chartitalia, se va bene si fa la fine di Pannella e dei radicali altrimenti si viene messi all’angolo, non si combina nulla ma ci si sente tanto fighi..

  10. rccs:

    E Beppe grillo che racconta due palle così, tanto per eccitare le sue masse. Adesso bisogna attaccare Vendola e quindi eccoci qui, confezionato il “dossieraggio”.

    Sulla vicenda Vendola don Verzè:
    http://www.sinistraecologialiberta.it/articoli/il-fattoide-vendola-donverze

    Sull’Acquedotto Pugliese che sarebbe privato:
    http://phastidio.net/2011/05/31/beviamoci-anche-questa

  11. rccs:

    E Beppe grullo che racconta due palle così, tanto per eccitare le sue masse.i Adesso bisogna attaccare Vendola e quindi eccoci qui, confezionato il “dossieraggio”.

    Sulla vicenda Vendola don Verzè:
    htt*://www.sinistraecologialiberta.it/articoli/il-fattoide-vendola-donverze

    Sull’Acquedotto Pugliese che sarebbe privato:
    htt*://phastidio.net/2011/05/31/beviamoci-anche-questa

  12. daniele ferrara:

    man, spacchi troppo il culo
    un salutone da como

  13. mke777:

    Servirebbe una rappresentanza nazionale che non sia Beppe Grillo. Organizzativamente non e’ facile ma la via sarebbe quella di formare un “meetup” nazionale che elegga i propri rappresentanti. Siccome non sara’ una cosa veloce bisognerebbe iniziare subito.

  14. Polemico74:

    Il PD ha perso? A Napoli sì, nelle altre città non mi pare…
    Pur non essendo un elettore del PD resto innamorato della verita’ e non delle stronzate che si inventa Grillo e la sua setta…
    Mi sa che lo sballottaggio è avvenuto nel cervello di qualcuno…

  15. simonecaldana:

    Da sostenitore del m5s, dico che magari il m5s fosse inutile… significherebbe che la politica italiana e’ sana, fatta da persone con una forte etica e che rifiuta le pastette e il poltronismo. Se ci sono cittadini che votano m5s significa però che il resto del panorama politico non è affatto sano: il problema da risolvere è questo.

  16. Claudio C.:

    Ricapitoliamo….ha vinto il PD. No, ha vinto ma “con i candidati degli altri”. Ha vinto De Magistris. Ha vinto Fassino. Ha vinto Pisapia. Bene…. i cittadini hanno vinto o no?

  17. Aldo:

    Io l’ultimo post di Grillo non lo sottoscrivo. Anzi, sono molto, molto contento della vittoria di Pisapia. Certo, nel centro-sinistra ci sono molte cose negative, e non solo la TAV e gli inceneritori, anche troppe per poter sperare che possa (e voglia) portare avanti quelle istante di profondo e significativo cambiamento che in molti (come anche il voto credo abbia mostrato) si auspicano.
    Ma dire che tutti sono uguali, che tra centro-sinistra e centro-destra non c’è differenza, magari adducendo come prova inconfutabile che “su TAV e inceneritori sono d’accordo†(il che purtroppo è vero, ma forse ci sono anche altre cose da considerare), e quindi che vale l’uguaglianza Pisapia (o Pisapippa per dirla alla Grillo) = Moratti, significa chiudere gli occhi di fronte al divario etico, democratico e culturale che esiste tra i due schieramenti ed i loro rappresentanti (o almeno una parte di essi).
    Ma sicuramente è più facile non vedere le diversità, e quindi la differenza delle conseguenze della vittoria dell’uno o dell’altro, non solo e non tanto perché così si evita la fatica e la responsabilità di fare dei distinguo, ma soprattutto perché è più bello, comodo e gratificante vivere in una realtà semplificata fatta di bianco e di nero in cui si sta dalla parte dei buoni mentre tutti gli altri sono, proprio tutti quanti, cattivi (e cattivi uguali).
    Penso che Grillo avrebbe fatto meglio, anziché esternare su Pisapippa (ma mi domando se sarebbe contento se si chiamasse lui Beppe Grullo), ammettere di aver preso una cantonata quando affermava che
    “Sono elezioni decise a tavolino. Se il Pdmenoelle avesse voluto vincere a Milano contro la Moratti non avrebbe candidato alle primarie l’avvocato Pisapia-portalovia e Boeri, l’architetto che ha lavorato con Ligrestiâ€.
    Errare è umano, ma perseverare……..
    Io ho votato movimento 5 stelle, e penso che continuerò a votarlo in futuro. Ma se la visione della realtà e la strategia è questa, non credo che si andrà molto lontano (anche se fosse vero, come qualcuno ha detto, che il vento è cambiato).

  18. Anonimo codardo:

    Sono solo due sistemi di potere. Pisapia non fermerà il cemento dell’expo, non fermerà gli inceneritori, non si schiererà contro il TAV, non allargherà ZTL e reinserirà l’ecopass. Spero di essere smentito ma il post di Grillo andrebbe riletto tra cinque anni…

  19. Claudio C.:

    Siamo piemontesi…facciamo un gioco piemontese. A posteriori, Bresso e Ghigo come governatori della regione? Chi meglio e chi peggio?

    Vediamo due vecchi titoli di giornale:

    “Il Governatore Ghigo si sta battendo per un Piemonte Ogm free, perché ritiene che ciò sia indispensabile per non offuscare l’immagine di qualità del Piemonte e per la tutela dei prodotti tipici”

    Bresso ai No Tav: “Basta, si va avanti”

    A voi!!

  20. Fabrizio Z.:

    Bene. Son lieto anzi di più nel vedere che, poco alla volta, aumentano di numero colori i quali vedono nell’arringapopolo-insulta-tutti un guitto genovese poco distante dal guitto meneghino. **Smarcatevi** e ne uscirà l’uomo nuovo per la sfida in Regione prima (molto presto) e tra 5 anni al Comume. Per cominciare.

  21. elena:

    Se pensate che Pisapia abbia davvero “vinto” e che le cose in quel di Milano siano cambiate, che soffia un nuovo vento etc etc etc, beh, illudetevi pure, alle prossime elezioni tornerete con i piedi per terra.

  22. Marco[n]:

    @Claudio C. Anche Ghigo era pro-TAV e la Bresso anti-ogm, e allora?

  23. g.c.67:

    sogno l’occupazione pacifica delle piazze come in spagna chissa’ se ci arriveremo mai.ciao vittorio auguri di buon lavoro a tutti noi.w m5s

 
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