Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Ven 19 - 6:37
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione
martedì 30 Agosto 2011, 18:55

Guidare negli Stati Uniti (3) – La velocità

L’approccio procedurale degli americani si applica ovviamente anche ai limiti di velocità: se c’è un limite ci sarà un motivo, e dunque bisogna rispettarlo attentamente. Oddio, forse su questo si sono un po’ rilassati, e le velocità di crociera sono tipicamente di qualche miglio all’ora superiori al limite; ma non esiste che un americano sfrecci a ottanta all’ora dove il limite è dei cinquanta.

C’è inoltre un altro fattore che impedisce, anche volendo, di violare i limiti di velocità: ed è proprio il fatto che li rispettano tutti. Se anche riuscite a superare una persona che viaggia alla velocità limite, dopo breve tempo vi troverete di nuovo chiusi da un altro che viaggia alla stessa velocità… e dopo un po’ lascerete perdere. Nemmeno sulle autostrade la situazione è diversa: infatti, anche lì tutte le corsie – anche quando sono sei per senso di marcia – sono occupate da veicoli che vanno tutti alla stessa velocità, salvo qualche minima differenza.

Non esiste, come da noi, l’obbligo di tenere la destra e farsi superare, se non su tratti in salita dove i mezzi pesanti vanno più lentamente. Non esiste nemmeno il divieto di sorpasso a destra, anzi è perfettamente normale, se l’auto sulla corsia più a sinistra va qualche miglio all’ora più lentamente di voi, spostarsi su una corsia più a destra per passarla. Il punto è che tanto le differenze sono minime, dunque l’americano medio si sceglie una corsia, regola la sua velocità su quella del veicolo che gli sta davanti, attacca il cruise control – il dispositivo che mantiene costante la velocità senza bisogno di accelerare o frenare – e poi sta lì così per i successivi 500 chilometri. Se anche voi voleste sfrecciare oltre i limiti, vi trovereste molto spesso tutte le corsie occupate da veicoli che vanno più o meno alla stessa velocità, quella del limite; un vero sbarramento fisico che, dato che un sorpasso con così poca differenza di velocità richiede chilometri, vi trattiene per lungo tempo.

In realtà, durante i miei 7000 chilometri di guida, ho visto alcune auto comportarsi male e fare a zigzag per superare i limiti – tre o quattro in tutto. In compenso, dovunque sia stato, in otto diversi Stati, in città e in autostrada, nei parchi e sui monti, ho visto almeno tre o quattro pattuglie al giorno ferme a bordo strada in attesa di clienti.

Negli Stati Uniti non esiste il concetto di “autovelox” o “tutor”, insomma un sistema automatico che ti manda la multa a casa. La violazione del codice della strada, peraltro, non è una questione amministrativa ma una vera e propria infrazione penale che richiede un fermo e un processo, per quanto semplificato. Dunque, le strade sono piene di agenti acquattati e pronti a scattare dietro a chiunque superi i limiti o commetta altre infrazioni. Talvolta semplicemente ti si mettono dietro e guardano il loro tachimetro per capire a quanto vai; non esistono tutti i nostri bizantinismi di tarature dei macchinari, margini di errore e fotografie di prova, se un agente testimonia che andavi troppo veloce vuol dire che andavi troppo veloce.

A quel punto, se si mettono dietro a te e accendono i lampeggianti rossi e blu, la procedura prevede che tu accosti a bordo strada, ti fermi e attenda dentro la macchina col finestrino abbassato, mentre l’agente scende e ti raggiunge a piedi… anche in autostrada! Non devi proseguire e non devi scendere dalla macchina – entrambe le opzioni presentano significative possibilità di farti sparare addosso (sul serio).

L’agente prima controlla via radio chi sei e se la macchina è in regola, poi ti recita tutto ciò che hai violato, e se la violazione non è grave ti dà la possibilità di pagare immediatamente, in contanti o con carta di credito, e chiuderla lì; in alternativa, hai diritto a un regolare processo in tribunale, in cui l’agente che ti ha fermato sarà chiamato a testimoniare.

I limiti di velocità americani, a prima vista, appaiono devastantemente bassi, tali appunto da farti morire di sonno. In Oregon, che è l’equivalente americano della nostra provincia profonda, il massimo concesso sulle autostrade è di 65 miglia orarie (105 km/h), ma solo in pochi tratti, mentre più normalmente si scende a 60, 55 o 50 miglia; sulle statali il limite è spesso di 45 miglia (70 km/h). Gli stati più liberali o più stressati, ad esempio Arizona e California, arrivano a permettere 75 miglia orarie (120 km/h) sulle autostrade e 60-65 miglia sulle statali. In ogni caso, in qualsiasi paese o villaggetto di tre case, il limite è di 25 miglia orarie (40 km/h), che scende a 15 miglia vicino alle scuole in orario scolastico. Tenetene conto quando valutate i tempi di spostamento, perché ogni centro abitato sulla strada vi rallenterà di parecchio.

Tuttavia, bisogna dire che dopo un po’ non solo ci si abitua a queste velocità, ma ci si rende conto che effettivamente si viaggia più sicuri, e quasi non si capisce come facciamo noi ad andare sempre così veloce (peraltro l’eccezione siamo noi; basta andare in Svizzera per trovarsi in una situazione simile a quella americana). Da quando sono tornato, anche in Italia vado istintivamente più piano.

Ah, tra l’altro – non esiste, come da noi, l’idea di ripetere continuamente i segnali, di mettere dieci luci al semaforo al posto di una perché il rosso sia più evidente o di piazzare lo stesso segnale ogni 300 metri per essere sicuro che tu l’abbia visto. Il limite di velocità è scritto dopo gli incroci principali, se non lo vedi o non lo conosci sono cavoli tuoi.

[tags]guida, auto, stati uniti, velocità[/tags]

divider

4 commenti a “Guidare negli Stati Uniti (3) – La velocità”

  1. Claudio C:

    Scrivi che “le strade sono piene di agenti acquattati e pronti a scattare dietro a chiunque superi i limiti o commetta altre infrazioni”. Parlando con degli americani tempo fa, mi dicevano proprio questo e cioè che la loro grande educazione è proporzionale alla severità dei controlli e delle ammende. A tal proposito….cosa ne pensa il M5S a riguardo di una maggiore severità dei vigili torinesi per evitare che si chiuda sempre un occhio di fronte a certe situazioni incresciose quali (per fare un esempio) via Vanchiglia costantemente intasata da auto in doppia fila che lasciano libera solo la corsia riservata ai mezzi pubblici?

  2. rccs:

    Claudio, ricordo che in un post di qualche anno fa Vittorio fosse favorevole alle auto in doppia fila o a fianco dei bidoni della spazzatura (ma comunque sulla carreggiata) purchè “non diano fastidio a nessuno” (sic!).

    Per il resto mi sa che Vittorio è stato affascinato dal pregiudizio sul mito americano.

    Confermo che nelle zone urbane le autostrade sono piuttosto intasate ed è difficile correre. Ma per il resto non mi sembra di aver notato tanta voglia di esser ligi. Ricordo una scena molto “italiana” sull’autostrada per Boston: noi eravamo gli unici a rispettare i limiti, ci sorpassavano anche i tricicli dei bambini; d’un tratto compare un’auto della stradale che ci sorpassa coi lampeggianti accesi e contemporaneamente tutte le auto rallentano alla nostra velocità. Una volta sorpassata l’auto della stadale che nel frattempo aveva accostato un po’ più in là, tutti (gli altri) di nuovo a schiacciare sulla tavoletta.
    Poi è vero che per le infrazioni più grosse preferiscono inseguirti e chiederti i soldi subito, visto che laggiù esiste un concetto molto “labile” di residenza, ma a parte qualche contea impallinata o per infrazioni tremende, non stanno a portarti dal giudice tutti i momenti.

  3. Marco[n]:

    Per la mia piccolissima esperienza posso dire che ho notato che sulla costa est sono piu’ indisciplinati, mentre in Arizona erano piuttosto ligi. Come dice Vittorio, le 5 miglia di tolleranza se le prendevano ma in generale non correva nessuno. E polizia ovunque, si’, anche di notte e in posti impensabili, e agenti tipicamente da soli il che aumenta senz’altro il rischio che un movimento male interpretato possa procurarti una pallottola.

  4. .mau.:

    dieci anni fa era lo stesso: “go with the flow”, tutti a 5 miglia in più del limite di velocità. Però in autostrada ci sono cartelli coi limiti ogni due-tre km, altroché.

    (se ti ferma la polizia, non solo non devi uscire dall’auto ma è meglio che lasci le tue mani bene in alto sul volante, sempre per evitare che ti sparino pensando che tu stia cercando una pistola)

 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2024 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike