Un Primo Maggio movimentato
La primavera, si sa, rende l’aria frizzante e risveglia gli animi: così si può spiegare il movimentato Primo Maggio di Torino. Molto è stato scritto in questi giorni sulle contestazioni a Fassino e sugli scontri davanti al Municipio, che avevamo già commentato; io vorrei farvi vedere un paio di video, in modo che possiate rendervi conto direttamente delle cose; viste di persona o comunque in immagini sono tutt’altra cosa, rispetto ai racconti edulcorati e manipolati dei media.
Del primo video impressiona lo smarrimento delle autorità di ogni livello e colore, di Fassino, di Saitta, di Leo, di Chiamparino, murati tra file di poliziotti a perdita d’occhio, in strada con l’aria di non riuscire proprio a capire, a spiegarsi perché improvvisamente la gente li fischi e li attenda per strada per insultarli. Chiamparino risponde con classico disprezzo, di un contestatore dice “di sicuro ha passato tutta la vita in funivia”, senza rendersi conto che è proprio così, che ormai è la stessa buona classe media torinese che fino a ieri li adorava a contestarli, e che proprio questa è la sua condanna. Fassino sembra ancora nella fase della negazione, più tardi dirà che i contestatori sono il solito gruppetto di estremisti e di autonomi – e invece no, è la gente comune, persino quella di età non più verdissima che costituisce la base del corteo del primo maggio, ormai ridotto a rito di una società quasi estinta.
E poi, impressiona la scena del servizio d’ordine del PD, tutto tecnico e organizzato con le pettorine rosse marchiate, che si mette a spintonare una persona che riprende – in mezzo a piazza Castello in un corteo per una festa nazionale, un’occasione che più pubblica non si può – e gli mette le mani sulla telecamera, finché non arriva il consigliere Paolino (che ringrazio) a calmarli e portarli via. Loro, dicono, erano nervosi perché la gente li prendeva a male parole, qualcuno anche a sputi: ma non è un buon motivo per prendersela con chi documenta, anche perché il risultato è che sempre più gente si mette a gridare “siete peggio della polizia” e “fuori il PD dal corteo”.
Di questo secondo video impressiona l’aggressività della polizia: celerini fuori controllo che insultano e inseguono le persone che avevano provato ad avvicinarsi a Fassino. Si sentono chiaramente gli ufficiali cercare di fermarli con ogni mezzo, compresa una bestemmia. Questo è il clima nelle nostre strade, e probabilmente la polizia è rabbiosa anche per trovarcisi in mezzo, per doverne subire le conseguenze in prima persona; finché anche i poliziotti non si stuferanno e si rifiuteranno di scortare i politici.
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