Cinque stelle per ricominciare
Se per capire cos’è il Movimento 5 Stelle provate ad aprire un giornale o una bacheca di partito, sentirete cose come queste:
Il Movimento 5 Stelle devasta le stazioni (in realtà era un rave). Il Movimento 5 Stelle ha fatto un giornalino elettorale che sì, in effetti è stato pagato con le donazioni dei cittadini e non con fondi pubblici, però non c’era il bollo, il superbollo, la benedizione di Mario Calabresi. Il Movimento 5 Stelle falsifica le foto delle piazze, ma le falsifica apposta male perché non è capace, non come Bersani che mette direttamente le foto di due anni prima. Il Movimento 5 Stelle è maschilista e discrimina le donne, non come il PD che candida tantissime donne – peccato che le metta in fondo alle liste, dove non saranno mai elette, mentre nelle posizioni eleggibili la lista con più donne è proprio il M5S.
Il Movimento 5 Stelle pensa che l’omosessualità sia una depravazione perché una volta un attivista ha detto così, e il fatto che dal blog di Grillo alle aule comunali sia l’unica forza politica che ha preso posizioni chiare e uniformi per i diritti è solo fumo negli occhi. Il Movimento 5 Stelle è fascista ed è alleato di Casapound (parlare cinque minuti per strada con qualcuno vuol dire allearsi) ma è anche all’80% composto da gente dei centri sociali e pericolosi No Tav. Il Movimento 5 Stelle non va in televisione per non rispondere alle domande, infatti le interviste di Grillo dal camper a Sky e a Euronews sono realizzate da un sosia.
La verità è che milioni di italiani ormai conoscono il Movimento 5 Stelle nell’unico modo che conta, ovvero parlando con le persone che lo compongono e osservando quello che fa quando entra nelle istituzioni. Con tutti i suoi limiti e tutte le sue incognite, il Movimento è l’unica forza determinata a cambiare profondamente l’Italia e con le mani libere per farlo, in un momento in cui la conservazione di un ordine sociale marcio porta soltanto alla morte per fame.
Votare il Movimento 5 Stelle non risolverà d’incanto tutti i nostri problemi, perché ci vorranno comunque anni, e perché siamo noi cittadini a doverlo fare ogni giorno, in tutti gli aspetti della vita; ma, come dice Dario Fo nel video, è l’unico modo per cominciare a ricominciare, come dopo una guerra. Tutto il fumo sparso a piene mani in queste settimane, considerandovi pecore da riportare all’ovile, non può nascondere questa semplice verità .
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