Semplicemente grazie
Sono passati ormai alcuni giorni dal voto, ma a nome di tutto il Movimento torinese vorrei porgere un grande ringraziamento a tutti voi.
Ai 128.149 torinesi che ci hanno votato, un numero pazzesco, che ci ha portato a essere di gran lunga la seconda forza politica della città (il PDL si è fermato a 85.000…) e ad essere addirittura primi nelle circoscrizioni 5, 6 e 10, seguendo peraltro quasi tutti i comuni della cintura torinese – da Rivoli a Chivasso, da Grugliasco a Venaria, da Nichelino a Collegno, da Orbassano a Caselle, da Moncalieri a Beinasco – dove siamo nettamente la prima forza politica. Nonostante i tentativi scomposti dei giornali di farci passare per stupidi o per distruttivi, useremo bene i vostri voti e faremo in modo di sostenere le riforme che servono a questo Paese, ma solo quando saranno proposte in maniera credibile (no, un governo con dentro quelli che fino a venerdì scorso le hanno osteggiate non è credibile).
Alle centinaia di persone che in questi giorni ci contattano con proposte, domande, idee, semplice voglia di partecipazione: grazie, contattate i vostri gruppi di quartiere e venite alla prossima riunione, o venite mercoledì 6 marzo alle 21 in via Stradella 192, quando daremo il benvenuto a chi vorrà attivarsi.
Alle decine di migliaia di persone che sono venute in piazza Castello il 16 febbraio, regalandoci una emozione incredibile e poi aiutandoci a raccogliere tutti questi voti: vi abbiamo già ringraziati dal palco, ma grazie ancora; e grazie anche ai gruppi che hanno suonato (le grandissime LeGal, Shanty e Dino Pelissero, gli Scemi di guerra, i Sonicshine, i Premiata Distilleria Barzotto), a Marco Carena e Manuela Grippi che hanno presentato, a Romina Rossi che ha tradotto per i sordomuti, a Elisabetta Savaglio e Enrico Venditti (grazie per il drone delle spettacolari immagini qui sopra) che hanno ripreso quanto accadeva, a Tecnoservice di Collegno per l’impianto audio e ai molti volontari per il servizio di assistenza medica.
Alle centinaia di persone che si sono offerte come rappresentanti di lista, dedicando del tempo a controllare che i voti di tutti noi non venissero annullati con una scusa qualsiasi.
Alle centinaia di attivisti che non solo in queste settimane, ma in questi anni sono scesi nei mercati e nelle piazze con i nostri gazebo a parlare coi cittadini, a discutere, ad ascoltarli, a capire cosa vuole la gente dalla politica, una cosa che i partiti non sanno più fare; e a quelli che hanno affisso i manifesti, volantinato, raccolto le firme, organizzato serate, scritto sui social network, combattuto con la burocrazia e la mancanza di risorse… e tante altre cose.
Alle 36 persone che hanno condiviso con me il lavoro di delegato di lista per le varie aree della provincia, non lasciando nemmeno un fazzoletto di terreno scoperto, perché se Piemonte 1 (Torino e provincia) è la circoscrizione dove il Movimento 5 Stelle è andato meglio di tutta la pianura padana è anche per questo, e perché per far eleggere i parlamentari torinesi servono anche i voti delle valli, delle campagne e delle colline, e viceversa; e dunque li ringrazio per nome: Carmine Arnone, Massimo Bertero, Mauro Bianco Levrin, Claudio Borsello, Luigi Carignano, Gianpaolo Caruso, Pietro Catania, Silvia Cossu, Alessandro Delfino, Ivan Della Valle (ora cittadino onorevole), Andrea D’Errico, Dimitri De Vita, Natale Di Santo, Roberto Falcone, Eleonora Forno, Francesca Frediani, Marcello Gigante, Alessandro Giustetti, Sergio Grosso, Roberto Guasti, Francesco Lo Grasso, Luigi Massa, Anna Merlin, Gianpiero Minari, Domenico Monardo, Alberto Moscarda, Pino Nastro, Mario Perino, Roberto Ricci, Paolo Roselli, Roberto Rossato, Marco Sayn, Alberto Sega, Emanuele Sorrenti, Dante Vermena, Sergio Visentini.
A tutti i candidati, anche quelli che sapevano dal principio che non sarebbero mai e poi mai entrati in Parlamento, ma hanno lavorato lo stesso credendoci fino in fondo.
Allo staff comunale (gli indispensabili Paolo Vinci e Marina Commisso) e regionale, vecchio e nuovo, che dopo il lavoro hanno dedicato serate e giornate alle più oscure attività organizzative.
Ai dieci consiglieri di circoscrizione – Viviana Ferrero, Serena Imbesi, Maura Paoli, Nicola Santoro, Antonino Iaria, Paolo Tkalez che ha anche fatto il delegato di lista firmando risme di carta, Fabio Versaci, Claudio Di Stefano, Monica Amore, Luigi D’Alberti – a Chiara Appendino che scoperchia senza paura i mali della città , a Davide Bono che combatte in Regione e a tutti i consiglieri comunali della provincia, perché sono convinto che gran parte dei nostri voti li abbiamo conquistati con l’esempio, dimostrando che lavorare duramente, onestamente e tenacemente si può, e scusateci se ogni tanto non riusciamo a fare tutto, litighiamo, ci perdiamo le vostre segnalazioni, ma alla fine siamo una bellissima squadra e abbiamo messo in seria difficoltà il “sistema Torino”.
Alle persone che mi sono vicine e che da cinque anni sopportano e condividono tutti i sacrifici che questa avventura comporta… e a quelle che sono vicine a tutti gli altri cittadini con l’elmetto in prima linea a Torino.
Al presidio No Tav di Venaus (per la cena!) e a tutto il movimento No Tav, Alberto Perino in testa, perché se in questi anni siamo passati da essere un manipolo di utopisti e di aspiranti politici a essere un gruppo che nonostante tutto lavora insieme per un obiettivo comune è anche e soprattutto per il vostro esempio (e a tutti i nostri neo-elettori che ancora non capiscono di cosa sto parlando, per favore venite il 23 marzo e lo capirete).
A Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, che fanno da parafulmine per tutti e senza i quali nulla di tutto questo sarebbe mai successo, ma anche a Pietro Dettori, Salvo Mandarà , Gian Paolo Polinelli, Walter Vezzoli, Davide Casaleggio, Filippo Pittarello e alle altre persone che hanno lavorato al tour che ha sconvolto l’Italia, e prima di questo, per anni, a trasformare un sogno di cambiamento in realtà .
Grazie a tutti noi, e se anche inevitabilmente il Movimento – ora che è grande – si evolverà un pochino, cerchiamo di non perdere mai lo spirito che ci ha permesso di arrivare qui, e di continuare ad aiutarci l’un l’altro.
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