Approvato il bici plan
Era il febbraio 2011 quando il consiglio comunale, ancora sotto Chiamparino, decise di allegare al piano della mobilità urbana un documento di pianificazione del trasporto in bicicletta, denominato “bici plan”. Sono trascorsi quasi tre anni, e da quando siamo entrati non abbiamo mai mancato di raccontarvene e di spingere perché fosse realizzato. A luglio ne arrivò una prima bozza, e noi abbiamo dato vita a un’ampia consultazione con i cittadini e i gruppi di circoscrizione; il nostro gruppo di lavoro sui trasporti produsse una approfondita analisi con molte proposte migliorative.
Grazie allo sforzo, il bici plan non solo è stato approvato, ma contiene anche molte delle nostre proposte; per una volta, l’amministrazione ha mostrato un atteggiamento disponibile e costruttivo, e questo ci ha permesso di presentare miglioramenti utili e costruttivi e di votare infine a favore del piano. Abbiamo così presentato tredici emendamenti, concentrati essenzialmente su tre argomenti: la definizione di criteri costruttivi (già oggetto di una nostra mozione di due anni fa) per le future piste ciclabili, che spesso sono perfette sulla carta ma in realtà sono piene di ostacoli al punto da risultare inutilizzabili, sprecando i soldi pubblici; la partecipazione dei cittadini alla definizione dei progetti, tramite il passaggio preventivo dei progetti nelle commissioni consiliari delle circoscrizioni, aperte al pubblico, per evitare di realizzare infrastrutture che creano più problemi di quanti ne risolvono; e la garanzia dei finanziamenti necessari alla realizzazione del piano.
Abbiamo inoltre portato in aula un’altra nostra mozione che richiede una ulteriore specifica pianificazione per quanto riguarda i parcheggi per le biciclette, studiando i tipi di infrastrutture già presenti nel Nord Europa, come i parcheggi chiusi e custoditi, ma anche l’interscambio con i mezzi pubblici e il contrasto ai furti; e anche la mozione è stata approvata.
Il bici plan non è perfetto; in particolare, su ciascuno dei percorsi previsti nel piano (qui trovate una bozza quasi finale del documento, senza le ultime modifiche approvate in aula) ci sarebbe molto da dire, e prima di realizzarli si faranno ulteriori analisi e aggiustamenti. Il vero rischio, comunque, è duplice; da una parte che, nonostante le indicazioni dettagliate che abbiamo messo nel piano, si continuino a realizzare piste inutili perchè tortuose, lente, scomode, piene di pericoli e lontane dai percorsi dei principali spostamenti; dall’altra, che alla fine si realizzi poco o nulla perché, nonostante l’impegno di stanziare ogni anno almeno due milioni di euro dai proventi delle multe, di fatto i soldi vengano dirottati su altro.
Eppure, esso costituisce comunque un passo avanti: ora non resta che vedere se l’amministrazione si metterà al lavoro per realizzarlo davvero.