Tutto il male dell’urbanistica torinese
L’urbanistica, si sa, è il bancomat dei sindaci torinesi: sia Fassino che Chiamparino hanno spesso dato via parti di territorio in cambio di entrate straordinarie per milioni di euro (solo il grattacielo Intesa-Sanpaolo ha fruttato quasi 40 milioni di euro). E l’assessore all’Urbanistica diventa così il commerciale della città , in Italia e all’estero, andando a vendere le opportunità di “investimento” in nuove operazioni edilizie in giro per Torino. Nasce così, per dire, il famigerato sito You can bet on Torino, da cui è tratto l’irresistibile video di Fassino che promuove Torino in un inglese improbabile che, scovato da noi sul profilo dell’assessore, ha fatto il giro del Web pochi giorni fa.
Due settimane fa, è arrivata in consiglio comunale una delibera intitolata “Programma delle trasformazioni urbane 2013-2014. Linee di indirizzo”. Finalmente, direte voi, magari un po’ in ritardo (a febbraio 2014 il programma 2013-2014?), ma arriva uno straccio di pianificazione dell’urbanistica cittadina? No, in realtà leggendo il testo si scopre che pure quello è una specie di depliant promozionale, un marchettone pieno di supercazzole che variano tra il tautologico e l’imbarazzante, mescolate a una elencazione di tutte le speculazioni edilizie passate e future.
E allora, per un commento un po’ articolato alle pessime politiche urbanistiche di questa amministrazione, vi rimando al video che contiene il mio intervento in aula.