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martedì 4 Febbraio 2014, 17:44

Lo Stato siamo tutti

Da tempo racconto con preoccupazione il clima di tensione e di rabbia che cresce nel Paese. La scorsa settimana, tuttavia, è avvenuto un salto di qualità in questo clima; lo percepisco ogni giorno per strada e su Internet.

In molti, a quanto pare, hanno perso la calma e si sono avviati a una specie di guerra civile a parole. Persone che conosco da anni, ex colleghi, amici, improvvisamente mi tolgono il saluto e cominciano a postare a ripetizione su Facebook link che denunciano il pericolo posto dal M5S alla democrazia, come se il M5S fosse la radice di tutti i loro problemi. Una signora con cui discutevo di tutt’altro argomento a un certo punto mi fa “e allora pensi che solo perché sono una donna sono una pom… come dite voi?”; un amico di vecchia data che non sentivo da un po’, invece di salutarmi e chiedermi come stavo, mi ha approcciato con “Vergognati, voi grillini fascisti siete la rovina dell’Italia!”. Tale è l’effetto della propaganda di massa, al punto da trasformare la tua persona anche agli occhi di chi ti dovrebbe conoscere bene.

Tutto questo, naturalmente, accade anche in senso opposto; Facebook è pieno di miei contatti che promettono battaglia senza quartiere a chiunque sostenga i partiti, e non abbiamo mai avuto tante richieste di partecipazione al Movimento 5 Stelle come in questi ultimi giorni. Molti hanno apprezzato la nostra lotta senza compromessi, senza farci annacquare dal sistema e allettare dalle poltrone, e questo è ottimo. Tuttavia, è come se fosse in corso una specie di arruolamento, una divisione profonda dell’Italia in eserciti contrapposti, una scelta obbligata, o da una parte o dall’altra; e questo mette paura.

Per questo ci sono alcune cose che vorrei dire. La prima è che si può, anzi si deve, fare opposizione dura e inflessibile, anche manifestando in modo clamoroso come nei giorni scorsi, senza per questo insultare gli altri. La maleducazione, il sessismo, la violenza verbale squalificano chi li usa; se gli altri lo fanno, lasciamoglielo fare; saranno loro a doversene vergognare. Capisco benissimo che assistere in prima persona allo schifo e alla farraginosità della politica nazionale faccia perdere la pazienza, e umanamente succede (è successo anche a me) di sbottare o perdere la calma o rispondere pubblicamente in modo inopportuno, ma questo va evitato il più possibile perché permette agli altri di attaccarci strumentalmente, sfruttando i media al loro servizio.

La seconda è che io voglio cacciare i politici incapaci e corrotti che ci hanno governato; li voglio processare per i reati che possono avere commesso e, se giudicati colpevoli, punire come previsto dalla legge; gli voglio chiedere indietro i soldi che hanno sprecato o rubato. Non voglio mescolarmi a loro, ma non li voglio insultare, non li voglio picchiare, non li voglio uccidere; non mi piacciono gli eserciti e non voglio nessuna guerra né reale né metaforica.

La terza è che lo Stato non è un campo di battaglia che il proprio esercito deve conquistare annientando quello degli altri. Quello succedeva nell’epoca tribale o in quella feudale, non in democrazia. Lo Stato democratico siamo tutti, siamo i nove milioni che sostengono il M5S come i nove milioni che sostengono il PD, come quelli che hanno votato altri partiti e come la fetta maggiore, i tredici milioni di elettori che non hanno votato per nessuno. Lo Stato ideale abbraccia tutti i cittadini e considera con uguale attenzione le esigenze di ciascuno di loro, cercando di mediarle.

La stessa parola “Parlamento” nasce da un verbo preciso: parlare. Sorial e Boldrini, Dambruoso e Lupo, Moretti e De Rosa non sono pagati da tutti noi per andare lì a litigare, e nemmeno per portare avanti una battaglia tra di loro per chi ha più ragione; sono scelti e pagati per discutere e per prendere tutti insieme la scelta migliore nell’interesse complessivo degli italiani. Se chi governa attualmente agisce in maniera scorretta e per interessi privati, se non è disponibile ad accogliere le proposte che facciamo nell’interesse comune, noi dobbiamo continuare a denunciarlo e smascherarlo; ma dobbiamo sempre tenere presente che siamo lì per risolvere i problemi facendo il bene di tutti, rispettando anche i cittadini che la pensano diversamente da noi, e se mai cercando di convincerli con le idee e con i fatti.

Questo, in una democrazia, è il principio della politica; perché per affrontare i problemi solo con la rabbia, pur comprensibile e giustificata, non servirebbe un Parlamento.

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4 commenti a “Lo Stato siamo tutti”

  1. Orlando:

    Mi dispiace per te: ma le elezioni si avvicinano, e bisogna gridare “al lupo! al lupo!” altrimenti si rischia che M5S possa ripetere il risultato di Febbraio (o peggio di tutto, superarlo). Vorrei poterti dire che ci vorrebbe prudenza, ma la verità è che la malafede è in agguato. Ti faccio un esempio: Il Giornale qualche giorno fa parlava di CV falsi presentati da tanti politici e loro amici. E l’articolista se ne esce con “come i M5S che pubblicano i CV prima delle elezioni”. CV falsi, penserai? No, l’articolista questo non lo dice: se leggi l’articolo, se lo leggi bene, se ne guarda bene. Ma nel contesto – e per questo io l’ho letto bene – sembra suggerirti che i CV degli M5S siano stati taroccati. “Se sei bello ti tirano le pietre, e se sei brutto ti tirano le pietre”. Se sei di M5S ti tirano le pietre anche se sei in mezzo alle onde dell’Oceano: dove le trovano? se le portano da casa. Ai tuoi amici suggerisci di votare per Renzi, che si accorda con Berlusconi per spartirsi l’Italia, o per Berlusconi che si accorda con Casini per poter tornare al potere. Loro si che hanno fair play e non litigano mai! Di alla signora che quelli sono esempi da dare ai suoi figli – ladri si, ma educati. Che poi, e concludo, quando quelli del PD hanno chiamato “puttana” e altro le avversarie politiche (o anche solo chi dava loro fastidio, vedi Condoleeza Rice) non mi sembra che nessuno si sia scaldato. Perché il turpiloquio è patrimonio della sinistra. E per me, se lo possono tenere.
    Fatti coraggio

  2. Orlando:

    … ultimo, poi giuro che basta.
    I primi effetti dell’accordo PD/PDL (preferisci FI?). Il Senato non si costituisce Parte civile nella compravendita dei senatori. Fair play, lo dicevo io.
    Berlusconi santo subito!
    Altro che le parolacce di M5S!
    Di ai tuoi amici che sia loro di esempio per la vita di tutti i giorni (ma forse si sentirebbero presi in giro, e ti picchierebbero – e dagli torto ! )

  3. Roby(della IX)-Torino-:

    …io credo (e temo) che oramai questo popolo sia lobotomizzato senza più speranza..&/o MOLTO più COLLUSO (anche a bassi livelli..) con coloro i quali li hanno”sistemati”, o ai loro parenti…e ce ne sono TANTI!!!!! Nemmeno gli idealismo Anni’70 possono altrimenti spiegare ANCORA PERCENTUALI DELIRANTI per PD&PD-L (che esiste ANCORA,solo MOLTO furbescamente camaleontizzato…MA C’è, ECCOME!!). …Tutti coloro che, del popolo, …parlano,parlano,parlano,..criticano(!), si fossero SOLO UNA VOLTA avvicinati ai componenti del M5* NON potrebbero MAI&poi MAI (…pur con umanissimi errori) accodarsi al codazzo di RAPPRESAGLIA a cui stiamo inesorabilmente assistendo, con lo SCANDALOSO sconvolgimento dei reali accadimenti.. Sono d’accordo, in parte, su un aspetto = MENO PAROLACCE, MA solo PER NOSTRO VANTAGGIO… A me, personalmente, respirare (anche se di striscio,..perché sono troppo poco diplomatico) l’Aria del M5*, in questi ultimi 4/5 Anni, HA SEMPLICEMENTE COSTITUITO OSSIGENO PURO. PS=Potrei riferire anche io di insulti, anche scritti, perché ho sempre fatto informazione “pentastellata”, sia nel condominio che sul posto di lavoro…TANTO PERCHè I FASCISTI SAREMMO NOI… NON ci dimentichiamo MAI gli insulti/aggressioni dei.. PocoDemocratici, nel post-regionali con la bresso ko, nonostante i numeri fossero chiari sulla non influenza di quel Ns.quasi 5%… TEMO che questo popolo NON Vi (..ci, concedetemelo, nel mio piccolo quotidiano..) MERITI ;( …Spero di Cuore di sbagliarmi.

  4. beppe gillio:

    Una delle più belle pagine che hai scritto!

 
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