Trent’anni fa in televisione
Cinque minuti di Rai1 di una tarda serata di trent’anni fa rivelano che nel 1986:
- il massimo dell’eleganza femminile era un poncho rosa pelosetto a spalle larghissime, accoppiato con una acconciatura da abat-jour;
- stranamente, il telegiornale parlava soltanto di notizie e non conteneva video di gattini né lanci della prossima fiction;
- si capisce che è il telegiornale di seconda serata perché, da bravi dipendenti a posto fisso, a quell’ora non lavora più nessuno, lo studio dietro è spento e tutti sono già andati a dormire;
- le parole inglesi erano ancora declinate al plurale (si sente un orrido “gli slogans”);
- se oggi il telegiornale dicesse che Soweto è una città “abitata dai negri” il palazzo della Rai verrebbe subito fatto saltare in aria come forma di scuse;
- in Sudamerica c’erano solo dittature, in particolare c’è il racconto di un mezzo colpo di stato in Ecuador che sembra scritto da Woody Allen;
- dalla cartina meteorologica del satellite Meteosat si nota come l’Europa finisse alla cortina di ferro, oltre la quale c’erano solo i leoni;
- mentre in Europa avevano già le animazioni del meteo fatte tipo con un Amiga, da noi resistevano ancora i simbolini e le lettere magnetiche da attaccare su una cartina metallizzata dell’Italia;
- esisteva ancora il “termine dei programmi”, ovvero un po’ dopo mezzanotte in Rai salutavano tutti, staccavano tutto e restava il monoscopio fisso fino al mattino successivo;
- mamma mia quanto erano brutte le auto degli anni ’80!!
- l’immagine della riunione manageriale al Centergross di Bologna se la batte con la Milano da bere;
- le notizie erano lunghissime, le pubblicità erano lunghissime, i trailer dei film erano lunghissimi (perdipiù inspiegabilmente rimpiccioliti tra due orride bande rosa in grafica computerizzata) e persino i film erano lunghissimi, tanto è vero che li spezzavano in due serate;
- c’erano ancora le annunciatrici, ma per fare l’annuncio le mettevano illuminate in faccia contro un muro grigio, pronte per la fucilazione, per cui non stupisce che si siano poi estinte.
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30 Gennaio 2016, 19:32
Grande post VB, mi ha fatto morire dal ridere! E’ piacevole vederti fare dei post ‘leggeri’ di tanto in tanto.
Mi vengono in mente due o tre cose:
– Tra le attrici dello spot Centergross (ma che è?) ho riconosciuto a parte Didi Leoni che condurrà per anni il Tg5, Serena Cantalupi, prototipo dell’attrice cagna alla Boris, un prezzemolino delle fiction stile Milano da bere dell’epoca.
– Nooo la Sacra Bibbia e la Divina Commedia! Magari con le illustrazioni del Dorè? CENTOSSESANTUN FASCICOLI!
– Il trailer di Questo Pazzo Pazzo Pazzo Pazzo Mondo (film peraltro molto divertente di cui fanno sempre sentire una clip audio da antologia a radio24 ) mi ha fatto catapultare dal ridere: “Tanti bravissimi attori …e Spencer Tracy”, evidentemente uno zozzone.
– Durante il tg, se fissate troppo intensamente il santino del boss Michele Greco che campeggia in alto, c’è il rischio di vederlo trasfigurarsi in Massimo Lopez. Siete avvisati.
1 Febbraio 2016, 15:59
Da questo video si puó vedere come in realtá nel 1985 usassero giá della computer graphics insieme alle lavagnette magnetiche
https://www.youtube.com/watch?v=pMQG3P06S5k
Credo usassero un VAX con una scheda grafica
28 Ottobre 2016, 09:34
per il gentile Enzo: uno spot “centergross” non l’ho mai fatto, grazie per le gentili parole, una domanda: ma non hai altro da fare che commenti velenosi su argomenti di nessun interesse?