Pensaci, ragazzo gobbo
Ok, ragazzo.
Hai trent’anni scarsi, sei gobbo e stasera guarderai la partita. L’ho capito perché ti presenti al supermercato sotto casa alle sette abbondanti di sera e metti sul nastro della cassa subito prima di me una cosa sola: un pacco di arachidi salate formato gigante.
E poi chiedi un sacchetto. Un sacchetto di plastica, non riutilizzabile, per portare una sola cosa.
E paghi con dieci euro interi, costringendo la cassiera a riempirti di monetine.
E poi appoggi le arachidi sul piano della cassa un millimetro dopo il lettore a barre, per cercare di aprire il sacchetto.
La cassiera ha già battuto tre dei dieci pezzi della mia spesa, e non ha spazio per metterli, e tu ancora non sei riuscito nemmeno a capire qual è il sopra e qual è il sotto. Lei sbuffa, e solo allora tu capisci che stai bloccando una lunga coda di persone, tiri una manata alle arachidi e ti sposti in là di quel mezzo metro che permette almeno a lei di passare i prodotti, e a me di aprire la borsa di tela e metterceli dentro.
Quando la cassiera batte l’ultimo pezzo, io ho già ordinatamente riempito la borsa di tela e ho pronti in mano i soldi per pagare, venti euro a cui aggiungo subito due centesimi perché il mio totale fa 9,52. Io prendo 10,50 di resto, tiro su la borsa e mi avvio all’uscita, mentre tu forse, finalmente, sei riuscito a separare i due bordi del sacchetto e puoi cominciare a pensare a come metterci dentro il tuo unico pacco di arachidi salate formato gigante.
E mi viene in mente che in un futuro non troppo remoto, quando gli esseri umani all’uscita dell’In’s saranno inseguiti da una razza di dinosauri mutanti che vogliono usarli come aperitivo prima di guardare la partita, io avrò qualche speranza di salvarmi, mentre tu no.
Tu sarai ripescato sul fondo dello stomaco di un tirannosauro, ancora col tuo sacchettino di plastica inquinante in mano, mentre cerchi disperatamente di separare i due bordi.
E quindi pensaci, stasera, mentre guardi la partita: già sei gobbo, almeno impara a fare la spesa.