Capire la politica con la logica
Partiamo dai seguenti fatti avvenuti stamattina:
1. Il giornale cittadino pubblica una entusiastica guida alla “notte dell’arte contemporanea” che si svolge stasera a Torino.
2. L’account ufficiale del M5S, partito che amministra Torino, la rilancia dicendo che è un grande evento, che “Torino è viva” e che chiunque abbia una opinione diversa è “roso dall’invidia”.
3. Il capogruppo del PD, ex assessore ora capo dell’opposizione, la rilancia dicendo che è un grande evento, che è tutto merito della vecchia giunta PD e che il M5S si vanta di ciò che ha trovato “senza fare nulla”.
4. A un commento di un elettore avverso che accusa il M5S di prendersi meriti non propri, la risposta del M5S, con tono stizzito, è negare di aver mai detto che la manifestazione sia merito proprio, confermando quindi le parole del capogruppo del PD.
Ora, mettendo insieme le quattro affermazioni con logica aristotelica, si conclude per forza che:
A. Circa il 70% di Torino è roso dall’invidia.
B. Il M5S pensa che la politica culturale della precedente giunta PD sia ottima.
C. Chi ha votato M5S desiderando una discontinuità nella politica culturale rispetto al PD è un rosicone.
D. A causa della grande vita culturale di Torino, i torinesi che non votano né PD né M5S invidiano se stessi.
E. L’account ufficiale del M5S è impegnato a decantare i grandi risultati della precedente amministrazione PD, rispondendo pure male ai commentatori che li negano.
F. Il PD e il M5S sono d’accordo sull’importanza della cultura, però passano il tempo ad accusarsi l’un l’altro di non capirla.
G. Il PD cambia giudizio su Torino a giorni alterni: un giorno va tutto bene perché ci sono stati loro, e il giorno dopo va tutto male perché non ci sono più loro.
H. Nonostante i dubbi dei più, sia il PD che il M5S pensano che Torino sia tuttora una capitale culturale di altissimo livello, e insomma torinesi basta lamentarsi, gli stipendi di tutti i politici cittadini sono più che meritati.
I. Stasera ricchi premi e cotillon per tutti. Che fortunati che siamo!
6 Novembre 2016, 19:31
Benissimo… a Torino negli ultimi anni è arrivata la cultura ma è sparito il lavoro. I termini lavoro e welfare (inteso anche come politiche sociali adeguate) sono ormai quasi desueti se non in prossimità di qualsiasi chiamata alle urne. La cultura è certamente cibo per la mente ma senza lavoro, e la conseguente piccola tranquillità che ne deriva, come la si può apprezzare?
Fa solo rabbia leggere in continuazione notizie su liti/dispetti tra amministratori passati e presenti: noi umili cittadini (o sudditi?) ci aspettiamo ben altro e intanto cresce il dissenso verso chiunque governi. E penso: “ho sbagliato anche stavolta a dare un voto?”
Che dire… STAY TUNED!