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mercoledì 11 Marzo 2020, 15:08

Una rapida analisi dei dati

Mi rendo conto che capire i dati di una epidemia non è immediato; detto che io non sono una fonte ufficiale di previsioni, tantomeno in una situazione così incerta, viste le domande ribadisco alcune cose.

1. Qualsiasi misura di contenimento del covid-19 ha effetto visibile mediamente 10-12 giorni dopo, che è il tempo medio che passa tra quando uno si infetta e quando ha sintomi così gravi da andare in ospedale a fare il tampone.

2. Questo vuol dire che quasi tutti quelli che si sono infettati dall’inizio di marzo a oggi non sono ancora ufficialmente noti (anche se, incontrandoli, in gran parte mostreranno qualche sintomo ancora lieve) né conteggiati. Però vi possono infettare.

3. Questo vuole anche dire che i dati di questa settimana e dell’inizio della prossima NON misureranno l’efficacia delle misure introdotte questa settimana, se non in minima parte (che cresce col tempo).

4. E’ dunque presumibile che da qui a metà-fine della prossima settimana continueremo a vedere una crescita esponenziale di tutto (tra l’altro, il dato ridotto dell’incremento di casi di ieri non fa testo perché mancava mezza Lombardia, e facilmente ad esso corrisponderà un incremento più alto stasera). Speriamo che la crescita sia un po’ più lenta perché la settimana scorsa più gente è rimasta a casa, ma non so quanto.

5. Al ritmo attuale, tutto raddoppia ogni tre giorni. Questo significa che da qui a metà settimana prossima i numeri giornalieri di nuovi casi e nuovi morti si moltiplicheranno per cinque o giù di lì, a meno di quanto detto al punto precedente. Non è quello che vi deve spaventare: ormai non ci si può fare niente.

6. In Piemonte mi risultano (a oggi a mezzogiorno) 75 ricoverati su 312 posti di terapia intensiva (poi immagino ci siano altri posti occupati da malati di altro). Questo, più il punto precedente, vuol dire che a metà settimana prossima, se il trend non rallenta, gli ospedali saranno ampiamente saturi. In Lombardia credo lo siano già, o quasi.

7. Quindi questa settimana è il momento più rischioso per incontrare persone (perché ci sono in giro molti infetti non ancora sintomatici, esponenzialmente più che nelle settimane passate) e anche quello più rischioso per ammalarsi (perché non ci sarà posto in ospedale se ci doveste finire). State a casa, uscite giusto solo una volta per la spesa.

8. Se le misure prese domenica saranno sufficienti, da metà-fine della prossima settimana succederà come a Wuhan, cioé il numero di nuovi casi rilevati (che, in realtà, è il numero di nuovi infetti di 10-12 giorni prima) si stabilizzerà per qualche giorno e poi inizierà a scendere. Se non succederà, allora sarà un disastro.

9. Tutto questo vi fa capire anche perché, nel dubbio, adottare ancora ulteriori restrizioni senza aspettare di vedere l’effetto delle precedenti potrebbe non essere una cattiva idea. Sappiamo che un blocco stile Wuhan (cioé compresi uffici, fabbriche e tutti i negozi non strettamente vitali) funziona. Non sappiamo se funzioni un blocco come l’attuale, con uffici e fabbriche aperte e la gente che interpreta la legge per farsi una corsetta al parco o andare a comprare il giornale; siamo i primi a sperimentarlo.

P.S.: Tutto quello che avete letto è una stima logica in base ai dati disponibili, ma che potrebbe essere anche molto sbagliata in meglio o in peggio.

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