Quando i moderatori di Facebook dovrebbero andare a ballare in Puglia
Questo aggiornamento di stato è stato censurato da Facebook per “violazione degli standard della community”; naturalmente non ti dicono in cosa, ma suppongo che sia per la metafora di tagliare le dita, che dal tono generale del testo mi pare evidente essere una metafora, ma per Facebook no. Quindi, lo pubblico qui.
Sono a Malpensa, sul bus per Torino, in attesa della partenza, e c’è l’autista che inganna il tempo guardando qualcosa sul cellulare, e io temevo fosse la partita, e invece no, è molto peggio: è un film natalizio americano che ha dei dialoghi tremendi, e non solo per i livelli di glucosio da ricovero, ma proprio per la scelta delle parole e delle frasi, perché tutti parlano come nella pubblicità del Glen Grant degli anni ’80, e sono doppiati in quel modo, con l’enfasi di Michele l’intenditore, e – mio dio, lui le ha appena detto “sei straordinariamente bella stasera”, no dico, chi direbbe mai una frase così nella vita reale? Ma basta, tagliate le dita agli sceneggiatori, e anche – no, mamma, il colpo di scena adesso è che lui non andava malvagiamente via a Natale per fare carriera, ma per aiutare “una ong di un orfanotrofio in Nigeria”, che fino a un attimo prima non esisteva, alla faccia della prefigurazione e di ogni principio di base delle sceneggiature, ma basta, basta, bruciategli il cellulare o scendo, che non lo reggo più.