Succede a Torino
La cronaca di Torino, quelle rare volte che riesco a leggere La Stampa, è sempre una delle sezioni più interessanti; è proprio negli episodi spiccioli che si trovano pezzi di vita meritevoli di essere osservati.
Oggi, buona parte delle pagine di cronaca erano occupate dagli ultimi sviluppi di Tossic Park, dove i residenti hanno ormai costituito ronde stabili contro lo spaccio, e non passa giorno senza che qualche tossico (più raramente, qualche spacciatore) finisca all’ospedale pieno di mazzate.
In particolare, si parlava della dura presa di posizione del procuratore Marcello Maddalena, che promette dura repressione contro gli abitanti del quartiere. Certo, in teoria ha pienamente ragione, ma in pratica, quando tutte le sere ti trovi i tossici sotto casa, quel genere di dichiarazione, da parte di uno che vive con l’auto blu e la scorta in un bell’appartamento in zona centrale, suona davvero come Maria Antonietta e le sue brioche.
Nel frattempo, poco lontano da lì, è stato scoperto l’interessante caso di una donna rom che da anni fa figli senza interruzione da dieci anni, per evitare l’espulsione; la nostra legge dice che non si può espellere un membro di un nucleo famigliare dove vi sia una donna in gravidanza o che ha partorito da meno di sei mesi. La signora ha quarant’anni ed è già a quattordici figli, più undici abortiti; e ha dichiarato al giornalista che degli ultimi quattro o cinque avrebbe fatto volentieri a meno, e li ha partoriti proprio solo per permettere alla famiglia di restare in Italia.
La questione di fondo, in questo caso, è cosa fare di queste famiglie di rom, che spesso vivono nei nostri campi nomadi da quarant’anni e sono composte in gran parte da persone nate qui, che hanno fatto le scuole qui, ma che non sono italiane e non hanno il permesso di soggiorno (vivendo di furti, non hanno un lavoro e quindi nemmeno il permesso).
A me però interessava di più il caso umano, ossia l’idea di mettere al mondo dei figli in modo strumentale, nel più totale disinteresse per il loro futuro e le condizioni in cui potranno crescere. Anche qui, a prima vista la reazione è orripilata, visto che l’amore non ricambiato dovrebbe essere la caratteristica fondante dell’essere genitori. Se però poi ci si guarda attorno, e si vede l’abbondanza – forse quasi la preponderanza – di bambini che, magari in modo meno esasperato, pagano l’incapacità o il disinteresse dei genitori con problemi psicologici o carenza di educazione, finendo poi a picchiare i professori a scuola o a fare gli eterni mammoni semidisoccupati, non si può che concludere che quello che ha fatto la signora, a ben vedere, fa ampiamente parte dei normali casi della vita umana.
3 Marzo 2007, 21:44
La cosa piu’ triste e’ che questo ambiente sfavorisce anche i figli di quelli che (giustamente, imho) hanno tutta l’intenzione di insegnare ai propri figli a vivere (e a far girare il mondo). Insomma, cornuti e mazziati. (sciasbat mode off)
4 Marzo 2007, 18:27
morirete tutti leghisti…
6 Marzo 2007, 12:29
Sparare contro le istituzioni è pur sempre lo sport preferito dagli italiani ma cercherei di non dimenticarmi quanti colleghi del Procuratore Maddalena hanno pagato con la loro vita la loro lotta per la legalità . Maddalena e chi fa il suo mestiere non ha i tossici sotto casa ma corre sicuramente molti più rischi di quelli che corre un abitante di Tossic Park.
A parte questo è fondamentale che chi dirige le nostre istituzioni usi la cultura che ha la fortuna di avere, per farci capire che non è regredendo all’età della pietra, andando in giro brandendo spranghe e bastoni, che miglioriamo il nostro paese. La tentazione dei cittadini di dar sfogo ai propri istinti più belluini è comprensibile, ma non è assolutamente da condividersi da chi sia consapevole che non porta nessun risultato e rimane solo uno sfogo di violenza fine a sé stesso.
Leggevo che uno dei rappresentanti del quartiere si è dissociato apertamente dai violenti del Tossic Park sostenendo che non è nemmeno gente che abita lì. Può darsi sia un semplice scarico di responsabilità ma se ci pensate non è strano che l’offerta scarsa di occasioni in cui menare le mani spinga qualcuno a cercare in giro per la città occasioni per soddisfare le proprie esigenze…
Ciao
6 Marzo 2007, 15:02
Domandina semplice semplice….
Se qualcuno non avesse preso a botte qualcun’altro, dove sarebbero ancora oggi i tossici e quei simpaticoni che vendono la roba bbuona?
Cacciati dalla polizia? Ma per favore… ho appena visto un asino volare….
Nessuno vuole mettere le mani nel torbido… si preferisce perseguire l’UOMO DA I PAGINA… chi mette nel gabbio 4 cavallini e 4 donne del mestiere non finisce in I pagina… si finisce in I pagina se c’è una rivolta dei cittadini a cui le “istituzioni” prontamente (risate come nelle sit com) rispondono… e finiscono in I pagina e sui TG a dire che i cittadini non devono farsi giustizia da soli e che loro stavano “vigilando”… ma cerchiamo di non andare oltre il senso del ridicolo per favore…
E’ la stessa cosa che è successa in via Anelli a Padova… la polizia interviene… quando fa notizia… e quando a qualcuno di grosso il fondoschiena diventa un po’ più caldo e ha bisogno di “acqua fredda”…
Che poi i facinorosi siano dappertutto ci sta….
6 Marzo 2007, 15:37
Guarda, Attila, di solito succede così:
1) Una zona della città diventa un supermarket dello stupefacente
2) I media ne parlano
3) La gente si incazza
4) Le Forze dell’Ordine schierano una marea di poliziotti/carabinieri/vigili urbani/boy scout nel quartiere
5) GLi spacciatori trovano scomodo lavorare in queste condizioni e cambiano quartiere
6) Ritorna al punto 1
Il “Tossic Park” dava relativamente poco fastidio perchè è fuori città e lì vicino ci abita poca gente. E’ passato agli onori delle cronache solo dopo uno scontro da prima pagina con la polizia (con corso Giulio Cesare bloccato).
Molto più problematico, anche dal punto di vista dell’immagine, è quando il supermarket si trova in pieno centro (Porta Nuova, San Salvario, Porta Palazzo, piazza Vittorio Veneto…).