Luoghi di L.A.
Los Angeles, diciamocelo, fa schifo. Avrò tempo, sperabilmente, di supportare questa affermazione postando altro materiale; se è vero che la città ha comunque un certo fascino, che deriva proprio dalla sua crassa esagerazione di qualsiasi cosa, alla fine ci si rende conto che ci sono proprio poche ragioni per visitarla, se non quella di dire di esserci stati.
In compenso, proprio girando in un ambiente così alieno saltano fuori le caratteristiche più interessanti. Ad esempio, il mio albergo si è rivelato ottimo, perchè è situato all’incrocio di Sunset Boulevard con Vermont Avenue, e quindi è attaccato a una delle rarissime stazioni della metro (non che la metro serva a molto, ma almeno porta in centro e a Hollywood); è confortevole e costa relativamente poco; e ha persino la connessione wi-fi inclusa nel prezzo.
Più inquietante, però, è il circondario. Non in termini di degrado, proprio perchè, essendo le stazioni della metro così rare, attorno ad esse si concentra la vitalità dei vari quartieri. Se mai è proprio il contrario; nel giro di un isolato ci sono un po’ troppe cose che incombono.
La prima, che occupa due interi blocchi, è una strana corporation che si fa un sacco di pubblicità alla radio, e che non ho ancora capito se è un ospedale, un centro di chirurgia estetica, o una assicurazione. La cosa inquietante è che essa risponde al nome di Kaiser Permanente; e con un nome così, faccio fatica ad addormentarmi, temendo ogni sera di trovarmi la Gestapo fuori dalla porta.
La seconda, proprio sul lato opposto dell’incrocio, sono gli altri due blocchi dell’ospedale infantile di Los Angeles, e in particolare del Centro Ricerche Saban. Ora, ho già capito che lo show business muove la città ; e difatti le attrazioni principali sono la Mostra Planetario Leonard Nimoy, la nuovissima Walt Disney Concert Hall, il capannone della Geffen Contemporary (Geffen, per i meno esperti, è il discografico dei Guns’n’Roses e uno dei tre soci della Dreamworks), e così via. Ma che l’ospedale infantile sia finanziato da Haim Saban mette abbastanza i brividi: verranno i Power Rangers a curare i bambini?
Ma tutto ciò è nulla rispetto alla grande cittadella che occupa tre o quattro blocchi subito dietro: è il quartier generale mondiale della chiesa di Scientology. Ho avuto in effetti qualche sospetto quando, facendo il giro dell’isolato in macchina, mi sono trovato in L. Ron Hubbard Way; e così, è saltata fuori una stradina in pavè con un sacco di droni in giacca e cravatta che uscivano dagli edifici. Ho resistito all’istinto di schiacciarli, ma sono stato ben attento a non passare più da lì. Ora sono incerto se andare a vedere, avendo già evitato il palazzo a quindici piani della L. Ron Hubbard Life Exhibition, che sta proprio in mezzo a Hollywood. Che faccio, oso?
14 Agosto 2007, 09:16
Attento, uomo radioattivo! Ci saranno sicuramente delle onde cerebrali induttive nell’area, indossa l’elmetto protettivo!
(Ma un ciao a Pasquale non vai a farlo?)
14 Agosto 2007, 11:18
Attento a non farti rapire da Tom Cruise…
14 Agosto 2007, 19:33
Elmetto protettivo = “leggendario cappellino di carta stagnola”?
14 Agosto 2007, 21:51
Sono in partenza, adesso faccio una conference call proprio dagli uffici di ICANN, poi vado all’aeroporto… forse avrò una mezz’ora per bloggare del mio eccezionale viaggio in metro + autobus da Hollywood a qui, attraverso una serie di periferie dimenticate in mezzo al deserto :-)
16 Agosto 2007, 00:54
si BW :)