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Archivio per la categoria 'Itaaaalia'


giovedì 21 Settembre 2006, 11:47

Guido Rossi e il signor Rossi

Mi spiace, per via del mio orgoglio di cronista non professionista, di aver tenuto questo post mezzo scritto nel cassetto per quasi due mesi. Perchè sparare su Guido Rossi ormai è diventato di moda, ma io ne parlo male in tutti i luoghi appropriati (il forum apposito di Toronews, ovviamente) da almeno due mesi.

Perchè, diciamocelo, Guido Rossi è il peggiore di tutti.

Carraro, Matarrese, Moggi sono lo specchio della classe dirigente italiana di questi due decenni, arrivati al potere galleggiando e scambiando favori, cavalcando un partito qualsiasi purchè avesse poltrone da distribuire, o meglio ancora cavalcandoli tutti; ma non fingono di essere differenti da ciò che sono. Rossi, invece, ci è stato presentato come il diverso: banchiere internazionale però comunista, duro coi furfanti ma dal cuore d’oro, efficiente alla milanese ma politicamente abile alla romana, un superman delle emergenze da richiamare dalla pensione per i casi difficili.

E allora, giudichiamolo dai fatti: arriva facendo proclami di onestà e cambiamento e rigore a destra e a manca. Una settimana dopo è già nel ritiro della Nazionale a indossare la maglia numero 10 e a farsi fotografare. Poi fa una serie di nomine (Borrelli ecc.) badando essenzialmente a che siano spettacolari e finiscano sui giornali. Se le cose da fare non vanno almeno in quinta pagina sui quotidiani nazionali, se ne frega e non le fa: la serie C e tutti i campionati dilettantistici sono stati nel caos fino all’ultimo perchè il signor Rossi non si decideva a deliberare sui ripescaggi delle serie minori.

Quando alla fine tutto ha iniziato ad andare in vacca, con le sentenze medie di nonno Ruperto e soprattutto con le sentenze alla “volemose bbene” di Sandulli, Rossi sparisce e sta zitto. Avrebbe poteri straordinari, può commissariare la Lega e invece ci lascia arrivare Matarrese. Riemerge subito dopo la frittata di questa nomina, e invece di fare il possibile per evitare lo sbraco completo, pensa solo ad andare a dissociarsi sui giornali per salvarsi la faccia; e già che c’è, compie l’unico atto concreto di tutta la sua gestione, assegnare uno scudetto ridicolo alla sua squadra del cuore, uno scudetto presunto di cui tutte le tifoserie d’Italia ridono e rideranno nei secoli, festeggiato (dice la leggenda) in piazza Duomo da un solitario Massimo Moratti con bandiere che si fa i cori da solo, preso per scemo da chiunque passasse di là.

E poi, mentre invade i giornali lamentando complotti alle sue spalle e disonestà altrui, di nascosto si cerca un nuovo lavoro, e lo trova anche: presidente del gruppo a cui ha appena regalato lo scudetto. Ma naturalmente, lui, da uomo di sinistra, di rigore e tutto d’un pezzo, non ha mai parteggiato per nessuno.

Ha persino la faccia tosta di cercare di restare al suo posto (si sa, all’Inter di spintarelle ne servono in continuazione), mentre il campionato riparte come era finito: alla penultima giornata dell’anno scorso la Juve in crisi di fiato vince 3-0 in casa del Siena imbottito di suoi scarti, alla terza di quest’anno la Juve in crisi di fiducia – pur l’unica rimasta col cerino in mano nelle sentenze vergogna – vince 3-0 in casa del Crotone imbottito di suoi scarti. Ma naturalmente queste squadre hanno lottato alla morte, nel più sincero spirito sportivo, e non si sono fatte influenzare dalle alleanze strategiche di lunga data!

Dai maneggioni del calcio non ci si poteva aspettare altro; da Guido Rossi si poteva pretendere molto di più. La responsabilità principale è sua e di chi l’ha messo lì (Petrucci, Melandri e Prodi) per poi perdere il controllo della situazione. Anche se a questo punto è evidente come abbiano anche loro perlomeno accettato, se non disegnato, questo risultato; e vista col senno di poi, la proposta che fece Prodi nei primissimi giorni dello scandalo, quella di mettere come commissario Gianni Letta, assume una luce davvero sinistra. Probabilmente in quei giorni s’è giocato un derby milanese a livello politico, per determinare chi sarebbe uscito vincitore dallo scandalo.

Chiudo dicendo che il fatto che il mondo politico permetta questo sfascio è il segno di quanta poca stima abbiano i nostri politici di noi italiani. Danno per scontato che, siccome si tratta di calcio, in fondo ci importi più di salvare lo spettacolo (e, per i tifosi, le loro squadre) che dell’onestà e dei valori base della convivenza civile, e che quindi ci sarebbe stata più gente incazzata di fronte a condanne serie, che di fronte al colpo di spugna.

A prima vista – leggendo ad esempio le reazioni della curva viola, giunta a santificare Della Valle anche di fronte alla piena confessione in diretta TV che rilasciò da Mentana – vien da pensare che forse hanno ragione loro. Eppure, a parte un manipolo di ultrà delle squadre coinvolte, io non ho sentito nessuno che non sia stato disgustato nel profondo da tutta la vicenda.

Molti commentatori sui giornali sostengono, con facile battuta, che Guido Rossi è il signor Rossi, e riflette precisamente l’italiano medio. Probabilmente è perchè vengo da una generazione diversa rispetto all’editorialista italiano tipico, ma a me sembra che rifletta soltanto l’Italia becera e ipocrita che ci ha rovinati, e di cui aspiro a liberarmi con metodi naturali: aspettando che, finalmente, la natura faccia il proprio corso. Se non fosse che, purtroppo, tutti questi signori stanno già piazzando qua e là i propri figli.

P.S. Per gli amanti del mal di fegato, ecco un’altra notizia: lo iettatore biondo Balzaretti, intervistato ieri in diretta a Controcampo, ha detto tranquillamente che loro sono sicuri di essere già in cima alla classifica, perchè c’è stato un accordo sottobanco con la Federazione per scontare la penalizzazione in cambio del mancato ricorso al Tar. Ecco, lo sapevamo tutti, ma almeno quel minimo pudore di non ammettere i maneggi illegali in televisione…

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mercoledì 20 Settembre 2006, 19:19

A testa bassa

Non so da dove venga questo ritaglio che mi hanno girato in una delle infinite catene di mail che intasano la mia casella, ma, come per gli sfottò dei gobbi dopo Crotone, è difficile reagire in altro modo che chinando la testa:

Caro elettore di sinistra

Lo dico davvero a malincuore, ma dopo la devastante performance di questi primi mesi potrebbe davvero essere il caso di ritirare fuori le magliette con la scritta “IO SONO UN COGLIONE” che alcuni di noi indossavano orgogliosamente in campagna elettorale… e di indossarle con un altro spirito.

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martedì 19 Settembre 2006, 19:48

Poesia a piene mani

Sicuramente conoscete Vincenzo Mollica, il “giornalista” che per qualche non tanto oscuro motivo ha in appalto l’intera sezione culturale dei telegiornali Rai, svolta a botte di complimenti a tutti e spudorate promozioni di libri e spettacoli di amici e parenti tramite il servizio pubblico.

Bene, stasera al TG3 il poeta della valle Caudina ha superato se stesso: dovendo presentare l’ultimo disco dell'”amico” Zucchero (che dal canto suo cerca disperatamente di fare il Santana de noantri, solo senza saper suonare), intitolato Fly, ha terminato il suo infinito panegirico con il seguente geniale, originale, emozionante slogan: “Con Fly, si vola!”.

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venerdì 15 Settembre 2006, 14:27

Prezzi turchi

Ok, il kebabbaro nuovo dove mi ha portato Simone, pur se situato in estrema periferia, con vista su bidoni dell’immondizia e binari del tram abbandonati, è gentile, simpatico, e anche piuttosto buono (per quanto non al livello del mitico Demir di piazza Adriano). Ma dieci euro per un piatto di kebab e una bottiglietta d’acqua??

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mercoledì 13 Settembre 2006, 19:22

Siamo proprio italiani

Non ci turba nulla; semplicemente, ci arrangiamo.

E quindi, arrivano pericoli veri o presunti di attentati? Si allungano le file, rallentano i controlli, viaggiare in aereo o entrare nei luoghi pubblici diventa un problema? Niente paura, noi inventiamo lo Zaino NoBomb.

Ma anche solo per farci un po’ di pubblicità, eh.

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giovedì 10 Agosto 2006, 18:52

Oltre un terzo

Ieri sera il TG5 ha mandato in onda un servizio allarmato sulle truffe nell’uso di carte di pagamento, originato dall’uscita di una statistica secondo cui gli italiani farebbero un uso smodato di questi sistemi durante le vacanze, sia all’estero che in Italia.

La statistica riportata nel servizio era testualmente la seguente: “Secondo le statistiche dell’ABI, oltre un terzo dei pagamenti con Bancomat e carta di credito viene effettuato nei mesi da giugno a settembre.”

Peccato che i mesi da giugno a settembre siano quattro, che diviso dodici fa precisamente un terzo: se i pagamenti in questi mesi fossero il quaranta o cinquanta per cento del totale potrei prenderlo come un segnale, ma un po’ più di un terzo (“oltre un terzo” giornalisticamente vuol dire il 35-36 per cento al massimo, poi diventa “quasi due su cinque”) non mi sembra troppo diverso dal normale. Forse il TG5 sta cercando di insidiare il noto primato di Repubblica in termini di letture fantasiose dei numeri?

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venerdì 4 Agosto 2006, 23:42

Ringraziano Prodi

E così, si sono aperte le patrie galere e i risultati si sono visti in ogni angolo d’Italia.

A Genova, un indultato di 45 anni, liberato alle 22, è stato beccato alle 3 a spaccare il vetro di un locale per entrarvi a rubare. A Trieste, un altro detenuto appena liberato si è messo a cercare di rubare una Cinquecento, aprendone la serratura con un paio di forbici, visto che non aveva avuto nemmeno il tempo di procurarsi gli attrezzi. A Nuoro, due giovani appena scarcerati hanno colto l’occasione per andare a festeggiare ad alcolici, cominciando poi a devastare il locale e infine cercando di picchiare i poliziotti chiamati per fermarli. A Roma, un trentacinquenne in galera per reati di droga e per aver picchiato per anni la (ora ex) moglie e il figlio, appena uscito è andato di corsa a casa della suocera cercando di aggredirla, e poi ha preso a testate i carabinieri. A Udine, un signore cinquantenne, incarcerato anch’egli per maltrattamenti all’ex moglie, dopo essere uscito è andato direttamente ad aspettarla all’uscita del lavoro, per cercare di ammazzarla; lei si è salvata solo per l’intervento di un vicino.

Naturalmente, considerando la scarsa percentuale di casi – specie per quanto riguarda i reati comuni – in cui i responsabili vengono individuati e catturati, per i cinque casi di cui sopra ce ne saranno almeno cinquanta di simili, rimasti impuniti e sconosciuti alle cronache.

La conseguenza peggiore, comunque, qual è? Non è certo la sensazione di schifo generalizzato, magari di fronte agli olè dei carcerati che accolgono il Ministro della Giustizia (?) Mastella in visita a Rebibbia, o la quantità incredibile di elettori del centrosinistra che, non vedendo più gran differenza tra il livello morale della loro coalizione e quello dell’altra, promettono di ricordarsi di questo fatto alla prima occasione.

La conseguenza peggiore è quello che è successo alle porte di Milano, dove il cadavere di un ragazzo rom di ventidue anni è stato ritrovato in una scarpata, con i segni di un pestaggio e mezzo bruciato. Stando al racconto del padre (ovviamente da verificare), il ragazzo e altri amici avevano tentato un furto in una villetta della campagna lombarda, venendo però sorpresi dal ritorno dei proprietari; scappando in auto, erano stati inseguiti fino all’ingresso dell’autostrada, dove erano stati bloccati e pestati a sangue, fino alla morte del ragazzo. (Questo è il racconto che ne fa Il Giornale, ovviamente tifando per gli onesti padani inseguitori.)

Magari non sarà andata proprio così, ma è evidente che il rispetto della legge e delle sue pene è necessario per garantire giustizia e dissuadere i potenziali criminali; se lo Stato mette in dubbio la propria volontà di garantire tale rispetto, saranno sempre di più quelli che si fanno “giustizia” da soli.

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martedì 1 Agosto 2006, 21:19

Agosto

Per noi italiani, è un periodo di vacanza assoluta: le città sono deserte, gli uffici sono vuoti, non si muove foglia, specie a livello di business.

Per me che traffico con l’estero, invece, oggi è stata una giornata tremenda; scadeva stasera il termine per presentare domanda per essere nominati in varie posizioni in ICANN; scade domani il termine per inviare documenti e contributi per il prossimo Internet Governance Forum delle Nazioni Unite, a fine ottobre ad Atene; alle 18, avevo una conference call del Policy Advisory Board del .mobi.

In più, sono anche in partenza: domani vado a Roma in vista di un incontro giovedì al Ministero dell’Innovazione, convocato in tutta fretta proprio in virtù di queste scadenze, visto che entro il 24 agosto bisogna anche organizzare gli eventi per Atene.

Insomma, il resto del mondo non ci pensa nemmeno, a fermarsi un mese all’anno: sarà anche per questo che cresce più di noi?

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lunedì 31 Luglio 2006, 19:14

L’inflazione corre come un treno

Mercoledì devo andare a Roma, e, non avendo eccessiva fretta, mi sono messo a cercare un treno. Ero convinto di prendere la solita soluzione con interregionale fino a Milano più Eurostar, che nonostante la lunghezza è di mezz’ora più breve che fare il Tirreno; soluzione che ho sempre preso al mattino presto, per un prezzo di 46 euro sola andata, contro i 42 dell’Intercity diretto via Pisa.

Bene, trovo un treno che può andare, clicco, faccio per acquistare… e Trenitalia mi chiede la bellezza di 62 euro: il 35% in più del vecchio prezzo. Guardo meglio, convinto di aver sbagliato qualcosa, poi mi dico: sarà che mi ha messo dentro la nuova tratta ad alta velocità fino a Novara.

E invece no, era un Intercity che tagliava da Alessandria per Bologna; provando a metterci dentro anche l’alta velocità (alta perchè fa risparmiare dieci minuti in tutto), gli euro diventano 74. Con quella cifra, probabilmente avrei potuto prendere l’aereo!

Alla fine ho ovviamente preso l’Intercity tirrenico; parto tre quarti d’ora prima, arrivo 15 minuti in anticipo, mi godo la vista del mare e non devo nemmeno sbattermi a cambiare. Ma che cosa è successo ai prezzi di Trenitalia?

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martedì 25 Luglio 2006, 21:45

Il governo degli indulti

E’ difficile commentare una serata come questa, in cui da una parte su Calciopoli, dopo la task force prodiana dei Rossi e dei Borrelli, arriva il prevedibile colpo di spugna, e dall’altra il governo si appresta ad approvare un indulto che gli permetterà di riuscire là dove il governo precedente ha sempre fallito, facendo uscire Previti (Tanzi, Ricucci, Fiorani…) di galera.

La sentenza del calcio è scandalosa; alla fine il tutto si è ridotto a una scoppola alla Juventus – comunque ridicola, per chi ha truccato interi campionati – e poco altro; la Fiorentina si salva (nonostante tre anni di condanna a Della Valle, che evidentemente aggiustava le partite per diletto e non per la sua squadra); il Milan andrà addirittura in Champions League (dovrà solo fare i preliminari, con due partite di cartello in più: che punizione durissima!); alcuni dei personaggi che hanno maneggiato il calcio italiano per decenni, primo fra tutti il capitalio Carraro, sono stati direttamente assolti.

Dell’indulto, che magari Prodi sperava di far passare sottovoce proprio grazie alle sentenze del calcio, scrivono tutti i giornali: per non scontentare Forza Italia, ci hanno messo dentro anche i reati dei finanzieri. Il centrosinistra ha pianto per anni su come il centrodestra facesse gli interessi personali del suo leader, proprio su questi reati; si è indignato per le leggi ad personam; poi, andato al governo, tempo tre mesi e fa la stessa cosa. Per fortuna almeno Di Pietro è sceso in piazza; spero che su questa vicenda non ceda.

Non sono il solo, stasera, ad essere indignato. Ma visto come la legalità viene maltrattata nell’Italia di Prodi II, c’è solo una cosa che mi viene da dire, anche se non avrei mai pensato di doverlo fare: per il bene dei pochi onesti che ancora resistono, ridateci presto Berlusconi.

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