Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Lun 29 - 6:30
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione

Archivio per la categoria 'Itaaaalia'


venerdì 16 Giugno 2006, 20:22

Ma non ne ha ancora abbastanza?

So vagamente che tra una decina di giorni c’è un referendum sulla riforma federale della Costituzione approvata a suo tempo dal centrodestra. Non so cosa voterei, perchè non mi sono ancora informato; comunque, vista l’abitudine del governo italiano a sovrapporre le domeniche elettorali ai meeting di ICANN, non voterò nemmeno stavolta.

In compenso, mi sono accorto che il giorno elettorale si sta avvicinando, perchè stasera il TG5, dopo un servizio introduttivo, ha mandato in onda cinque minuti abbondanti di intervista-monologo di Berlusconi, ovviamente a favore del sì.

E, devo dire, ammiro la voglia del Silvio di continuare nei suoi metodi di marketing televisivo pur avendo perso tutto il perdibile o quasi: come se non ne avesse ancora abbastanza.

divider
venerdì 9 Giugno 2006, 20:27

La stangata

Stasera, al TG3, servizio trionfante sul processo ai faccendieri rossi della scorsa estate, da Consorte in giù (qui la news da Repubblica.it, che il bollettino DS ha ovviamente nascosto il più possibile, mettendola giusto dopo l’imperdibile “Oxford: I maschi nel college femminile”).

Trionfante perchè, dice, per questi malfattori che pelavano i risparmiatori italiani sono sì state chieste pene miti (sei mesi di reclusione), ma anche una stangata economica memorabile: addirittura trecentomila euro. Una cifra enorme, proseguiva il servizio, perchè “queste persone sono finanzieri, hanno i soldi”, e “bisogna dimostrare che questo genere di truffe non rendono”.

E io ho pensato: certo che gente che ha truffato gli italiani per (stando allo stesso servizio) una cifra superiore ai cento milioni di euro, dopo una multa del genere sarà veramente in lacrime…

divider
martedì 6 Giugno 2006, 19:05

Notàro

Non fa ormai più scalpore scoprire come venissero truccati i sorteggi degli arbitri, per aiutare spesso la Juve e ogni tanto anche il Milan: le palline da inserire nell’urna erano preparate in uno stanzino dai designatori, chiusi in conclave, che ne lasciavano qualcuna un po’ aperta in modo che si riconoscesse al tatto.

Più scalpore può forse suscitare il fatto che tutte queste estrazioni fossero regolarmente certificate da un notaio, che assisteva impassibile all’evento, con tanto di verbale in carta bollata.

Per il momento, i notai in questione si sono trincerati dietro un imbarazzato “no comment”. Certo che sarebbe bello se, per una volta, qualcuno li chiamasse anche a rispondere: perchè non si capisce il senso di pagare i notai se poi non fanno nemmeno quel minimo che dovrebbero.

divider
sabato 3 Giugno 2006, 13:12

Brutti incontri a Caselle

Ieri mattina alle 5:30, a Caselle, con un amico, stavo aspettando l’aereo per Francoforte. Ci mettiamo in coda ai controlli di sicurezza, quando dietro di noi, cercando di non farsi troppo notare, arriva un tizio con una giacca blu e una maglietta gialla. E’ l’allenatore gobbo Fabio Capello, da noi granata ribattezzato “Fabio Pelodiculo” (in breve PDC) dopo certe sue dichiarazioni caratterizzate da una discreta faccia tosta.

Accompagnato da due donne platinate, si mette in coda come gli altri, salvo buttarsi con uno scatto felino sul metal detector appena aperto, bruciando tutti quelli davanti a lui. Dopo il controllo, con aria soddisfatta per la coda risparmiata, lui e le signore prendono verso destra, mentre noi, subito dopo, prendiamo a sinistra verso il gate di Francoforte.

Ne deduco che sta andando a Roma o Napoli, ma mi sbaglio: dopo qualche minuto lo vediamo arrivare verso il nostro gate, meno soddisfatto di prima, arrancando con i bagagli delle signore; forse aveva semplicemente sbagliato a leggere il gate sul biglietto…

Noi ci accodiamo per l’imbarco, e PDC resta lì seduto, in attesa di entrare per ultimo e accomodarsi in business class. Notiamo però qualcosa di strano: oltre a un bagaglio a mano a testa, il signore ha un ulteriore bagaglio, che però ha l’etichetta che si mette ai bagagli inviati al check-in. Quella borsa non dovrebbe essere lì, nè è chiaro come ci sia potuta arrivare, in barba a tutte le regole e le sicurezze.

Difatti, una volta che ci siamo accomodati e tutti sono seduti e allacciati, lui sale e la hostess tedesca, l’unica di tutto l’aereo a non sapere chi sia quel tizio, lo guarda subito male: inizia una accesa discussione. L’aereo è strapieno, anche a noi hanno fatto posare i bagagli a mano perchè troppo pesanti: non si capisce davvero come si possa pensare di tenere una borsa extra, perdipiù imbarcata in modo irregolare. La hostess mostra a PDC l’etichetta, lui non è convinto e protesta. Alla fine la hostess, d’autorità, prende la borsa ed esce dall’aereo, per farla mettere al suo posto, presumibilmente nella stiva.

PDC non si rassegna, evidentemente la prende come una questione personale. Scuote la testa, va a parlare con le altre hostess, si affaccia persino alla cabina di pilotaggio, si lamenta. Alla fine esce dall’aereo (tenendoci tutti lì: difatti partiremo un po’ in ritardo). Ritorna dopo qualche minuto, con la borsa in mano, soddisfatto. Probabilmente, ciò che non è riuscito a ottenere dai tedeschi l’ha avuto senza problemi dagli italiani a terra.

Al solito, in Itala le regole sono uguali per tutti, ma c’è chi è più uguale degli altri. Specie se gobbo.

divider
martedì 30 Maggio 2006, 13:36

I seggi di Milano e Torino

Siccome, come un commento mi ha fatto notare, sui siti ufficiali non c’è ancora la ripartizione dei seggi (operazione che, in maniera ufficiale, viene fatta una volta sola e solo a fine scrutinio), pubblico qui i risultati dei miei calcoli, segnalando che ovviamente sono tutti da prendere con cautela:

TORINO

Totale coalizione CHIAMPARINO 33
L’Ulivo per Chiamparino 23
Rifondazione Comunista 4
Moderati 2
Comunisti Italiani 1
Rosa nel Pugno 1
Verdi per la Pace 1
Italia dei Valori 1
Udeur 0
Socialisti Riformisti 0
Repubblicani Europei 0

Totale coalizione BUTTIGLIONE 17
Buttiglione (candidato sconfitto) 1
Forza Italia 8
Alleanza Nazionale 5
UDC 2
Lega Nord 1
Democrazia Cristiana 0
Nuovo PSI 0
Unione Pensionati 0
Sì TAV 0

MILANO

Totale coalizione MORATTI 36
Forza Italia 24
Alleanza Nazionale 6
Lista Moratti 3
Lega Nord 2
UDC 1
(altre liste 0)

Totale coalizione FERRANTE 24
Ferrante (candidato sconfitto) 1
L’Ulivo 14
Lista Ferrante 4
Rifondazione Comunista 2
Verdi per la Pace 2
Uniti con Dario Fo 1
(altre liste 0)

divider
martedì 30 Maggio 2006, 11:26

Chiampacentro

Volevo aggiungere ai miei primi commenti una nota specifica sul risultato di Torino.

Una debacle come quella di Buttiglione ieri si è vista molto raramente, in una grande città italiana. A livello di preferenze per il sindaco, Chiamparino ha chiuso al 66,6%, contro il 29,4% di Buttiglione: ben più del doppio.

La cosa diventa ancora più degna di nota se si confrontano questi numeri con quelli dei voti di lista, dove le liste del centrosinistra insieme hanno preso il 63,6%, contro il 32,2% di quelle del centrodestra. In pratica, oltre il tre per cento dei torinesi ha scelto di avvalersi del voto disgiunto, pur di votare una lista di centrodestra ma allo stesso tempo preferire Chiamparino a Buttiglione.

Potete interpretare queste cose come volete; in parte, ̬ ovvio che Buttiglione fosse un candidato-segnaposto senza nessuna speranza, e che il centrodestra non ci abbia messo impegno; in parte ̬ questione dello stile sabaudo e concreto di Chiamparino, che piace anche alle vecchiette Рper non parlare del traino olimpico.

Tuttavia, questo può anche essere il sintomo di come, proprio in quella Torino tradizionalmente avanguardia politica dell’Italia, la parte maggioritaria della sinistra abbia finalmente compiuto la propria migrazione: da cumunisti a presentabili alfieri della piccola borghesia italiana.

Certo è che, dopo questo risultato, le ambizioni di Chiamparino di scalzare Veltroni dal ruolo di leader del nuovo Partito Democratico si faranno più forti…

divider
martedì 30 Maggio 2006, 09:42

Ah, Milano

Ieri ho trascorso la serata a guardare l’arrivo dei risultati elettorali. Prima che me lo chiediate, è andata male: a Torino, nonostante le percentuali bulgare di Chiamparino e i 23 consiglieri dell’Ulivo, Davide Ricca non ce l’ha fatta, pur sfiorando le 900 preferenze; a Milano, nonostante l’ottimo risultato del centrosinistra e i due consiglieri apparentemente ottenuti dai Verdi, Fiorello Cortiana pare essere il primo dei non eletti (terzo).

Perlomeno, la serata mi lascia in eredità una implementazione Perl dell’algoritmo dei quozienti elettorali di Hondt utilizzato nelle elezioni comunali e circoscrizionali, sviluppata in cinque minuti (ne abbiamo anche un’altra in Openoffice Basic, appoggiata su un foglio Excel, che ha richiesto l’intera serata per essere sviluppata).

Ma la vera chicca è stata che mentre l’efficientissimo sito del comune di Torino sparava a getto continuo risultati in tempo reale, il sito di Milan-l’è-gran-Milan per tutta la serata si presentava così:

Sito del Comune di Milano - Serata elettorale
divider
venerdì 26 Maggio 2006, 16:23

Messaggio elettorale per Torino

Anche a Torino, la mia città, si vota per l’elezione del sindaco. E se la riconferma di Sergio Chiamparino è quasi scontata, ci sono tuttavia questioni importanti in ballo.

Come probabilmente sapete, a Torino l’Ulivo si presenta con una lista unica. Come forse non sapete, però, questa lista è formata dalla somma di tre sottoliste separate, che si guardano in cagnesco: quella dei DS, quella della Margherita e quella degli “altri”.

Difatti, sotto una ventata di novità, sono ancora evidenti tutti i problemi del centrosinistra, e in particolare il dominio assoluto e soffocante (talvolta anche per la città) di ristretti gruppi di gerarchie partitiche e aziendali, per cui o sei amico degli amici, o finisci male.

In tutto questo, un mio amico, Davide Ricca, ha scelto di candidarsi, nella lista dell’Ulivo e nella quota degli “altri”.

Conosco Davide da quasi vent’anni, dai tempi del liceo. E’ una persona giovane e capace, con esperienze molto varie, dall’educazione all’imprenditoria. Ha grande voglia di fare ed entusiasmo per la politica; e, essendo un granata, anche la capacità di lottare senza arrendersi.

Di lotta ce n’è voluta parecchia, perchè quando ha chiesto di essere candidato, le gerarchie locali dei due partiti di cui sopra hanno fatto di tutto per bloccarlo; perchè un giovane intraprendente e non allineato dà molto fastidio. In più, lui è stato nei Democratici, si è ritrovato nella Margherita e se ne è andato sbattendo la porta quando ha sentito l’aria (l’olezzo) che tirava; ora non è legato ad alcun partito. Se è in lista, è solo per la pressione di persone e associazioni della società civile, come le Acli e altri gruppi cattolici progressisti, in cui è attivo da anni.

Se volete votare per Ulivo e Chiamparino ma dare anche un segnale di cambiamento, secondo me Davide è un’ottima scelta; una persona per cui mi sento di garantire. Non esprimere una preferenza, invece, lascerebbe campo libero ai vegliardi di partito. Pensateci.

divider
venerdì 26 Maggio 2006, 15:40

Messaggio elettorale per Milano

Oggi è l’ultimo giorno della campagna elettorale per le amministrative, e io volevo fare un appello per sostenere i candidati in cui credo.

A Milano, in particolare, è candidato per il consiglio comunale, nella lista dei Verdi, Fiorello Cortiana, ex senatore. Chi segue le questioni di politica in rete non può non conoscerlo: Fiorello è stato nella scorsa legislatura il parlamentare più attivo (quasi l’unico, purtroppo) nella difesa dei diritti degli utenti della rete, della privacy, dell’accesso, della diffusione della conoscenza. Forse non sapete però che è stato promotore e autore di tante altre leggi di grande importanza e contro tutti i poteri forti, a partire dalla legge sul doping.

In un paese normale, Fiorello a questo giro sarebbe diventato ministro. E’ una persona totalmente dedita, con passione, alle cose in cui crede; onesta, disponibile, e aperta di mente. Parla tranquillamente con i ragazzi dei centri sociali così come con gli amministratori delegati delle grandi aziende, ed è capace di pensare, spiegare, ascoltare, e promuovere le ragioni di una Italia nuova, moderna, pulita, non solo per quanto riguarda la rete.

Purtroppo, però, siamo in Italia; e così, pur essendo uno dei fondatori del partito dei Verdi, è stato prontamente segato dal suo segretario, per essere sostituito in Parlamento da uno dei suoi fidanzati o da suo fratello (Marco Pecoraro Scanio, che come qualifiche per diventare parlamentare poteva vantare l’essere stato stopper della Salernitana e dell’Ancona). Alle comunali non gli hanno nemmeno permesso di essere capolista!

Molti, alle mie sollecitazioni dirette, mi hanno risposto: voteremmo Fiorello ma ci fa schifo votare questi Verdi. Capisco, e anche io mi chiedo cosa Fiorello stia ancora a fare in quel partito; ma è proprio sostenendo con forza persone capaci e pulite come lui che si può dare ai massimi politici del centrosinistra, talvolta ancora più autoreferenziali di quelli del centrodestra, un segnale chiaro.

P.S. E se siete in zona 2, vi raccomando anche Enzo Viscuso, un’altra persona che si batte senza paura da anni per la libertà di Internet.

divider
mercoledì 24 Maggio 2006, 17:19

Senza vergogna

Il capitano della Nazionale e pilastro della Juventus – perquisito pure in cantina negli scorsi giorni, nonchè unico calciatore mai apparso in TV ridacchiando come un cretino mentre gli fanno una flebo nel braccio prima della partita – Fabio Cannavaro, parlando dal ritiro dell’Italia, ha esposto ai giornalisti il suo netto rifiuto dell’idea che la Gobba debba poter restituire gli scudetti vinti negli ultimi due anni: Io quei due scudetti me li sento, sono miei”.

Pare che poi abbia anche aggiunto: “Non ci credete? Ve lo provo: ho ancora qui in tasca lo scontrino!”

divider
 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2024 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike