Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Sab 26 - 15:40
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione
martedì 20 Marzo 2007, 14:49

Pranzo al sole (2)

Anche oggi sono andato a pranzare con la pizza di Angelo. A dire il vero non c’era il sole, ma c’era invece una torma di bambinetti che arrivavano dal vicino Politecnico, principalmente ingegneri mescolati a qualche architetto (si riconoscono dal tubo a tracolla).

Che emozione! Mi ha ricordato come ero io all’epoca: pieno di brufoli… incapace di spiccicar parola e di sollevare lo sguardo dal pavimento… in crisi esistenziale per interi minuti, con tanto di conciliaboli di gruppo, su dubbi fondamentali come scegliere tra la pizza pancetta e piselli e quella salsiccia e patatine… intento a complessi calcoli trigonometrici per concludere che, finite tutte le compensazioni, dovevo 35 centesimi di euro (all’epoca erano 300 lire) al mio vicino… e naturalmente, intento a parlar di donne con la competenza e la credibilità di un africano che parla di sci.

Qualcosetta di tutto ciò potrebbe ancora applicarsi, però è bello accorgersi di essere cresciuti.

divider
lunedì 19 Marzo 2007, 17:59

Un paese libero

Oggi, in comune a Torino, era prevista un’altra tappa della questione stadi: la discussione di una interpellanza con cui un consigliere comunale chiedeva di sapere se la Juventus avesse almeno pagato le rate del regalo ricevuto.

Bene, trattandosi di seduta pubblica del consiglio comunale, un gruppetto di tifosi particolarmente interessati alla questione – cinque, per la precisione – hanno deciso di andarla a sentire, e questo è l’agghiacciante racconto che ne consegue, fatto da una signora che faceva parte dei cinque. A scanso di equivoci, preciso che la signora in questione ha i capelli grigi e lavora nella segreteria direzionale della Regione Piemonte, insomma non è precisamente un ultras o un facinoroso.

Dunque, la seduta inizia in orario, discutendo di altri argomenti; i cinque arrivano, e, come richiesto in queste situazioni, si registrano come pubblico, lasciando i documenti agli uscieri. Quando, dopo un’oretta, si giunge al momento dell’interpellanza in questione, l’assessore Montabone, competente a rispondere, risulta misteriosamente assente. A questo punto, la seduta viene sospesa.

I cinque stanno lì a chiacchierare attendendo la ripresa dei lavori, quando improvvisamente spuntano un manipolo di vigili e tre funzionari della Digos, che, informandoli che la seduta non riprenderà ancora per parecchio tempo, ordinano lo sgombero della tribuna, invitando il gruppetto a spostarsi al bar. I cinque si dirigono allora verso il bar interno, ma vengono invece invitati ad andare all’esterno, nella piazza di fronte al Municipio.

Pertanto i cinque escono, prendono un caffè, e dopo una decina di minuti, non volendo comunque rischiare, tornano dentro. A questo punto la prima sorpresa: non appena loro sono usciti, la seduta è stata riaperta in tutta fretta, e Montabone ha cominciato a rispondere in assenza del pubblico. Riescono comunque a cogliere parte del racconto, secondo cui a Montabone risulta che siano stati versati sette milioni di euro. Il mistero si infittisce, non solo perchè l’accordo con la Juve, deliberato il 17/2/2003, prevedeva il versamento di un milione sull’unghia, due milioni all’anno ogni febbraio, e sei al rilascio delle licenze o comunque entro il 2003, quindi i milioni dovrebbero essere tredici, con altri due in corso di pagamento; ma perchè nei bilanci comunali di questi anni non compare nemmeno il versamento di sette milioni che “risulta” a Montabone. In pratica, sostengono quelli che hanno spulciato i bilanci, la Juve, dopo aver avuto lo stadio a prezzo stracciato, non avrebbe nemmeno pagato le rate, se non una l’anno scorso.

Ma non è finita qui: perchè a questo punto, finita la seduta a rotta di collo, i cinque escono e tornano sotto a riprendersi i documenti. E qui, c’è un attimo di panico: gli uscieri non li trovano, non sanno dove sono, sono visibilmente imbarazzati, chiedono di attendere. Dopo qualche minuto, arriva correndo uno dei funzionari della Digos, con i documenti in mano; chiama le persone per nome e glieli dà. In pratica, mentre i cinque assistevano alla seduta, i loro documenti sono stati portati in questura, dove loro sono stati registrati e schedati. Sfortunatamente, la fretta di chiudere la seduta ha fatto sì che l’operazione non fosse completata in tempo, altrimenti i cinque non l’avrebbero mai saputo.

Ora, sulla questione degli stadi la si può pensare come si vuole, ma che in questo paese si venga schedati dalla Digos solo per essersi interessati a una questione scomoda per i politici che ci governano è semplicemente agghiacciante. Dimostra come molti dei nostri governanti, dietro qualsiasi colore politico si nascondano, si siano ormai trasformati in un gruppo d’interesse dedito alla pura occupazione del potere a scopo d’affari, per cui le opinioni diverse dalle proprie vanno screditate in ogni modo o messe sotto controllo.

divider
domenica 18 Marzo 2007, 12:48

Nervosismo

Ci sono periodi in cui la tua vita ti manda segnali come ingrassare di tre chili in dieci giorni, ricominciare ad essere pieno di ferite in faccia, e litigare per qualsiasi motivo più o meno con chiunque passi di lì, dagli amici a Vint Cerf.

Riassaporando la sana lezione per cui, in certi momenti, la vita da soli potrebbe alla fin fine essere più piacevole che quella a contatto troppo stretto con gli altri, c’è una sola cosa da fare: uscire in bicicletta!

divider
sabato 17 Marzo 2007, 20:39

Reazioni

A Moncalieri, lui, sedotto e poi abbandonato da una estetista in favore del palestrato e carrierissimo manager della palestra Virgin, si è presentato davanti alla coppia per strada, con una pistola: ucciso il rivale, si è poi suicidato davanti a lei.

A Fucecchio, lei, abbandonata dal marito, riempie di psicofarmaci se stessa e la bambina di quattro anni, poi scappa a cercare aiuto; peccato che la dose che per un adulto è da tentato suicidio, per un bambino sia quasi certamente letale.

Anche se ogni persona reagisce in modo peculiare ed è difficile fare categorie, è interessante notare quanto diversa sia solitamente la risposta di genere alla disperazione da abbandono (quella che, sottintendendo il mancato raggiungimento dello stato di adulto, differisce dalla tristezza da abbandono per l’incapacità di continuare a vivere): tanto sanguinosa, finale e vendicativa quella del maschio, quanto silenziosa, dubbiosa e autodiretta quella della donna.

divider
sabato 17 Marzo 2007, 14:23

Matematici fiscali

La Stampa di oggi, in un paginone sulle tasse dedicato all’abbondanza di italiani che dichiarano redditi sospettosamente bassi, segnala nel titolo di un riquadro una notizia clamorosa: Aosta è la città dove si paga di meno! Difatti, leggendo il testo scritto in piccolo nel riquadro, si scopre che “Aosta è quella tra le città capoluogo con l’imponibile complessivo più basso, pari a 488 milioni di euro”.

Certo, ai matematici della Stampa, il sospetto sul fatto che Aosta sia anche, di gran lunga, il capoluogo di regione più piccolo di tutti non è proprio venuto.

divider
sabato 17 Marzo 2007, 04:29

Droghe di gruppo

Sì, sono le quattro e mezza e devo ancora andare a dormire. Ma è tutta colpa di Guitar Hero.

divider
venerdì 16 Marzo 2007, 11:24

Vergogne

L’altra sera ho visto in replica una puntata di Ballarò sulle pensioni.

Ora, l’argomento è complesso e meritevole di approfondimenti e distinzioni, ma c’è una cosa di tutte queste trasmissioni che non sopporto e insieme trovo insensata: che a discutere del tema si trovino regolarmente un gruppo di politici sessantenni, un sindacalista sessantenne e un industriale cinquantenne, ad analizzare le interviste agli operai cinquantenni di quello zoo per animali in via di estinzione (con tutto il rispetto per una vita di lavoro duro) che sono oggi le officine a Mirafiori. E’ logico che la conclusione è che non bisogna toccare niente, che gli attuali cinquantenni italiani si sono meritati baci abbracci e complimenti, e che anzi chi parla di allungare la vita lavorativa (da 57 a 60 anni di età; in Germania l’hanno appena portata da 65 a 67 anni) e ridurre le pensioni è un porco sfruttatore.

Forse, se in queste trasmissioni ogni tanto ci fosse anche qualche trentenne, potrebbe dirgli la verità: che il fatto che una generazione che ha indebitato figli e nipoti per avere tutto gratis o quasi dallo Stato, che ha malgestito l’Italia fino allo sfascio che vediamo, e che condanna i giovani al precariato eterno pur di mantenere le proprie posizioni di potere, ora abbia ancora la faccia tosta di pretendere di andare in pensione dieci anni prima del resto dell’Europa e con una pensione ben superiore ai contributi versati, è una vergogna nazionale.

Pari soltanto alla vergogna che provo per il fatto che i giovani di oggi accettino tutto questo senza fiatare.

divider
giovedì 15 Marzo 2007, 09:26

Rastamanni

Se leggete questo articolo, vuol dire che sono riuscito ad andare in montagna per un giorno e mezzo di break (dovevo partire al mattino e, alle 15:30, son ancora qui attaccato).

Nel frattempo, vi segnalo l’unanime parere, ricevuto da più parti, che gli Easy Star All Stars, gruppo reggae che ha suonato all’Hiroshima martedì sera, vadano coltivati con attenzione. Si tratta di un supergruppo di stramanici che ricoprono interi dischi in stile reggae; il primo disco, The Dub Side of The Moon… vabbe’, si capisce da che disco deriva. Il secondo disco, Radiodread, rifà OK Computer dei Radiohead in modo eccellente, e io da giorni non riesco a togliermi dalla testa Karma Police suonata in levare. Chi è andato al concerto ha comprato i CD, ma si trovano anche al supermercato del mulo.

divider
mercoledì 14 Marzo 2007, 06:16

Le calde notti di Internet

In questi anni di coinvolgimento nei processi internazionali di governance di Internet, ho fatto conference call nei luoghi e negli orari più strani. Tuttavia, una chiamata alle quattro di mattina non mi era ancora capitata!

Tradizionalmente, le conferenze telefoniche internazionali si fanno o nel nostro primo pomeriggio, quando in California è mattina presto e in Giappone è tarda serata, o verso le undici di sera, quando in Estremo Oriente è mattina presto e in America è pomeriggio. Da quest’anno, però, nel Board di ICANN ci sono contemporaneamente un neozelandese e un indiano, e questo scombina tutto, visto che nei due orari di cui sopra sarebbe notte fonda o per il primo o per il secondo. Per cui, abbiamo deciso di prenderci un po’ di notte fonda a rotazione, e stavolta è toccato all’Europa (tra l’altro, gli europei nel Board di ICANN sono solo tre su una ventina, quindi le nostre esigenze pesano molto poco, un po’ come l’Europa nella gestione di Internet).

E così, pur non riuscendo ad andare a dormire prima di mezzanotte, mi sono dovuto mettere la sveglia alle quattro meno dieci, e mi sono ritrovato verso l’alba (la chiamata è finita alle sei e dieci) a discutere di siti porno su Internet, visto che l’argomento clou, al solito, era la proposta di creare il dominio .xxx. E anche stavolta non è successo nulla di particolare!

In compenso, ho fatto più fatica del solito a ricordarmi che (in quanto non votante) quando Vint spara il solito “All those in favor, please say ‘Aye'” devo stare zitto; in alcuni casi, lo ammetto, mi sono semiaddormentato durante la discussione. Per cui, vi saluto e vado a dormire ancora un po’.

divider
martedì 13 Marzo 2007, 23:10

[[Foo Fighters – The One]]

Beh, parecchie volte in questi anni ho pensato di postare questa canzone; alla fine è venuta una sera adatta.

Everyone makes one mistake
One more time for old times’ sake
One more time before the feeling fades
One that’s born of memories
One more bruise you gave to me
One more test just how much can I take

You’re not the one but you’re the only one who can make me feel like this
You’re not the one but you’re the only one who can make me feel like shit

Something never meant to be
Everything you meant to me
Wake me when this punishment is done
Those who try and get away
From the one who gets away
Someone’s always someone else’s one

You’re not the one but you’re the only one who can make me feel like this
You’re not the one but you’re the only one who can make me feel like shit
You’re not the one but you’re the only one who can make me feel like this
You’re not the one but you’re the only one who can make me feel like shit

Until the end of time
In another life
Until the day I die
Just save it up for one more try
Save it for the last goodbye
We go on again off again on again off

You’re not the one but you’re the only one who can make me feel like this
You’re not the one but you’re the only one who can make me feel like shit
You’re not the one but you’re the only one who can make me feel like this
You’re not the one but you’re the only one who can make me feel like shit
You’re not the one but you’re the only one who can make me feel like this
You’re not the one but you’re the only one who can make me feel like
Shit

divider
 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2025 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike