Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Ven 29 - 8:52
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione
domenica 30 Novembre 2008, 11:27

Biopalle

Ieri, per caso, ho scoperto una vicenda molto interessante: quella delle Biowashball. Si tratta di un prodotto svizzero-coreano consistente in una pallina di plastica piena di uno speciale materiale ceramico; secondo i produttori, la pallina sostituirebbe il detersivo, poiché, messa in lavatrice, scatenerebbe delle reazioni fisico-chimiche tali da far distaccare lo sporco dai capi anche con la sola azione dell’acqua; il tutto al costo di circa trenta euro. Sul sito di un distributore si narrano nel dettaglio i presunti principi scientifici di funzionamento, con tanto di raggi infrarossi emessi dalla ceramica e di possibile uso alternativo: metterla in frigo per conservare la carne.

Alla pallina fa pubblicità Beppe Grillo, secondo cui si tratterebbe di un ritrovato tecnologico eccezionale che permetterebbe di liberare l’umanità dall’inquinamento da detersivo, ma che non viene diffusa al popolo per via degli interessi delle multinazionali della chimica. I grillini di religione ortodossa si sono quindi dati da fare, e sono nati in Italia numerosi gruppi di utenti della biopalla, tutti assolutamente soddisfatti.

Allo stesso tempo, però, vi sono anche gli scettici; culminati in una inchiesta della rivista Il Salvagente ripresa questa settimana da Mi Manda Raitre, con un esperimento che dimostra come, a 40 gradi, l’efficacia lavante della palla sia la stessa della lavatrice senza la palla stessa, ovvero dell’acqua e basta. La trasmissione della rete veltroniana – il cui penultimo conduttore, ricordiamo, è diventato presidente della Regione Lazio per il centrosinistra – ha addirittura esibito davanti alle telecamere un grillino pentito.

Naturalmente la cosa ha suscitato grandi polemiche sui meetup, con la divisione (peraltro frequente su ogni argomento) tra grillo-scettici, che di Grillo ammirano il metodo del dubbio e proprio per questo mettono in dubbio anche quello che dice lui, e grillo-ortodossi, per cui chiunque critichi Grillo è in malafede o al soldo dei potenti; il tutto complicato dal fatto che alcuni si erano anche fatti promotori di acquisti di gruppo anticipando i soldi, rimanendo quindi, dopo questo sputtanamento mediatico del prodotto, col cerino in mano; e dal fatto che il test lascia comunque qualche dubbio, visto che anche col più chimico dei detersivi, a 40 gradi, le macchie sul collo delle camicie difficilmente vanno via. Sono apparse anche testimonianze di persone che sarebbero state contattate da Mi Manda Raitre per partecipare, ma poi scartate dopo aver detto che per loro la palla funziona.

In rete, ne ha parlato Attivissimo, ripreso da Mantellini: entrambi ovviamente dalla parte degli scettici, al punto da irridere Grillo e soprattutto quelli che, dandogli ascolto, hanno speso trenta sacchi per una pallina di plastica.

Insomma, in rete ferve lo scambio di piacevolezze: chi crede nella scienza o in Walter Veltroni sbeffeggia le palle, chi crede nella natura o in Beppe Grillo denuncia complotti per oscurarle. Tutti litigano, ma a me continua a sfuggire una cosa: perché vogliono tutti avere ragione? Possibile che non si rendano conto di avere ragione entrambi?

L’igiene, innanzi tutto, è una questione di percezione. So che non ci crederete, perché anni di pubblicità e di educazione igienista vi hanno portato a credere che sia possibile distinguere scientificamente cosa è “pulito” da cosa è “sporco”; in realtà, esistono soltanto situazioni che presentano determinati rischi per la salute, ma, dato che – a partire dall’aria che respiriamo – queste situazioni sono ovunque, noi viviamo sempre e comunque nello sporco; possiamo soltanto scegliere quale sporco è accettabile e quale non lo è, e questa è ovviamente una scelta culturale e spesso personale.

Per esempio, provate ad andare in Giappone e compiere un atto da noi considerato perfettamente igienico come soffiarvi il naso col fazzoletto, magari già usato: vi guarderanno come un puzzolente sporcaccione. Oppure, provate ad invitare amici diversi a dormire in tenda in un campeggio: alcuni vi diranno “certo, che bello” e altri vi diranno “che schifo, è sporco e antiigienico”. Nessuno di noi trova igienicamente accettabile che un uomo faccia pipì sul marciapiede, eppure quasi tutti considerano accettabile farla fare ai cani. E molte persone hanno paura di mangiare la frutta senza lavarla, eppure bevono senza problemi da una lattina che è stata trasportata e stoccata all’aperto e sotto le intemperie, però non berrebbero mai l’acqua piovana. Il concetto di cosa sia pulito e cosa non lo sia, insomma, è essenzialmente culturale, e niente affatto scientifico; tanto è vero che, addirittura, esistono casi in cui consideriamo “sporco” qualcosa che non presenta alcun rischio per la salute, ma solo un disvalore estetico: ad esempio una macchia su una maglietta.

A questo punto, quindi, è perfettamente possibile che la pallina, pur non essendo scientificamente efficace, renda i panni sufficientemente puliti per quelli che la apprezzano; e se nel contempo fa pure risparmiare tonnellate di detersivo e il conseguente inquinamento, fa anche del bene. A questo proposito, sono irrilevanti i fatti, entrambi probabilmente veri, che i venditori di biopalle si inventino stupidaggini parascientifiche per marchettarle meglio (perché scusate, i detersivi che ogni sei mesi aggiungono una stronzata qualsiasi sulla confezione, o fanno pubblicità con l’animazione di particelle che entrano nel tessuto e tolgono lo sporco a cazzotti, non fanno forse la stessa identica cosa?) e che tutta una serie di media cerchino con ogni scusa possibile di sputtanare Grillo.

Inoltre, anche se accettate senza discutere il valore scientifico del test, esso non dice affatto che dopo il lavaggio con biopalla i panni non siano puliti; dice semplicemente che acqua + biopalla lavano come la sola acqua. E allora, se unite questo dato alla considerazione che a quasi tutte le centinaia di persone che la usano i panni risultano puliti, l’unica conclusione razionale possibile non è forse quella che i detersivi nelle condizioni del test non servono a niente, perché almeno per lo sporco da quaranta gradi basterebbe la sola azione dell’acqua?

L’ossessione per l’igiene e per la salute è una branca del consumismo; parte da bisogni reali, ma li esaspera giungendo al lavaggio del cervello (pun intended). Se le biopalle possono farci riflettere su quanto noi esageriamo con questa ossessione, causando gravissimi danni all’ambiente, evviva le biopalle.

[tags]biowashball, grillo, rai tre, detersivi, pulizia, igiene, ecologia, scienza[/tags]

divider

29 commenti a “Biopalle”

  1. simonecaldana:

    Mi sfugge una cosa. E’ stato dimostrato che acqua = acqua + biopalla e quindi biopalla=0. Ma non mi risulta che acqua + detersivo = acqua, per cui direi che detersivo>0. A questo punto, al di la’ delle esternalita’ ecologiche, che non essendo ancora i detersivi illegali sono a discrezione di ognuno, direi che la biopalla e’ una truffa e il detersivo no. Quindi abbasso la biopalla ma soprattutto i suoi venditori.

  2. Massimo Manca:

    Non è possibile credere contemporaneamente nella scienza e in Veltroni (la cui esistenza non è peraltro mai stata dimostrata)

  3. vb:

    La biopalla è una truffa se non pulisce i panni come vorresti: ma per le persone che la usano e ne sono soddisfatte, come fai a definirla una truffa? Molti di questi dichiarano apertamente di aver fatto prove su prove e di aver notato differenze tra acqua con biopalla e acqua senza biopalla… anche se ora, dopo la trasmissione su Rai Tre, alcuni cominciano a ritrattare, magari anche solo per la pressione sociale e “non sembrar fessi” :-)

    Comunque sì, secondo me la biopalla è una fregatura, ma allora lo sono anche i detersivi: il test magari dimostra che con il detersivo restano nei vestiti meno corpi estranei rispetto alla sola acqua, ma se la “soglia media di percezione del pulito” è comunque inferiore al risultato che si ottiene anche solo con l’acqua, vuol dire che potremmo tutti fare a meno del detersivo in tutti i casi di sporco “normale” da lavare a freddo, e che lo usiamo solo perché la pubblicità ci fa credere che sia necessario.

    As usual, l’unica soluzione è pensare per sé: penso che prossimamente proverò a fare un bucato senza detersivo, o magari con un quarto del detersivo normale, e vedere cosa succede: secondo me va bene uguale e il beneficio, sia economico che ambientale, sarebbe già notevole.

  4. Tizio:

    Il discorso è molto più interessante ed esula dal semplice contesto della pulitura dei panni (anche se è vero quello che dice vittorio quando afferma che il concetto di pulito è un concetto soggettivo con evidenti riferimenti di antropologia culturale), personalmente ciò che mi fa sorridere di tutta questa faccenda è come le due correnti di pensiero siano riferite a due “guru”: da una parte i probiopalla con grillo, dall’altra i biopallaèunafregatura con attivissimo, ma sono i guru a dettare l’indirizzo, gli altri a seguire.

  5. D# AKA BlindWolf:

    @Massimo Manca: ROTFL!

    Premessa: in questo momento sto lavando i miei calzini sporchi con il Dash.

    E’ dagli anni ’70 che vedo le pubblicità dei detersivi… e da allora hanno sempre lavato più bianco (sia di loro stessi, sia dei concorrenti). A quest’ora le mie canotte dovrebbero essere trasparenti. E nelle maglie del Casale Calcio non si distinguerebbe la stella bianca dalla divisa nera. Il trucco sta negli additivi che aderiscono ai tessuti e riflettono meglio la luce, dando l’illusione di un bianco migliore (comunque i miei calzini da allenamento sono tutti grigi).

    Tizio: molta gente, si sa, ha poca personalità e deve seguire il guru che preferisce (poi il guru può essere sincero o menzognero, critico o dogmatico. E qui mettete i nomi che volete.).

    Leggo Attivissimo e Grillo tutti i giorni: il primo avrà le sue piccole ossessioni (come tutti), ma è più portato all’analisi del secondo che preferisce vedere quello che vuole vedere. Comunque Attivissimo nel titolo ha messo un punto interrogativo e nell’articolo ha (giustamente) contestato i principi fisici millantati dalla palla, ma sulla sua efficacia ha solo riportato i giudizi di una rivista e di una trasmissione che possono aver condizionato il proprio giudizio. Può benissimo darsi che la “biopalla”, corpo rigido che strofina dall’interno, aiuti un po’ la pulizia (un po’ come la differenza tra il lavaggio “energico” a mano e quello in lavatrice).

    Se poi uno obbedisce ciecamente al suo guru (eventualmente) pianga a causa dei suoi mali.

  6. D# AKA BlindWolf:

    P.S.: mi accorgo adesso che con un browser che usa il motore di rendering di IE6 le maglie nerostellate del Casale su Wikipedia sono completamente bianche.

    Internet Explorer 6 lava più bianco di tutti!!! Le biopalle sono quelle di Bill Gates!!!

  7. Thomas Jefferson:

    s/Possibile che non si rendano conto di avere ragione entrambi?/Possibile che non si rendano conto che hanno ragione i primi ma anche i secondi?/g
    E’ più Veltroni-compliant…

    La questione secondo me è che o sta palla funziona, o è appunto, una palla. Il resto non c’entra. Se non funziona, nel senso che è equivalente al lavaggio con sola acqua, vuol semplicemente dire che c’è gente per cui è sufficientemente pulito un lavaggio con acqua, quindi i sostenitori della biopalla hanno torto, non ragione…

  8. Ciskje:

    Il discorso casca sempre nelle affermazioni e nelle definizioni, altrimenti non stiamo parlando di scienza, ma di opinioni, ed è li che entrano in gioco i litigi.

    Se pulito vuol dire che stacca + sporco, sfido un biopallaro a contestare l’affermazioni che il “detersivo stacca più sugo della biopalla”.

    Da questo punto di vista quindi la relatività di VB è coerente, ma troppo superficiale o altrimenti detto troppo veltroniano e tutti hanno ragione.

  9. Roberto Scano:

    Come ho scritto nel mio sito, i risultati per cui addirittura in alcuni casi l’acqua è migliore della pallina a mio avviso non stanno ne in cielo ne in terra.
    Sono oramai 2 settimane che ce l’ho, la usiamo e abbiamo fatto la prova “solo acqua” ed il risultato non è per nulla il medesimo, sopratutto con casi come colletti sporchi, ecc. ecc.

  10. vb:

    Roberto, la tua testimonianza è interessante e lascia solo alcune ipotesi possibili:
    1) Il test è sbagliato o falso.
    2) La tua è soltanto una illusione.
    3) Sia il test della rivista che le tue prove sono vere, ma si riferiscono a condizioni diverse in termini di tipo di sporco, temperatura di lavaggio, ecc.: ossia la biopalla funziona nel modo in cui la usi tu, e non funziona nel modo in cui è stata testata dalla rivista.

    Non so, quale potrebbe essere? Tu in che condizioni di lavaggio la usi? Aggiungi comunque anche del detersivo?

  11. .mau.:

    La biopalla mi sa che abbia un’azione meccanica che all’acqua semplice manca. Sarebbe interessante provare con una palla butterata ma non bio.

  12. maricondola:

    cosa centra veltroni lo sai solo tu dato che attivissimo con veltroni non c’azzecca proprio nulla…

    scrivi A questo punto, quindi, è perfettamente possibile che la pallina, pur non essendo scientificamente efficace, renda i panni sufficientemente puliti per quelli che la apprezzano

    A questo punto è possibile che tu abbia scritto una cosa che non sta ne in cielo nè in terra. Se compri quella palla non ti serve a nulla e hai buttato i soldi. Per lavare solo con l’acqua ti basta l’acqua e non la palla. Scrivi “che la apprezzano” ma la apprezzano cosa se è APPURATO che non fa nulla?

    Incredibile l’ostinazione a non voler ammettere le cose.

  13. Fabio Forno:

    L’unica cosa degna della vicenda è che il termine “biopalla” è perfidamente ironico

  14. simonecaldana:

    vb: ti esorto a non applicare al tuo bucato un concetto soggettivo di pulizia.
    Il sapone che uso mi dice che i tensioattivi funzionano quindi semplicemente non e’ possibile che il detersivo sia inutile. Che magari ne serva meno mediamente e’ sicuramente possibile e cio’ dipende dallo sporco presente nello specifico carico. A questo punto per ottimizzare il detersivo sarebbe d’uopo raggruppare i panni per livello di sporco oltre che per tipologia.

  15. vb:

    Vabbe’, forse ho esagerato col relativismo antropologico :-) D’altra parte, vedo che la vostra fiducia positivista nella scienza è difficilissima da scalfire!

  16. simonecaldana:

    No senti, non ho visto tag [creazionismo] o [id] per cui non puoi saltar fuori ora e dire che hai trollato.

  17. Paolo:

    Ricordo qualche anno fa che una università aveva presentato qualcosa del genere, una serie di mattoncini in ceramica che aumentavano l’efficacia del lavaggio, consentendo di usare meno detersivo. Questi mattoncini duravano per alcune decine di lavaggi.
    Mi sa che gli inventori della biopalla hanno provato a copiare l’idea, intuendo la relatività del concetto di igiene.

  18. Tito:

    Qualcuno se le ricorda? sono molto simili alla biopalla, concettualmente almeno, solo che si chiamano NOCI DEL SAPONE. Sono delle noci di un albero indiano e vanno messe in lavatrice dentro un sacchetto e senza detersivo smacchiano più bianco che si può. Alcuni GAs le hanno comprate 13 euro al Kilo…i risultati sono stati identici. scettici contro entusiasti. Lo dico per levare dal campo la questione Grillo vs AntiGrillo.

  19. Mike:

    A me sembra di vedere certi misteriosi accessori per hi-fi, come il pennarello verde per migliorare l’ascolto dei CD.
    (il teorema di Nyquist dimostra che il pennarello verde non serve a nulla)

    Una trappola per gonzi come un’altra. Se lavando senza detersivo e senza detersivo+biopalla si ottengono gli stessi risultati, ovviamente la biopalla e` inutile. Se poi uno si sente piu` felice facendo una cosa completamente scorrelata al risultato, potrebbe ad esempio comprarsi due kg di meringhe e mangiarle mentre aspetta che la lavatrice abbia finito….

  20. mfp:

    Attivissimo farebbe bene a calmierare il suo ardente desiderio lucrativo di debunking… perche’ i fondamentalisti, che siano cristiani, islamici o scettici, finiscono sempre per toppare… (e vedrai che tra poco sara’ evidente anche nel suo caso)
    Analogamente Mantellini. Che si confida col suo blog ogni volta che sa’ di stare a fare una porcata ai suoi lettori… non e’ un approccio molto furbo per uno che vuole fare il furbo.
    Tutti e due troppa voglia di dare addosso al principale competitor.

    Sulla biopalla non ho un’opinione. Onestamente dopo aver visto tanta fanfara mi e’ venuta voglia di comprarla e usarla. Perche’ cosi’ a naso credo sia uno di quei prodotti che da’ risultati stocastici… e quindi, con un po’ di buona volonta’ (ie: ricontrollare il bucato perche’ qualcosa di zozzo potrebbe esserci), risparmiare energia e detersivo. Quando l’avro’ provata personalmente te lo faccio sapere; al momento, in mezzo a tanta caciara, il suo status e’ “indeterminato”.

  21. Precursore:

    Lasciate perdere la biopalla, è una bufala, il futuro è il biocazzo.

  22. vb:

    Segnalo la risposta di Grillo sul suo blog:

    “Nella trasmissione Mi manda Rai3 dedicata alla Biowashball mancavano i due milioni di persone che l’hanno usata e apprezzata.
    Hanno mobilitato la Rai, la rivista il Salvagente targata Coop (la Coop che ama i detersivi) e alcune persone perché iscritte al Meetup di Beppe Grillo contrarie al prodotto (indovinate perché sono state invitate proprio e solo loro).
    Mancava in studio la casalinga di Voghera, quella che sa cos’è il bucato e può fornire un parere professionale sulla Biowashball perché l’ha usata.
    Se un prodotto non fa quello che dice e si chiedono soldi in cambio si chiama truffa. La società che la distribuisce in tutto il mondo in milioni di esemplari non ha processi in corso e in nessuno Stato dove è venduta la Biowashball (*) è stato chiesto il ritiro del prodotto.
    Ho detto più volte che prima di dare un giudizio bisogna informarsi e verificare. Non vi ho detto però che per farlo bisogna guardare la televisione o leggere i giornali finanziati dallo Stato.
    Io l’ho provata. La mia famiglia usa Biowashball da due mesi e anche le famiglie di alcuni miei amici. Per noi funziona. Prima di dare un giudizio vi consiglio di usarla, magari in prestito da un conoscente. In Rete ci sono centinaia di testimonianze di utenti italiani soddisfatti.
    Dopo questa reazione dei media credo che sia ora di iniziare una battaglia contro i detersivi, uno degli strumenti di distruzione del pianeta, usati spesso senza necessità e quasi sempre in eccesso. Una battaglia difficile perché hanno i media (finanziati dalla loro pubblicità) come alleati.
    Loro non molleranno mai (ma gli conviene?), noi neppure.

    (*) 800’000 Biowashball in Europa, Svizzera, Francia, Germania, Spagna, Austria, Belgio, Italia …. 250’000 in Sudafrica Australia, Nuova Zelanda. 950’000 in Asia : Corea, Singapore, Giappone, Vietnam, … 50’000 negli USA nel primo mese dal lancio.

    Ps: Io non sono pagato per fare pubblicità alla Biowashball (vedi lettera), chi lo dice mente sapendo di mentire. Si aspetti una querela. I soldi che incasserò andranno in beneficenza.”

  23. Maurilio:

    Bianco = pulito? Credo sia legittimo chiederselo… un po’ di sbiacante ed il bianco diventa più bianco che non si può… ma lo sporco rimane.

    Parliamo di lavatrici senza detersivo… anni fa sul sito della Daewoo, ovviamente non il sito italiano, c’era una di queste lavatrici a ioni…

    http://www.gadgetblog.it/post/4224/lavatrice-haier-wash2o-per-lavare-senza-detersivo

    http://www.ecoblog.it/post/3382/lavatrice-senza-detersivo

  24. D# AKA BlindWolf:

    Ho letto di recente anche della lavatrice a vapore, che inoltre sembra igienizzare molto meglio il bucato. Purtroppo il prezzo è ancora alto.

    Inoltre: una cosa che mi aveva colpito molto una delle prime volte che ho fatto la spesa per i fatto miei all’ipermercato era che solo in un settore gli (o meglio, le) acquirenti si scambiavano opinioni sulla migliore o peggiore efficacia di un prodotto era quello dei detersivi. Tutti dicono di lavare sempre meglio (e comunque erano già migliori dei concorrenti). Se io compro un prodotto (es: un’automobile, un computer, un mobile…) posso scegliere se comprarne uno economico o uno più costoso, e mediamente più pago e più ottengo; ma che fare se tutti dicono di essere i migliori indipendentemente dal prezzo e probabilmente non esistono parametri o test oggettivi per misurarne l’efficacia?

    Probabilmente il giorno che verrà divulgato ampiamente un test sull’efficacia dei detersivi scoppierà la terza guerra mondiale tra gli Antinfeltrenti del Lip e le Armate Bianche del Dash.

  25. Vanni:

    Ciao a tutti.

    http://indigo.splinder.com/post/3919922

    Mi aspetto molto da questa scoperta di una squadra di ricercatori australiani. Poi se questa scoperta si dovesse combinare in qualche modo con la maniera in cui la biopalla lavora, non sarei sorpreso. Qualcuno ha idea delle interazioni del lavoro meccanico di una palla di ceramica (porosa?) dentro un involucro di plastica con varchi più o meno ampi immerso in normale acqua di rubinetto?

  26. Federica:

    Scusate se mi intrometto, ma secondo “se pulisce come vuoi allora non è una truffa” è un discorso che non regge.

    Tralasciando la questione “detersivo”, se acqua + biowashball = acqua, allora chi compra la pallina spende 35 euro inutilmente. Avrebbe potuto risparmiarseli lavando solo con acqua: avrebbe ottenuto gli stessi risultati senza spendere nulla.

    Altrimenti il concetto di “truffa” diventa pericolosamente relativo.
    Chi spendeva migliaia di euro per comprare i rametti anti-malocchio di Vanna Marchi era “contento” perché credeva di aver risolto il proprio problema. Restava il fatto, però, che quei rametti fossero bastoncini fatti con la pianta rampicante di casa Marchi, che non avessero nessuna proprietà, che servissero solo a spillare soldi alla gente.

    Per cui sì, la biowashball è una truffa se lava come l’acqua, perché non viene pubblicizzata come “palla che lava esattamente come laverebbe l’acqua pura”, ma come “palla che lava MEGLIO dell’acqua pura, alla stregua del detersivo”.

    Anche chi è soddisfatto, perché magari anche prima usava così poco detersivo da non notare grandi differenze a vista d’occhio (ma le analisi scientifiche non si fanno a vista d’occhio!), otterrebbe comunque gli stessi risultati lavando solo con l’acqua pura. Per cui gli hanno venuduto un prodotto inutile.

    Gli esperimenti condotti hanno dimostrato che biowashball e detersivo non sono alla pari. Per cui l’affermazione “Biowashball lava come il detersivo” è mendace.

    Quanto all’ingiene come concetto relativo, di nuovo non sono d’accordo.
    Non confondiamo il dato oggettivo con la percezione personale.

    La sterilizzazione come processo in sé, per esempio, per essere tale deve portare a determinati risultati.
    Poi io posso scegliere se sterlizzare o no, per esempio, il ciucciotto di un mio eventuale figlio. Ma quella è una decisione mia personale. Ciò non toglie che SE io voglio sterlizzare il ciucciotto di mio figlio e SE tu mi vendi uno sterlizzatore che non sterlizza affatto, facendomi credere che tutto è a posto, ALLORA mi stai imbrogliando perché mi fai credere di stare compiendo una data operazione – grazie al tuo prodotto – che, invece, non sto compiendo affatto.

    Altro esempio fuori dall’ambito: io posso decidere di fumare due pacchetti di sigarette al giorno (è un esempio: nella vita io non fumo!), tu nemmeno mezza sigaretta. Del resto il bene che ogni persona vuole a se stessa cambia da individuo a individuo, così come l’attenzione alla salute. Ma ciò non toglie che, nel momento in cui mi vengono vendute le sigarette, io devo essere informata dei rischi che corro fumando, né mi deve essere detto che fumare fa bene. Se sono consapevole di quello che faccio posso comportarmi come meglio credo, altrimenti rischio di cadere vittima di un’informazione parziale o distorta.

    Ritornando alla biowashball…
    Se lava come l’acqua, come effettivamente sembra, nessuno può impedire a nessuno di comprarla ma è necessario che chi la vende dica: “Guarda che lavare con questa o con la sola acqua è la stessa cosa”. Nel momento in cui sono informato e consapevole decido io.
    Ma se mi vendi la pallina come “detergente MIGLIORE dell’acqua” e poi così non è – e io la compro perché voglio un detergente MIGLIORE dell’acqua, evidentemente – allora fai leva sulla mia ignoranza per imbrogliarmi.

    Saluti ^^

  27. Paolo:

    Grillo si ispira ai nostri post.

    Leggete questa nostra lettera di denuncia:

    http://www.voicepopuli.it/italiano/index.php/archives/2009/01/22/beppe-grillo-copia-blog-voicepopuli/

    METTETE IL COPYRIGHT, per non farvi “rubare le idee”

  28. Stefano:

    Lo so, ho il dente avvelenato con Grillo, ma vorrei convertirti su alcuni discorsi…

  29. D# AKA BlindWolf:

    Che cos’è l’igiene?

    http://www.cracked.com/article_17495_6-items-you-touch-everyday-that-are-filthier-than-toilet.html

    and the winner is…

 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2024 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike