Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Ven 19 - 9:22
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione
sabato 29 Novembre 2008, 12:48

Gramellini e la cultura che cola

Qui, in effetti, ci deve essere qualcosa da capire: dieci giorni fa mi avete dato del gramelliniano in due, e oggi qualcuno mi dice che Buongiorno avrebbe addirittura copiato la mia interpretazione de La cura di Battiato. Ora, mettiamo le cose in chiaro: Gramellini non legge il mio blog, e anche se lo facesse dubito che sarebbe andato a ricordarsi oggi di una riga persa dentro quattro pagine di post di sedici mesi fa; e anche se mai l’avesse fatto, ne sarei soltanto contento ed orgoglioso.

E’ vero se mai l’opposto, cioè che le riflessioni quotidiane di Gramellini sono state una delle maggiori ispirazioni per avere un blog, proprio perché ne condivido l’attenzione agli aspetti meno pubblici e più umani di ciò che succede, e a quelle piccole storie minimaliste che espanse in un film francese ti rompono i maroni all’infinito, ma che contenute in tre paragrafi assumono invece un valore universale ed empatico. Probabilmente è questo il motivo per cui spesso, pur senza mai parlarci, abbiamo le stesse sensazioni.

Del resto, una delle meraviglie della società della comunicazione di massa è proprio come si possano creare relazioni nascoste, ignote agli stessi protagonisti, tra persone diverse che nemmeno si conoscono. Senza dubbio Gramellini, con la visibilità che ha, avrà influenzato le vite di migliaia e migliaia di persone senza nemmeno saperlo; più modestamente, io nel mio piccolo mi stupisco sempre quando trovo qualcuno che conosco di vista, o che non conosco proprio, che mi saluta ed esordisce con un commento a uno dei miei ultimi post.

Per certi versi è addirittura preoccupante, perché la scrittura – almeno quella letteraria – è innanzi tutto un modo per parlare di se stessi con se stessi, e lo schermo del computer amplifica questa sensazione; raramente capita di pensare che qualcuno veramente leggerà quello che stai scrivendo, meno ancora che possa reagire. Eppure, ciò che ognuno di noi scrive in rete cola lentamente nelle persone che leggono, e di lì verso altre persone, con flussi più grandi o più piccoli a seconda del ruolo e della notorietà delle persone, ma lenti e inesorabili in ogni caso.

Non c’è modo di sapere perché in questi giorni Gramellini si sia svegliato con quel pensiero, e probabilmente non lo sa nemmeno lui; il pensiero umano nasce dalla somma di infiniti stimoli attraverso operazioni che noi ancora non comprendiamo bene. Quel che conta è che questi stimoli circolino, per continuare ad irrigare lo sviluppo di nuovo pensiero; ed è per questo che i tentativi di controllare le idee, di attribuirle, di considerarle proprietà di qualcuno sono, oltre che profondamente innaturali, profondamente pericolosi.

[tags]cultura, idee, comunicazione, pensiero, blog, gramellini, battiato, la cura[/tags]

divider

3 commenti a “Gramellini e la cultura che cola”

  1. Massimo Manca:

    Qui però viri un po’ verso Alberoni.

  2. giorgetto:

    Ue,
    io sono uno dei tuoi lettori a te anonimi, fin da prima che il blog diventasse nero e scritto in verde.
    Sono convinto che prima o poi, sfonderai anche come giornalista, o qualcosa del genere. Se solo ne avessi voglia e trovassi qualcuno a cui piacciono le tue idee anche scomode.
    Sei una delle poche persone che mi riesce a spiegare il tifo da stadio, le tue impressioni sull’Africa sono state disarmanti, senza retorica e molto concrete.
    Ti saluterei anche per strada, ma non so se ti riconosco.
    In ogni caso, finché ne hai le forze, e la voglia, non smettere di martellare.
    A prest!

  3. uno che la sa lunga:

    certo o sfonderà o qualcuno lo sfonderà

 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2024 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike