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giovedì 11 Gennaio 2007, 17:25

Creativi

Stamattina stavo pedalando allegramente verso piazza Castello, sotto un bel sole e con una bella aria di montagna; giunto in piazza Statuto, dovendo prendere una decisione non solo per me ma anche per la mia fedele bicicletta, mi chiedo: “i foma via Bertòla, ò i foma via Garibaldi?”.

Ci sono numerose ragioni per preferire la via intitolata al mio antenato, non ultimo il fatto che via Garibaldi – strada pedonale – è spesso piena di esseri umani al passeggio, per cui percorrerla in bicicletta diventa una specie di edizione dal vivo del gioco di Frogger, in cui ci si sposta continuamente da una parte all’altra della via per evitare le ondate di persone che ti vengono addosso o che appaiono e scompaiono in mezzo alla strada, i dehors dei bar, i furgoni parcheggiati in divieto e i veicoli che attraversano dalle vie laterali. Fate particolare attenzione alle file di cinque o sei signorine contigue: spesso hanno attivato il “radar borsetta” (quel particolare dispositivo che esclude dalla vista qualsiasi persona ed oggetto, ad eccezione dei capi di vestiario e degli accessori esposti nelle vetrine dei negozi) e sono difficilissime da evitare. Tuttavia, via Garibaldi è la strada più diretta per piazza Castello, e così ho preso quella.

Comunque, il punto del post era un altro: percorrendo alfine la via, ho notato i nuovi addobbi per le Universiadi Invernali Torino 2007, che inizieranno in città tra pochi giorni. Ebbene, dato che i fondi ormai scarseggiano, i creativi del Comune hanno avuto un’idea geniale: hanno preso quelle specie di vasi alti e squadrati in ferro, contenenti un mazzetto di shanghai in ferro e colorati di rosso pompeiano, che avevano già addobbato la via per le Olimpiadi; li hanno ridipinti di giallo evidenziatore; e ci hanno scritto sopra “Torino 2007”.

L’ho trovata un’idea geniale: hanno addobbato la città a costo zero, liberandosi dei fondi di magazzino olimpici… Certo, uno si chiede cosa succederà per Torino Capitale Mondiale Del Design 2008: li ridipingeranno di rosa shocking? Verde pisello? Grigio canna di fucile? Li coricheranno in orizzontale? Li appenderanno al contrario?

Però non mi preoccupo: con tutte le combinazioni di rotazione e di colore che ci sono, possiamo ospitare manifestazioni internazionali per trent’anni!

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13 commenti a “Creativi”

  1. BlindWolf:

    Purtroppo gli stendardi dell’anno scorso li avevano già venduti :-P (40€ i 40×40 ed 80€ quelli lunghi, se non sbaglio).

    Ma sei veramente discendente dell’ingegnere militare Antonio o sei solo un omonimo? Quando ti ho conosciuto ti avevo chiesto se eri parente di Felice, 12 o 13 volte campione italiano di pallone elastico (ora pallapugno)

  2. Simone:

    Potrebbero diventare un simbolo di Torino se usati con costanza per qualche anno…

  3. BlindWolf:

    Sempre meglio dell’igloo di corso Lione :-)

    E comunque più che shanghai mi ricordano una pentola di spaghetti (che fame…)

  4. .mau.:

    Il pallone elastico ora si chiama pallapugno? Mamma mia, quante cose mi sono perso in questi anni! (non che abbia mai visto una partita di pallone elasticopallapugno, ma si sa che la Stampa Sera del lunedì una pagina ce la dedicava sempre.

    l’igloo non sarebbe male, se solo Merz avesse pensato di mettere il nord a nord, o perlomeno a sud (che così quando ti ci piazzi davanti sai che guardi a nord) e non a sudest.

    Ad ogni modo, fare via Bertola in contromano è considerato motivo di rifiuto delle esequie cattoliche se ti ammazzano. Tutti quelli che arrivano da nord guardano solamente a sinistra, visto che la via è “a senso unico”…

    (e perché tra te e te parli col plurale majestatis?)

  5. suonatoro:

    Ti ricordo che via Garibaldi è pedonale e quindi proibita alle biciclette, come i portici. Il pedone non deve fare attenzione a te, sei tu che in bici sei fuoriluogo.

  6. Bruno:

    Accidenti, questi piemuntesi, sempre a lamentarsi. Se il comune avesse speso, perché erano soldi buttati, dato che non l’ha fatto, perché non ci sono arredi nuovi. O perché sono brutti, o andavano messi altrove, o sono belli ma li hanno messi troppo tardi o troppo presto… Che noia.

    O che i pedoni in via Garibaldi intralciano, quando c’è una pista ciclabile in via Barbaroux, che congiunge Porta Susa a P.za Castello…

  7. AndreaC:

    Gli stendardi rossi grossi dell’anno scorso sono andati via a 80€. Lo so bene io che ne ho uno in casa :)

  8. Bruno:

    Anzi, la pista ciclabile ti porta *quasi* a P.za Castello.

    http://www.comune.torino.it/ambiente/bici/piste-bici.pdf

  9. vb:

    Bruno: la pista non è in via Barbaroux, è in appunto in via Bertola, che è almeno mezzo chilometro più a sud, e sulla cui pericolosità se percorsa verso il centro ha già parlato .mau. Sul divieto di transito in via Garibaldi, devo controllare ma mi sembra che le bici siano esplicitamente escluse.

    (La cartina del Comune contiene peraltro alcune palle colossali, provate a passare la Pellerina in bici da via Pietro Cossa e poi mi dite.)

  10. BlindWolf:

    x .mau.:
    1) (pallapugno) Sì, mi ero perso anch’io il cambio di nome… ci giocavo parecchi anni fa nelle giovanili della Pallonistica Monferrina (sede a Casale Monferrato, campi di gioco a Vignale e Frassinello).
    Ed il “pallone leggero” (variante indoor) ora si chiama “pallapugno leggera”

    2) (igloo) infatti in seguito hanno coperto i neon indicanti i punti cardinali con un triangolo di materiale trasparente che dovrebbe indicare la direzione giusta

  11. Michele:

    Mai cuntent! ;)

    Comunque il Codice della Strada e’ cambiato, se non erro, e se un tempo consentiva il transito delle biciclette nelle aree pedonali solo “a spinta”, come di norma per i motorini, ora dovrebbe essere lecito transitarvi “a cavalcioni”.
    Se qualcuno vuole verificare…

  12. Simone:

    Michele: mio dio, cio’ e’ un cambiamento epocale! Non posso piu’ prendere a male parole il ciclista invadente (non l’ho mai fatto, ma e’ sempre stata una opzione)

  13. Bruno:

    Mezzo chilometro mi sembra una stima eccessiva. Quanto al vizio di guardare solo verso nord, in effetti caratteristico in via bertola, basta urlare “Oh! Dove cazzo guardi!” Ogni tanto.

 
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