Prove tecniche di scissione
Ieri notte mi è arrivata, in mezzo all’ondata di spam, una mail spammatoria che ha attratto la mia attenzione. Presumo che abbiano preso il mio indirizzo da qualche mailing list romano-politica che frequento, perchè il messaggio mi notificava che domenica prossima a Roma, in un tal centro congressi, dalla fusione del Sult e del Sincobas nascerà un nuovo sindacato: nientepopodimenoché il Sindacato dei Lavoratori (SdL).
Il resto della mail precisa che, mettendo insieme tante categorie diverse, si tratta di un vero e proprio sindacato unitario e “intercategoriale”, che vorrebbe dire non limitato solo ad alcune categorie. Insomma, un vero concorrente di CGIL, CISL, UIL e UGL, che peraltro nel corpo della mail si beccano varie frecciatine, accusate di sfruttare i lavoratori invece che coinvolgerli nelle decisioni.
Naturalmente, la domanda che uno si pone di fronte a una mail del genere è: ok, ma a che area politica corrispondono questi? Detto fatto: la mail si conclude con la segnalazione che al Congresso Costituente parteciperanno “il Ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero, il Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, il Ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio”. A parte il fatto che dalla costruzione della frase si evincerebbe che Pecoraro è il nome proprio di Scanio (nomen omen), l’elenco è presto fatto: Rifondazione, PdCI e Verdi.
Insomma, questo è il sindacato della sinistra conservatrice, che si prepara alla separazione; e come tutti i coniugi litigiosi, in attesa di andarsene di casa comincia a impacchettare la propria parte di mobili e di suppellettili – in questo caso, la propria parte del sindacato – per poi portarsela via.
Del resto, sin dal principio i suddetti ministri Ferrero e Bianchi si erano beccati solo un pezzo di ministero (del Lavoro e dei Trasporti rispettivamente), lasciando l’altro pezzo di tali ministeri a Damiano e Di Pietro della maggioranza riformista, pro quota e anche con qualche confusione, visto che sul proprio sito Web sia quello di Damiano che quello di Ferrero dichiarano di essere il “Ministero del Lavoro”, e anzi sul sito di quello di Ferrero la pagina della sua presentazione si chiama “CVDamiano.htm”.
Certo che uno non sa bene cosa augurarsi: se è meglio che la sinistra riformista e quella conservatrice convivano insieme per cinque anni, annullandosi a vicenda mentre l’Italia affonda, o se è giunta l’ora che l’Unione si spezzi, lasciando libero l’Ulivo di abbracciarsi a Pierferdi e dare finalmente al governo un po’ di efficacia e di ragionevolezza. Democristiana, ovviamente.