.xxx, dichiarazione
Mi spiace non poter raccontare nel dettaglio la seduta pubblica di stamattina e soprattutto le corrispondenti discussioni nel Board di ICANN. A tutti i livelli, si vedono certi “argomenti” volare…
Stamattina al “public forum”, poi, era pieno di lobbisti sia pro che contro, compreso uno che, mi hanno detto, è un mega-avvocato superquotato in termini di diritto costituzionale americano. C’era puzza di soldi per tutta la stanza: al di là delle vecchine del Kansas che mandano le lettere prefabbricate per minacciare di morte Paul Twomey se approverà un dominio popolato da materiale contrario alla parola di Dio, questa è una rissa senza esclusione di colpi tra gente che vuol fare milioni di dollari col porno su Internet, e gente che fa milioni di dollari col porno su Internet e ha paura di perderli. In tutta la discussione, la cosa più spiacevole – a parte la nota di fondo su come a nessuno freghi granchè dell’impatto di questa proposta al di fuori degli Stati Uniti – è non sapere mai chi sta pagando chi altro perchè dica la propria “libera opinione”.
Come tale, pur con tutte le implicazioni di principio, auspico che si prenda una decisione e che si cominci a parlare di questioni che, non per le vecchine del Kansas ma per i veri utenti dei nomi a dominio, sono molto più direttamente importanti.