Energia
Oggi ho comprato l’ennesimo biglietto aereo di questa estate, da Easyjet. Dopo aver compilato tutti i dati, in mezzo ai vari extra che le compagnie low cost cercano regolarmente di venderti (tra cui uno sgradevole: 7.50 euro per poter pagare con la carta di credito…), ne ho trovato uno che ho subito aggiunto: la possibilità di compensare le 201 tonnellate di CO2 che rappresentano la mia quota parte di ciò che verrà prodotto dai miei voli.
In pratica, ho versato tre euro e ottantasette centesimi per supportare progetti di produzione di energia rinnovabile, come una centrale idroelettrica in Ecuador, per dire. Non so se la costruiranno mai, ma il problema è reale e noi siamo tra i paesi dove è meno sentito, se è vero che il primo filmato che Lufthansa ti mostra sugli intercontinentali, raggiunta la quota di crociera e prima di iniziare il programma di intrattenimento, è una lunga intervista con il suo amministratore delegato che giura e spergiura che loro fanno tutto il possibile per migliorare, che la quota di CO2 prodotta dai viaggi aerei è comunque ridotta – attorno al tre per cento del totale -, e che i viaggi aerei hanno dei vantaggi irrinunciabili (segue spot strappalacrime di mamme e bambini che si abbracciano in aeroporto).
Già qualche tempo fa, dopo il polpettone del Live Earth – che in sè era una esibizione di miliardari viziati che volavano attorno al mondo su jet privati per invitare noi a spegnere la luce in cucina, ma che almeno ha sollevato il problema -, mi ero messo a pacioccare con le configurazioni del mio server casalingo: con un’oretta avevo realizzato che bastavano un paio di cambiamenti nel BIOS perchè le ventole rallentassero automaticamente quando non ce n’era bisogno, e che esistevano i cpufreq tools perché la velocità della CPU si abbassasse quando il computer non faceva niente.
Altri suggerimenti sono banali ma da mettere in pratica: ad esempio abituarsi a staccare i caricatori dalle prese quando non sono in uso, o bollire solo l’acqua che serve, per la pasta o per il tè, e non tinozze intere.
Insomma, molto si può fare, e cominciare a impegnarsi per risparmiare un po’ – oltretutto, meno energia sprecata vuole anche dire bolletta più leggera – è qualcosa che dovremmo fare tutti.