Epifanie
Il vero momento del trasloco è quando per la prima volta nella casa nuova, dopo giorni passati a scaricare e spostare scatoloni e pezzi di mobilia, ti viene istintivamente da toglierti le scarpe e metterti le pantofole.
Near a tree by a river
there's a hole in the ground
Il vero momento del trasloco è quando per la prima volta nella casa nuova, dopo giorni passati a scaricare e spostare scatoloni e pezzi di mobilia, ti viene istintivamente da toglierti le scarpe e metterti le pantofole.
Ebbene sì, oggi è il giorno del trasloco; anzi vi scrivo questo post già dalla mia nuova casa.
Ci sono tanti aneddoti, tante considerazioni, tante sensazioni legate al cambiar casa dopo quasi dieci anni, e si accavallano tutte nella mia mente; può darsi che le esponga poco a poco nei prossimi giorni.
Per il momento, l’unica cosa che mi viene da fare è ringraziare la Samsung per aver realizzato uno scatolone della stampante così solido: praticamente tutto il contenuto di casa mia, dai fumetti ai vestiti, sta venendo spostato all’interno di quello scatolone e al più di un paio d’altri, con innumerevoli giri (ma tanto le case non sono molto lontane e la mia auto comunque non è un furgone).
Allo stesso tempo, dichiaro la mia sensazione di sconforto per l’aver ordinatamente conservato per dieci anni tutti gli imballaggi di tutti i prodotti elettrici ed elettronici che ho acquistato – compresi la tostiera e lo switch cinese da cinque euro – per poi realizzare che, quando li devi spostare tutti insieme in una volta sola, non hai nessuna voglia di reimballarli. L’unica cosa che ho imballato è stata la PS3, anche se al televisore al plasma ho attaccato davanti con lo scotch un riciclo di plastica antigraffio.
E infine ringrazio, questa volta ironicamente, tutto il mio nuovo quartiere per le tredici reti wireless che si pescano da casa mia e che rendono la connessione lenta e problematica ogni volta che rianimo l’iBook. Non temete, andrò presto di cantenna o direttamente di forno a microonde.