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venerdì 15 Febbraio 2008, 14:27

Suv via

Il gioco di parole non l’ho fatto io, l’ha fatto Capitan Freedom a Stefano Bartezzaghi in diretta su Radio Flash. Bartezzaghi l’ha richiamato all’ordine, dicendo che se enigmisticamente ci può stare, non gli sembrava umanamente il caso.

Certo è che l’incidente di ieri a Milano, un morto e 26 feriti per un SUV che invade la corsia preferenziale e taglia la strada ad un bus spedendolo contro un tram, non avrebbe potuto essere più simbolico nemmeno se fosse stato costruito apposta.

Dalla parte delle vittime abbiamo due mezzi pubblici, i loro autisti, decine e decine di studenti e lavoratori disciplinatamente collocati a bordo di un veicolo per il trasporto collettivo sociale.

Dalla parte del carnefice abbiamo Marco Trabucchi, 38 anni, agente di commercio sempre di fretta, italiano ma con residenza a Lugano e immaginate voi perché, alla guida di un SUV, anzi, di un Porsche Cayenne. Costosissimo, inquinantissimo, ingombrantissimo, un mostro di devastazione ambientale e di arrivismo sociale. Che a un certo punto, stufo di perdere tempo in mezzo ai comuni mortali, scarta – lui dice per evitare un pedone – dal bordo della carreggiata verso la corsia preferenziale (che lì sta a centro strada) senza accorgersi del bus in arrivo, che per evitarlo deve invadere il lato opposto della strada, compiendo un terribile frontale contro il tram che giungeva nell’altra direzione.

Sarebbe facile concludere che dovrebbero… magari non impiccarlo, come gridava la folla, ma metterlo in galera e buttar via la chiave. In effetti sì, spero che lo mettano in galera e buttino via la chiave. Allo stesso tempo, è troppo facile liquidare questi casi come un problema legato soltanto all’irresponsabilità personale; sono comunque anche un effetto dell’anarchia che regna sulle nostre strade cittadine, di cui sono responsabili non solo gli indisciplinati, ma anche le istituzioni che dovrebbero regolare il traffico.

Da una parte, non si capisce cosa si aspetti ad espellere i fuoristrada e i veicoli ingombranti dalle città, con qualche esenzione ben delimitata per il trasporto merci. Non è solo questione di inquinamento o di spazio occupato, visto che un SUV o un camper nel parcheggio a pettine ci entra pure, un millimetro a destra e uno a sinistra, però poi a fianco non ci sta più nessuno. E’ proprio questione di sicurezza: il guidatore di un mezzo normale, dietro a questo genere di veicolo, non vede assolutamente nulla. Anche senza voler considerare l’eventuale correlazione tra possesso di un SUV e maggior indisciplina (che pure sarebbe interessante misurare), ce n’è a sufficienza per vietarne la circolazione nelle zone urbanizzate delle città: diamogli due anni di tempo per comprare un’altra macchina (tanto chi può permettersi quel genere di mezzo non ha certo problemi di soldi) o per ricoverarla a bordo città pronta per le gite domenicali, e poi via.

Allo stesso tempo, bisogna comunque porsi il problema di come garantire lo scorrimento del traffico privato nelle grandi città. Non so se tra i lettori ci sia qualcuno che si sposta in auto per lavoro; diventa sempre più difficile farlo, tra limiti, dossi e semafori perennemente rossi. E’ probabile che abbassando la velocità media si abbassi la gravità degli incidenti, ma si alzano sia l’inquinamento che il nervosismo e la frustrazione del guidatore medio; stessa cosa per le zone dove non si trova parcheggio. E un guidatore nervoso è un guidatore che più facilmente tenterà una manovra azzardata.

A queste esigenze bisogna porre attenzione in uno dei due modi: se in un luogo non è possibile garantire un livello decente di parcheggiabilità e di scorrimento in sicurezza, le macchine non devono proprio poterci arrivare, o devono essere ridotte nel numero tramite costi per l’accesso e la sosta. Dove invece è possibile, lo scorrimento del traffico deve essere incentivato, non rallentato.

Io credo che il tizio di ieri non fosse, in sé, un cinico e calcolatore assassino di passeggeri del trasporto pubblico; se mai, più semplicemente, fosse un bauscia cretino e irresponsabile che si era rotto le scatole di stare in mezzo al traffico (con in più la possibilità che la storia del pedone sia vera, perché di pedoni altrettanto indisciplinati degli automobilisti ce n’è a tonnellate).

Se ciò ovviamente non lo giustifica, il fatto di avergli permesso di arrivare con quell’auto in quel punto, dove veicoli, mezzi pubblici, parcheggio selvaggio e pedoni sbadati si mescolano anarchicamente nell’indifferenza generale, è responsabilità delle istituzioni. Che invece di pensare alle elezioni e ai giochi di potere, potrebbero davvero andare ad occuparsi del traffico.

[tags]suv, traffico, milano, incidente[/tags]

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41 commenti a “Suv via”

  1. .mau.:

    Mi ricordi la volta in cui Anna commentò la morte di un pedone che attraversava (col verde) a un semaforo pedonale, e venne investito da un coglione (che evidentemente passava col rosso) dicendo “anch’io a volte passo col rosso, ma guardo che non ci sia nessuno che attraversa!” al che le risposi “perché, lui non era convinto forse della stessa cosa”?
    Il Cayenne aveva comunque targa Freiburg, non Lugano. E sarebbe interessante scoprire se è davvero un agente di commercio, oppure – come oggi scrivono i giornali – un procuratore calcistico, magari quello di cui si parla qui.

  2. vb:

    Certo che credo che il tizio abbia fatto quella manovra senza vedere il bus e/o convinto di passarci, altrimenti sarebbe un assassino volontario; e certo che ciò non lo scusa. Allo stesso tempo, continuo a pensare che se le strade non fossero piene di divieti inutili e di rossi perenni, la gente non si abituerebbe a violare i divieti e i semafori con leggerezza, e alla fine ci sarebbero meno incidenti. Mi rendo conto che è un ragionamento un po’ deresponsabilizzante e non è ciò che voglio, ma è anche nella natura delle persone.

    Per il resto, ti sei dato da fare; in effetti, si scoprisse che era un ex collaboratore di Moggi il quadro sarebbe completo… anzi no; ci si potrebbe ancora aggiungere che tira le code ai gatti, ruba la pensione alle vecchiette e picchia i bambini ai giardinetti dopo averli violentati.

  3. Lobo:

    Complimenti per il colpo giornalistico .mau. :”il conducente, Marco Trabucchi, 38 anni, madre veronese e padre russo, residenza in svizzera..”

    tutto torna :) e’ un uomo di Moggi:P

    Fede

  4. Felter Roberto:

    Se concordo con te su molti punti, e sono tanti te lo assicuro, ritengo assolutamente sbagliato fare quelle che tu chiami “qualche esenzione”.
    sei veramente convinto che poi le limitazioni non finiranno sempre e solo per dare problemi al povero viaggiatore normale, mentre a quello che si può permettere il SUV, si fa la dichiarazione che il Cayenne gli serve per il trasporto dei vestiti, oppure la tassa la paga, tanto i soldi non sono certo un problema.
    Come le domeniche senza traffico, che alla fine non servono per l’inquinamento, servono solo a chi ha i soldi, si è preso il Cayenne nuovo ( che in città può andare anche in quei giorni) e ogni tanto vorrebbe una giornata in cui andare in città tranquillo, senza tutti quei “catorci” che gli riempiono le strade.

  5. DaniloP:

    Io ho un Pajero 3 porte che, apprendo da una delibera della giunta di Firenze, avendo un diametro delle ruote superiore ai 730 mm è un SUV. Quindi pur non sapendolo sono parte in causa.

    Ma andiamo con ordine.

    1) le dimensioni: ci sono SUV molto ingombranti ma ci sono anche monovolumi ENORMI. Ad esempio apprendo dal sito di 4 ruote che l’Alfa 147 è lunga 422 cm contro i 439 del mio Pajero e laga 173 contro i miei 188. Non mi sembra una differenza tale da far gridare allo scandalo! Certo la mia è alta 188 contro i 144 dell’Alfa ma d’altra parte quanto è lungo, largo ed alto un S-Max? Un Galaxy?

    2) consumi ed inquinamento: più consumo più inquino mi sembra logico, ma più consumo più pago accise e tasse sui carburanti. Inoltre avendo una cilindrata grande ed una potenza abbastanza elevata (170CV non sono poi chissà che oggi) pago anche un mucchio di bollo auto, sempre allo stato. Ecco, a furia di pagare mi sembra di essermi guadagnato, anzi, pagato, il diritto di usare un po’ la macchina che voglio, o no?

    3) mi occupi il parcheggio: io lavoro a Genova. Se a Torino ti sembra che ci sia poco parcheggio, vuole dire che non hai visto nulla. Ecco io per posteggiare pago ogni mese 160 euro di affitto in un silos, ma non perchè ho un SUV, quando avevo la golf era la stessa, ormai se vuoi parcheggiare devi pagare e quindi idem come sopra. Se devo pagare ci parcheggio un po’ quello che voglio

    4) SUV & indisciplina: guarda io sul Pajero ho montato anche la cuccia del Pitbull così smette di morsicare bambini…

    5) due anni e via: bell’idea, soprattutto democratica. Chissà che non si possa applicare in altri ambiti…

    Per chiudere: quando si guida bisogna stare attenti perchè la disgrazia è dietro l’angolo, ti parlo per esperienza, ma credo che il tipo di auto non sia così determinante.

    Ed in fine, per i giustizialisti incalliti, per quelli che la gogna subito: istituiamo una patente ad hoc. Una B++ (tipo). In questo modo il mito della signora bene che ha il Cayenne ma non riesce a guidarlo morirebbe per sempre.

    Guarda io ti leggo sempre molto volentieri perchè spesso dici cose intelligenti su cui mi trovo in sintonia ma questo post, detto senza rancore e come lo direi ad un amico, è una cazzata.

    Saluti.

  6. .mau.:

    Per dare un’idea ai torinesi, il punto in cui c’è stato l’incidente è più o meno equivalente a via Nizza tra Porta Nuova e Piazza Carducci, con il tram in mezzo. L’unica differenza è che la parte centrale è un po’ rialzata, e quindi generalmente non trovi gente parcheggiata in doppia fila. Parliamo dei limiti di velocità.
    @DaniloP: provato a pensare alla quantità di moto di un Pajero rispetto a una 147?

  7. DaniloP:

    @.mau.: guarda, avete tutti ragione: il moto, la massa, il peso, l’inerzia, ecc… ma visto che si parlava di dimensioni (superficie e volume) io confrontavo quelle. Per le altre mi confesso meno preparato ad entrare nei dettagli.

    Poi io capisco che la gente sia incavolata per il traffico, per lo smog, per gli incidenti e tutte queste belle cose che ogni giorno ci tengno compagnia, ma trovo sia stupido – ripeto stupido – identificare la causa di ogni male con un oggetto: il traffico è un casino? Diamo la colpa ai SUV. Il paese è in malora? La Casta (che poi anche loro avranno il SUV…).

    Scusate lo sfogo, ma io in un paese dove la gente è così arrabbiata e sempre più pronta al linciaggio del prossimo solo perchè fa un certo tipo di lavoro, o perchè aderisce ad un determinato partito, o perchè possiede un tipo di auto, mi ci riconosco sempre meno.

    Danilo

  8. simonecaldana:

    Io voto per la B+. Cerco anche soci per aprire una autoscuola.

  9. Andrew:

    vb, non puoi, per principio, vietare l’uso di un qualcosa in libera vendita.
    Ci sono veicoli di ogni dimensione, età, cilindrata, alimentazione, ruote: sono tutti regolarmente commerciabili, bastano i soldi.
    Se un governo intende limitare l’uso di uno di questi beni, deve darne valide motivazioni. Nel caso dei veicoli, sono tutte motivazioni opinabili, perché l’unico motivo serio sarebbe l’inquinamento, motivo per cui dovremmo tornare tutti alle carrozze a cavalli (ed allora avremmo l’inquinamento da letame). Il fatto che non si trovi parcheggio può al massimo essere una limitazione alla circolazione valida per tutti i veicoli, o per una categoria di veicoli ben definita.
    I suv non sono il male delle nostre città: avremmo lo stesso problema anche se tutti usassero la Panda, perché se per magia svuotassimo tutte le città delle auto più lunghe di 4 metri e più larghe di 1.75m, dopo una settimana si spargerebbe la voce che ‘Finalmente si posteggia!’ e quindi anche quelli che adesso vanno in bici, moto, autobus si guarderebbero allo specchio e dopo un esame di coscienza di non più di un secondo salirebbero sulla loro auto ed ingolferebbero le strade più di un esercito di suv.
    In realtà, quello che ci da’ fastidio dai guidatori di suv, è che ti guardano dall’alto in basso dai loro pacchiani scatoloni con le ruote, e tu ti senti piccolo….
    E che, sfruttando i ruotoni, salgono impunemente sui marciapiedi.

  10. Mauro:

    Bisogna chiudere le città, soprattutto il centro.
    Tutti a piedi.

  11. Felter Roberto:

    Solo per confermare che effettivamente è il procuratore dei calciatori che si diceva all’inizio:
    http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2008/02_Febbraio/15/incidente_interrogatorio.shtml

  12. Alberto:

    La teoria economica, non Marx, ci dice che il ciclo economico funziona in modo ottimale se chi, attraverso la produzione o il consumo, causa dei costi sociali paga direttamente per quei costi. E’ giusto quindi che chi usa mezzi, che inquinano più degli altri, che occupano una maggior quantità di suolo pubblico quando si muovono o si parcheggiano paghino per questo costo addizionale che arrecano alla collettività. Per questo e non per esproprio proletario sono favorevole ad una sovratassazione dei SUV, tra l’altro una tassazione dei SUV l’aveva proposta il governo Prodi e poi ritirata probabilmente perché troppi onorevoli avrebbero dovuto pagare. Sulla proibizioni sono invece sempre un po’ scettico…

  13. Alberto:

    Aggiungo un dubbio sui commenti sovrastanti: ogni volta che si parla di GEA si tira in ballo sempre la famiglia Moggi e mai la famiglia Geronzi, decisamente più potente dei Moggi e in possesso della quota di maggioranza di GEA. Qual’è il segreto per essere i soci di maggioranza di una società che è sotto inchiesta e fare in modo che tutti parlino solo dei soci di minoranza? Sarebbe interessante saperlo, chissà mai che capiti di trovarsi nella stessa situazione…

  14. vb:

    Non volevo criminalizzare nessuno, il punto del mio post è appunto che scaricare tutte le responsabilità degli incidenti sul singolo guidatore o sul suo veicolo equivale a non vedere le grosse responsabilità di chi viene eletto o retribuito esattamente per prendersi cura di una soluzione SISTEMATICA dei problemi del traffico, sia di sicurezza che di scorrevolezza, e invece lo abbandona all’anarchia.

    Chiarito questo, se non fosse legalmente possibile vietare l’uso dei SUV ed equiparati (per me anche i grossi monovolume e i furgoni sono la stessa cosa, solo che il furgone va parzialmente esentato in qualche modo perché mica possiamo chiudere tutti i negozi, anche se concordo sul tremendo rischio-furbi) nei centri urbani, allora non sarebbe legalmente possibile nemmeno vietare l’uso dei camion sulle autostrade nei week-end o il passaggio dei pedoni nei sottopassi stradali, no? Se mai concordo che la punizione possa essere esagerata o che vada esaminato bene se sarebbe efficace, ma non capisco dove stia questa presunta libertà di andare dove si vuole con il mezzo che si vuole, cosa che peraltro già ora non esiste grazie alle numerosissime leggi che regolano il traffico.

    Le nostre città sono chiaramente in difficoltà ad assorbire l’incremento continuo di veicoli in circolazione, e in questa ottica, proprio come si incentiva mediante divieto parziale di transito il passaggio ad auto meno inquinanti, non vedo perché non incentivare tramite divieto parziale di transito il passaggio ad auto meno ingombranti o direttamente a moto e bici.

  15. .mau.:

    aggià. Vubbì, ti candidi stavolta? Come promesse da discorso preelettorale erano un po’ debolucce, ma è chiaro che ti devi ancora allenare.

  16. Attila:

    Ma a nessuno viene in mente che un cd “SUV” Euro 4 inquini meno di una Panda del 1989 a super convertita?

  17. for those...:

    @Alberto: la teoria economica è appunto solo teoria! Io sono un motociclista. Sono secoli che le nostre associazioni tentano di far passare il concetto che una moto non deve pagare lo stesso pedaggio autostradale di un’auto perché, oltre a sfruttare, usurare e usare meno l’autostrada, è pure penalizzato dai servizi offerti (tutti mirati agli automobilisti. avete mai visto un parcheggio per moto in un autogrill?)
    La sovrattassa ai SUV (che andava estesa a tutte le auto oltre una certa massa/cilindrata) non è passata perché dicevano che era una misura demagogica da comunisti… vabbé.
    @vb: concordo pienamente con la necessità di impedire l’accesso a certi mezzi per legge. Visto che noi singoli cittadini non lo capiamo da soli.
    @DaniloP: a questo proposito, mi spieghi perché uno che vive e lavora a Genova si compra un Pajero?
    P.S. la scorsa settimana ho finalmente scoperto perché nei paesi di lingua spagnola il Pajero ha un altro nome!

  18. vb:

    @.mau.: Ma figurati, non credo che ci siano speranze che un qualsiasi nome valido, dotato di pensiero indipendente e senza raccomandazioni possa arrivare su una qualsiasi lista (e non dico tanto dell’indegno sottoscritto, ma di persone ben più qualificate come, per dire, il Cortiana). Ovviamente se avessi mai l’opportunità di entrare in un luogo dove si possa far qualcosa di concreto lo farei volentieri, anche fosse la circoscrizione. Sinceramente, mi sembra comunque più coerente che fare il fustigatore sul blog e poi annullare le schede, ma sono scelte personali.

    Non capisco però cosa c’entrino le elezioni con la mia antipatia per i SUV, a maggior ragione visto che quello che dico in merito è chiaramente poco popolare…

    Comunque ho un post su “blogger ed elezioni” in macinazione da giorni.

  19. for those...:

    @Attila: l’anno scorso il nostro vulcanico governatore ha tentato di imporre il blocco del traffico a Milano a TUTTI i mezzi euro0/1. Comprese le moto. Secondo lui, la mia moto euro0 di 600cc di cilindrata inquina di più della mia Punto 1.9 diesel euro3. Cioé, se non avessimo fatto un bel sit-in con le nostre moto sotto al pirellone per fargli capire che era un’idiozia, io avrei dovuto lasciare a casa la moto a benzina 600c per prendere l’auto 1900 diesel. Non credo ci vogliano grandi studi per capire quale dei due mezzi inquini di più, nonostante gli EURI!
    Ammetto comunque che l’esempio è “estremo”, in quanto nel caso delle moto entra in gioco anche il fattore del tempo di percorrenza (e quindi di motore acceso) molto minore delle auto.
    Probabilmente una Panda 1000 euro0 inquina più di un Cayenne 3600 (il modello più “piccolo”) euro4. Io però non ci giurerei.

  20. MarcoF:

    @Alberto: hai fatto centro! (anche se andiamo OT); com’è che notizie come queste qui sono sempre in sordina ed anzi il signore, dopo aver fatto fuori Arpe in Capitalia, è diventato presidente del consiglio di sorveglianza di Mediobanca?

  21. vb:

    Il problema che io sollevavo a proposito dei SUV non era tanto l’inquinamento, ma l’ingombro e la riduzione di visibilità che questi mezzi provocano. A Torino siamo già fortunati ad avere pochissime strade strette, ma avete mai visto un SUV aggirarsi per vie medievali, e magari dover fare due minuti di manovra per riuscire a svoltare un angolo, ovviamente mettendo due ruote sul marciapiede e facendo scansare i pedoni se no non c’è verso che ci passi? Se la gente non ci arriva da sola al fatto che certi mezzi non sono adatti ai centri storici, direi che tocca al Comune ricordarglielo.

  22. for those...:

    per non parlare del fatto che la maggiorparte degli incidenti stradali avvengono in città e non è piacevole spiattellarsi contro un SUV se sei su una 600! anche se sei a basse velocità.

  23. MarcoF:

    Il fatto è che, secondo me, per vie “medievali” o simili non dovrebbe passare proprio nessun mezzo, rendendole esclusivamente pedonali. Di recente mi è passata sotto gli occhi una vecchia foto di via Garibaldi a Torino, quando ancora vi passavano pedoni, auto e tram e solo a vederla mi ha dato una sensazione di stranezza e di pericolo per come tutto quel traffico si svolgesse in spazi veramente ristretti ed angusti.
    Parlando con mio zio, ormai memoria storica di Torino, mi ha raccontato dei lamentosi piagnistei dei molti residenti e commercianti della via quando si decise di renderla pedonale, presagendo la morte stessa della zona una volta chiusa al traffico. Oggi è una delle vie più commerciali e frequentate di Torino e nessuno sano di mente prenderebbe seriamente in considerazione di renderla nuovamente trafficabile per mezzi ed auto.

    Tutto ciò per dire che più che mettere sovratasse sui SUV per poter circolare in alcune zone, sarebbero queste ultime da chiudere del tutto al traffico.
    E comunque sostenere che a furia di pagare uno si guadagna il “diritto” di usare dei mezzi che ingombrano di più, inquinano di più ed oggettivamente sono più pericolosi (almeno per chi ne è all’esterno, vedere qui e qui) rispetto ad altri mi sembra un ragionamento idiota e tipicamente italiota.

  24. DaniloP:

    @for those: non mi devo giustificare di nulla, ma dove ho scritto che vivo a Genova? Sul perchè mi sono comprato un Pajero piuttosto che una Prius non scriverò neanche una riga perchè non credo che ve ne possa fregare di meno.

    @MarcoF: grazie per l’italiota e per l’idiota. Grazie anche per i dati, che come tutti i dati si possono leggere come si vuole, tipo: un’Audi A6 ottiene meno stelle (1) nella sicurezza con il pedone che un gigantesco SUV come un’Audi Q7 (2 stelle). Che facciamo? Come la mettiamo?

    Sono anche io dell’idea di chiudere i centri storici (tutti) alle auto (tutte) e alle moto, però ogni altra forma di discriminazione mi pare francamente esagerata.

    Vorrei inoltre ricordare che anche se per chi ha una macchina di grossa cilindrata non c’è ancora la confisca dei beni all’atto dell’acquisto però mi pare di ricordare che il governo Prodi abbia comunque introdotto una sorta di “superbollo” per le macchine che superano un certo rapporto peso/potenza.

    P.S.: in spagna il Pajero si chiama Montero, visto che il nome originale non avrebbe avuto grande appeal presso il pubblico di maschi frustrati a cui si rivolge il marchio.

    Saluti a tutti

  25. .mau.:

    @vb: non capisco il tuo “se avessi l’opportunità”. Un conto sono le politiche, ma in circoscrizione, e penso anche in comune, non credo proprio uno debba aspettare che qualcuno lo chiami, ma può buttarsi nella mischia direttamente.

  26. simonecaldana:

    In effetti pajero per un SUVvista non e’ appropriato. E’ infatti noto che l’acquisto di un SUV e’ generalmente dovuto ad un desiderio di compensare quelle che si percepiscono come proprie inferiorita’.

  27. MCP:

    Io pero’ le signore-bene che accompagnavano i figli-bene a scuola su dei veri bestioni (s)parcheggiati in doppia fila le vedevo gia’ 15 anni fa. Solo che all’epoca si chiamavano fuoristrada e non SUV.

    E certo il mercato non era ancora di massa come oggi quello dei SUV, che non sono posseduti solo dagli abbienti ma anche da chi abbiente vuole apparire e se lo prende in 72 rate. Tanto, e’ passato il messaggio che indebitarsi e’ cosi’ cool…

  28. MarcoF:

    @DaniloP: Scusami se ti ho offeso, non volevo. Comunque era più rivolto al tipo di pensiero e ragionamento che purtroppo è diffuso e non alla persona.

  29. Alberto:

    @MarcoF: il ragionamento “tipicamente idiota e italiota” di far pagare di più a chi inquina di più (ovvero che chi causa un maggiore costo sociale lo ripaghi sotto forma di maggiore imposta) è stato per primo teorizzato da Arthur Pigou. Non so se fosse idiota ma sicuramente era inglese. Se vuoi saperne di più:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Imposta_Pigouviana

  30. MarcoF:

    @Alberto: il fatto di far pagare tramite tassazione a chi produce esternalità (caso tipico: inquinamento) è una pratica diffusa un po’ in tutto il mondo. Io condivido tale concetto che cerca di bilanciare il costo sociale che ha, nella società odierna, ad esempio l’inquinamento.
    Non condivido il concetto (che mi sembra si voglia far passare con il ragionamento che ho criticato) che pagando si acquisisca inevitabilmente ed automaticamente il diritto di provocare esternalità non solo economiche e quindi di poter “prezzare” tali esternalità.
    Tutto qui.

  31. DaniloP:

    @simonecaldana: in effetti io pensavo di essermi comprato un fuoristrada (prima dell’acquisto ho avuto anche modo di fare delle comparative tramite i conc. su dei tracciati appositi), è solo in questi giorni che ho scoperto di essere un SUVvista (diametro ruota > 730mm)…

  32. Attila:

    Ma secondo voi tra un X-5 e una serie 7 della BMW c’è così tanta differenza?
    O tra una Audi A8 e un Q7?
    Oppure tra un Mercedes ML o una classe E (o S)?

    A quel punto obblighiamo tutti a comperare Smart… fatemelo sapere, così rastrello un po’ di azioni della casa… Grazie…

    P.S. Qualsiasi motore EURO4 inquina meno dei vecchi mezzi a benzina super convertiti…

  33. simonecaldana:

    DaniloP: e’ uguale: se non vivi o non possiedi un immobile o non vai regolarmente in posti che richiedono un certo tipo di vettura, nell’animo sei un SUVvista. Se invece vivi in posti sperduti tipo Cuneo allora va bene, siamo con te nel dolore, oltretutto.

  34. Bruno:

    Marco Trabucchi

    http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2008/03_Marzo/05/incidente_porta_vittoria_preferenziali.shtml

    aveva preso più di 100 contravvenzioni in meno di sei mesi, per aver invaso le corsie preferenziali dei mezzi pubblici. Ed essendo cittadino svizzero, non riteneva fosse il caso di pagarle.

  35. vb:

    Naturalmente dipende dalla civiltà delle persone: una delle tre multe che io ho preso in quindici anni di patente era una contravvenzione per divieto di sosta presa a Ginevra, una volta che ero andato in auto e che la sera non avevo trovato parcheggio (a Ginevra TUTTA la città, centro e periferia, è a parcheggio riservato ai residenti del quartiere con l’eccezione dei parcheggi sotterranei e di dieci-posti-auto-dieci per quartiere; disperato, avevo lasciato l’auto su un angolo, verso le 23, dicendo “tanto domani mattina alle 7,30 la riprendo”; la mattina dopo alle 7,30 c’era già la multa).

    Ovviamente da buon italiano ho subito pensato “se non la pago non mi beccheranno mai”, ma altrettanto ovviamente sono comunque andato a pagarla: devo ancora avere la ricevuta con il timbro dell’ufficio postale delle Nazioni Unite…

  36. simonecaldana:

    In Austria mio zio si ritrovo’ in una situaizone simile e parcheggio’ dove non avrebbe potuto. Il mattino dopo invece della multa sotto il tergicristallo trovo’ un depliant multilingua che cominciava con “Gentile turista, comprendiamo che non sia facile capire dove si possa parcheggiare e dove, per cui le forniamo una mappa completa della citta’ con informazioni in molte lingue”.
    Chiaramente, essendo comunque austriaci, si saranno segnati il numero di targa e nel caso avesse riparcheggiato dove non si poteva immagino l’avrebbero fatta brillare…

  37. Bruno:

    Da italiano cresciuto a 2 km dal confine svizzero, ti assicuro che non pagare una multa svizzera può avere serie conseguenze. Di sicuro non sarebbero venuti a cercarti a casa in Italia, ma quando avessi provato a rientrare in Svizzera e ti avessero controllato la cosa sarebbe emersa. E allora avresti pagato, in qualche modo. Avrebbero potuto sequestrarti il mezzo e darti un foglio di via. O, come successe ad un mio amico, sequestrarti tutti gli oggetti di valore (orologio, gioielli, giubbotto di pelle) per ridarteli quando fossi tornato con il denaro. Un’altro mio amico commise l’errore di parlare al cellulare mentre guidava. Il gendarme gli disse semplicemente: paga subito o preferisce che le sequestriamo la macchina?

  38. Bruno:

    Comunque il punto del mio commento era: questo Trabucchi era solito commettere scorrettezze nel traffico, simile a quella che ha causato l’incidente, per cui il suo comportamento ha ben poche attenuanti.

  39. vb:

    Non lo voglio difendere, ma se veramente questa fosse stata l’unica volta in cui invece di fare una manovra vietata o azzardata ha veramente dovuto scartare per evitare un pedone disattento? Andrebbe condannato lo stesso perché di solito guidava da stronzo?

    Mi piace questo caso, è pieno di dilemmi morali :-)

  40. Bruno:

    Avrebbe dovuto scartare per evitare un pedone disattento che stava attraversando la corsia preferenziale degli autobussi, sulla quale si trovava Trabucchi con la sua macchina.

    Il pedone poteva essere disattento perché aveva verificato che nessun autobus si stava avvicinando, e non si poteva certo aspettare un altro mezzo.

  41. vb:

    Veramente, se non ho capito male la ricostruzione, il tizio era nella corsia normale (a bordo strada), e avrebbe scartato verso la preferenziale (a centro strada), invadendola, per evitare il pedone che sarebbe sceso dal marciapiede senza guardare.

    Ma ripeto, anche per me ‘sto tizio è veramente il peggio che si possa immaginare dal punto di vista umano: proprio per questo sto cercando di applicare appieno, con grande fatica, il principio del “nessuno tocchi Caino” (almeno finché non è stato condannato).

 
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