La maledizione del barone Montezuma
Se proprio vi interessa saperlo, in questo momento sono in bagno e festeggio un inatteso crossover tra l’Egitto e Montezuma. Gli è che stasera c’era il ricevimento del lunedì, che si è tenuto in un posto stranissimo nel quartiere elegante e novecentesco di Heliopolis: il Palazzo del Barone, ovvero una affascinante mostruosità costruita per un nobile belga negli anni Venti in “stile orientale”, cioè come un occidentale immaginerebbe un palazzo orientale.
Naturalmente è abbandonato e in decadenza da tempo, e anche piuttosto pericolante; solo che noi eravamo il primo gruppo ad arrivare e non ce l’hanno detto, così varie signore si sono infilate dentro, hanno preso la vecchia scala nel buio più pesto e hanno rischiato di ammazzarsi dal primo piano, prima di scoprire che il ricevimento era in realtà nello spiazzo antistante.
Comunque, a forza di mangiucchiare porcatine di ogni genere e di bere succhi e coca cola, ho avuto un incontro da vicino con i cessi chimici egiziani, trovandomi peraltro nell’insolita situazione in cui la coda era davanti a quelli degli uomini, a dimostrazione di come la governance di Internet sia ancora saldamente in mano al sesso forte (ma debole di stomaco).
Proprio questo mi fa sovvenire del racconto che ci ha fatto durante la cena una coppia del posto, lui italiano e lei egiziana: infatti, lui per poterla sposare ha dovuto non solo convertirsi, ma anche ottenere da un apposito ufficio statale un certificato di conversione all’Islam, a cui è potuto seguire il certificato di matrimonio.
Tale certificato va tenuto da conto: infatti, quando andarono in vacanza a Sharm, l’albergo si rifiutò di dare loro la stanza in quanto non avevano dietro la prova di essere sposati. L’unica via di uscita era quella di dormire in stanze separate, ma (oltre alla mancanza di intimità ) si sarebbe dovuto raddoppiare il costo. Alla fine, però, la soluzione si è trovata quando, a forza di escalare la situazione, si è scoperto che il mega-manager dell’albergo era italiano; tra italiani ci si capisce, e quindi il manager dell’albergo ha offerto alla coppia una seconda stanza gratis tra quelle comunque invendute, dando disposizione agli inservienti di chiudere un occhio sulla sua effettiva occupazione…
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