Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Ven 22 - 1:11
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione
sabato 1 Novembre 2008, 11:02

Nuovo cinema Lufthansa (2)

Mi avranno fatto penare con le lounge, ma alla fine sono stato fortunato: visto che c’era un posto libero, ho vinto un upgrade gratuito in business class sul Francoforte-Cairo. (Il posto era libero per via di un americano che ha perso la coincidenza; solo che all’ultimissimo momento l’americano è arrivato, però io ero già spaparanzato e quindi hanno piazzato lui in economy facendogli un rimborso, e me gratis in business! Ho incontrato poi il tizio al Cairo e ha bestemmiato tutti i santi…)

Ho quindi potuto godere del programma di intrattenimento personalizzato, che consiste in una orrida interfaccia simil-web tramite la quale tuttavia è possibile godere in video on demand di qualche decina di film e programmi televisivi.

Scorrendo la lista ho visto qualcosa di vagamente interessante, tipo Hancock (interessante per vedere quanto riesca a rendersi ridicolo Will Smith) o l’ultimo Indiana Jones (interessante per vedere quanto riesca a rendersi ridicolo Harrison Ford). Alla fine, però, c’era The Forbidden Kingdom e così non ho avuto dubbi.

Premetto che anche questo film ha dei problemi: per esempio, una sceneggiatura con più buchi di una forma di Emmental. La trama infatti è la seguente: un bravo ragazzo americano viene coinvolto nella rapina più inspiegabile della storia, visto che gli amici che fa entrare nel negozio cinese improvvisamente e senza alcun motivo tirano fuori una pistola e cominciano a sparare, dopodiché lui scappa per un quartiere dove tutte le porte delle case e dei negozi sono aperte anche di notte. Comunque, alla fine si trova magicamente teletrasportato nell’antica Cina, dove una serie di strani personaggi lo aiuteranno ad attraversare foreste e deserti per raggiungere infine le Tle Cime di Lavaledo, su cui ha sede l’impero cattivo di turno. Naturalmente il bene trionfa, e il ragazzo riesce ad essere infine caricato su un Airbus A340 Lufthansa che lo riporta a Boston sano e salvo; nonostante una lunga coda al controllo passaporti, riuscirà a raggiungere gli amici cattivi e a dargliele finalmente di santa ragione al grido di “Adriana!”.

In tutto questo c’è un altro grosso problema: l’american boy è interpretato da tal Michael Angarano, un ventenne che per faccia ed espressioni riesce ad essere un clone altrettanto brutto, vecchio e antipatico di George W. Bush. Egli spara le sue battute con un pathos degno di un venditore di aspirapolveri, anzi, per essere precisi, di George W. Bush che tenta di vendere aspirapolveri. Per fortuna, nel film ci dà grandi soddisfazioni, visto che si prende mazzate dall’inizio alla fine; tuttavia, risulta costantemente fuori posto, improbabile quanto Mara Carfagna ministro della Repubblica.

Capite che non ci si può aspettare molto dalla trama e dalla parte americana del film, ma non è quello il punto. Per fortuna, infatti, la pellicola si trasforma presto in uno show personale di Jackie Chan, uno dei più grandi attori degli ultimi cinquant’anni: un vero fuoriclasse dei film d’azione. E’ raro trovare uno che contemporaneamente è capace di esibirsi in evoluzioni mozzafiato, coreografarle in modo che siano divertenti invece che noiose, riuscire regolarmente a farti ridere e comunque dipingere un personaggio interessante, con profondità e credibilità.

In più, qui gli affiancano il numero 2 tra i kung-fu master viventi, Jet Li (che spero ricorderete in Arma Letale 4 o nel suo esordio occidentale da protagonista, Romeo deve morire). Avevo il terrore che il film si rivelasse una insana ammucchiata in cui Li e Chan si pestavano i piedi a vicenda, tipo quelle squadre di calcio che comprano ventisette attaccanti di prima fascia e solo dopo si accorgono che possono andarne in campo massimo un paio alla volta. Invece, incredibilmente, c’è chimica: almeno in alcune occasioni, i due mettono insieme scenette alla Ciccio e Franco davvero spassose.

L’altra meraviglia del film sono i paesaggi cinesi, sicuramente aggiustati in digitale, ma davvero bellissimi: vale la pena di vedere il film solo per la fotografia. Aggiungeteci poi un paio di roditrici cinesi di altissimo livello, dedite ad abbondante fan service per tutti i gusti: maso quando una delle due pesta a sangue l’odioso americano; lesbo quando si menano tra loro; sado quando la mena Jackie Chan. Che volete di più?

[tags]cinema, lufthansa, forbidden kingdom, jackie chan, jet li, george w. bush[/tags]

divider

Comments are closed.

 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2024 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike