L’ennesimo trionfo di Papi Silvio
Scusatemi se, preso dai dettagli sul nostro risultato elettorale, non ho ancora avuto modo di prestare il dovuto omaggio al clamoroso trionfo politico di Berlusconi. Come? Quale trionfo? Non mi dite che voi leggete ancora i giornali comunisti come il Financial Times; per avere una informazione libera e obiettiva basta accendere il televisore sul TG1, che ieri commentava le elezioni titolando “trionfo per il centrodestra” e sottotitolando “schiacciante vittoria di PDL e Lega”.
Credo si riferissero al fatto che, dato che il PDL a questo giro sta insieme alla Lega, è riuscito ad andare al governo in più province che nel 2004; che i suoi risultati siano peggiorati rispetto al 2008 è un dettaglio trascurabile. Non che ce ne freghi qualcosa, dato che le province governate dal PD adottano esattamente le stesse politiche di quelle governate dal PDL, però spiega bene come una parte consistente dell’Italia viva tuttora in una realtà alternativa in cui un 72enne che va con una 17enne è un gagliardo latin lover (lei indubbiamente lo fa per amore) e perdere milioni di voti è una “schiacciante vittoria”.
Comunque Papi Silvio, dopo aver accuratamente evitato di apparire in qualsiasi modo durante i resoconti elettorali, è riapparso oggi in splendida forma, per accogliere l’ennesima visita di uno dei tanti capi di Stato che dimostrano la stima che il mondo prova per lui e per l’Italia. Vediamo, chi arriva oggi? Ieri c’era Putin, l’altro ieri c’era Putin e il giorno prima c’era Schifani che va da Putin e Putin cerca di ammazzarlo per lo scazzo, insomma uno aveva un po’ il sospetto che a parte una ex spia del KGB che sfrutta Berlusconi per le vacanze come un animatore di villaggio Valtur (ben sapendo di potergli spezzare in qualsiasi momento il collo con un dito, sia in senso figurato che in senso letterale) non ci fosse più nessun leader di un Paese presentabile disposto a farsi vedere in pubblico con Papi (del resto già frequentarlo in privato è sufficiente per la rovina sicura, vedi Topolanek sorpreso col pisello di fuori).
E così, chi ha tirato fuori Papi dal cilindro? Ma l’amico Gheddafi, ovvio: uno dei maggiori e più stimati leader del mondo moderno, tanto che Silvio era un po’ incerto perché ha paura che il Nobel per la Pace lo diano a Gheddafi invece che a lui. Quindi, ecco lo storico scatto dell’incontro all’aeroporto:
Noi, però, abbiamo uno scoop: il portamento dignitoso e l’abbigliamento inappuntabile di Gheddafi mentre abbraccia Papi Silvio ci danno un indizio sul fatto che in realtà pure il leader libico abbia snobbato Berlusconi, e che egli abbia rimediato chiamando in azione uno dei suoi maestri di pensiero, ossia Giorgio Bracardi:
Guardateli bene, quello che scende dalla scaletta è chiaramente Bracardi, appena mascherato dagli elegantissimi occhiali da sole rubati a Noemi sulla circonvallazione di Casoria. Esclamando “pizzettine Catarì, qual è il vostro segreto?” il finto leader libico esibisce, appuntata con lo scotch, anche la foto in bianco e nero dei nipotini che attorniano il suo cammello. Pare che subito dopo l’abbraccio sia apparso anche Mariano Apicella, che sceso da un volo di stato lì vicino ha immediatamente attaccato a suonare una fisarmonica: al che Bracardi-Gheddafi ha cominciato a saltellare a ritmo e a chiedere una nocciolina.
Oh, chissà come mai Obama è andato a Parigi ma non è passato nemmeno un attimo da Villa Certosa…
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