Curiosità da Urbino
Urbino è una città universitaria: l’intera economia della città si regge sulle fotocopie. Ci sono più copisterie che bar per turisti!
Dietro l’agriturismo in cui stiamo, sul fianco di una collina, qualcuno ha scritto una enorme M con dei tratti di sassi bianchi. Non sono riuscito a controllare se sia visibile su Google Maps, per cui ci chiediamo dov’è che hanno poi scritto “USSOLINI”.
E’ apparentemente incomprensibile come mai abbiano deciso di costruire la grandiosa facciata del Palazzo Ducale, con tanto di torri e balconi, verso il nulla; al momento si affaccia sul teatro e poi su un parcheggio e un dirupo; sotto, l’inutile strada piena di curve che porta verso Sansepolcro, ma che nessuno fa più, perché conviene piuttosto tornare indietro e prendere la via della valle. In realtà , ho il sospetto che all’epoca dei duchi di lì arrivasse la strada per Roma.
A Urbino i locali ti prendono per il culo con la toponomastica: non solo ci sono da una parte via Balcone della Vita e dall’altra via Volta della Morte, ma quando riesci a farti la mostruosa salita che ti accoglie dal lato occidentale del centro, più o meno ripida come una pista da sci, la traversa che trovi in cima si chiama via Meta del Salire…
Lo sport nazionale, da queste parti, è l’esibizione in cinquantino. L’altro giorno però ho visto una disciplina speciale: buttarsi giù su un cinquantino per una discesa ripida in mezzo agli alberi, verso uno strapiombo, senza casco, portando dietro la fidanzatina ancora senza casco. E’ chiaro che quelli che sopravvivono diventano Valentino Rossi!
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