Un centro per le persone
Stamattina ero in giro in bici per il centro e ho fatto più fatica del solito a districarmi nel traffico. Le piste ciclabili erano continuamente interrotte da furgoni in sosta “solo un attimino”; soprattutto, ho trovato un vero delirio di automobili ferme in coda in ogni strada, persino in ore non particolarmente di punta (tra le 10 e le 12).
Il che suggerisce varie cose; per esempio, non è vero (a parte la situazione poco sensata di soffocamento del traffico in attraversamento attorno a piazza Vittorio) che gli ingorghi sono creati dalla ZTL, visto che è stata sospesa da due settimane per volere dei commercianti. E non è nemmeno vero che l’accessibilità del centro alle auto renda il centro un luogo piacevole dove andare: io volevo scappare dopo cinque minuti.
Al contrario, più si illudono le persone che si possa andare in centro città con l’auto e peggio la situazione diventa, perché il centro non è fisicamente in grado di contenere il numero di auto derivante da mezza città che vi si dirige con un veicolo a testa, né potrà mai esserlo.
La politica viabile del centro è, da sempre, figlia dell’assessorato al Commercio; allo stato attuale, retto da quello stesso Altamura che qualche giorno fa ha dichiarato che bisogna essere comprensivi con gli ambulanti che per vent’anni hanno evaso tasse e contributi (poverini, mica vorremo farglieli pagare adesso con tanto di more, no? in fondo a tutti succede di avere un momento di difficoltà e dunque di non poter pagare le tasse per una ventina d’anni, o in alternativa di dimenticarsene, che distratti!). Questo vi fa capire l’approccio del Comune di Torino con i commercianti: a novanta gradi.
Il problema è che le associazioni di categoria dei commercianti torinesi non sono nemmeno troppo sveglie, se è vero che si opposero all’epoca alla pedonalizzazione di via Garibaldi e si sono opposte per decenni a quella di via Lagrange, salvo poi scoprire che, caso strano, dopo averle pedonalizzate queste vie sono rifiorite.
A me piacerebbe allora sperimentare una soluzione di questo genere: intanto, pedonalizzare definitivamente via Roma, e poi chiudere decisamente il centro al traffico nei fine settimana prenatalizi, per trasformarlo in un centro commerciale naturale a dimensione umana, a cui accedere con i mezzi pubblici o al massimo lasciando l’auto nei parcheggi sotterranei. Tra Porta Palazzo, Porta Nuova, piazza Carlina e piazza Solferino tutti a piedi, magari aiutati da qualche navetta elettrica allestita per l’occasione. Una soluzione simile sarebbe sperimentabile anche per alcune vie di periferia a forte vocazione commerciale.
Che ne dite? Capisco lo shock iniziale, ma credo che sarebbe comunque meglio dell’ingorgo perenne che attornia il centro in questi giorni, e che alla fine anche gli incassi del commercio avrebbero delle liete sorprese…
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