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lunedì 20 Dicembre 2010, 18:19

Un centro per le persone

Stamattina ero in giro in bici per il centro e ho fatto più fatica del solito a districarmi nel traffico. Le piste ciclabili erano continuamente interrotte da furgoni in sosta “solo un attimino”; soprattutto, ho trovato un vero delirio di automobili ferme in coda in ogni strada, persino in ore non particolarmente di punta (tra le 10 e le 12).

Il che suggerisce varie cose; per esempio, non è vero (a parte la situazione poco sensata di soffocamento del traffico in attraversamento attorno a piazza Vittorio) che gli ingorghi sono creati dalla ZTL, visto che è stata sospesa da due settimane per volere dei commercianti. E non è nemmeno vero che l’accessibilità del centro alle auto renda il centro un luogo piacevole dove andare: io volevo scappare dopo cinque minuti.

Al contrario, più si illudono le persone che si possa andare in centro città con l’auto e peggio la situazione diventa, perché il centro non è fisicamente in grado di contenere il numero di auto derivante da mezza città che vi si dirige con un veicolo a testa, né potrà mai esserlo.

La politica viabile del centro è, da sempre, figlia dell’assessorato al Commercio; allo stato attuale, retto da quello stesso Altamura che qualche giorno fa ha dichiarato che bisogna essere comprensivi con gli ambulanti che per vent’anni hanno evaso tasse e contributi (poverini, mica vorremo farglieli pagare adesso con tanto di more, no? in fondo a tutti succede di avere un momento di difficoltà e dunque di non poter pagare le tasse per una ventina d’anni, o in alternativa di dimenticarsene, che distratti!). Questo vi fa capire l’approccio del Comune di Torino con i commercianti: a novanta gradi.

Il problema è che le associazioni di categoria dei commercianti torinesi non sono nemmeno troppo sveglie, se è vero che si opposero all’epoca alla pedonalizzazione di via Garibaldi e si sono opposte per decenni a quella di via Lagrange, salvo poi scoprire che, caso strano, dopo averle pedonalizzate queste vie sono rifiorite.

A me piacerebbe allora sperimentare una soluzione di questo genere: intanto, pedonalizzare definitivamente via Roma, e poi chiudere decisamente il centro al traffico nei fine settimana prenatalizi, per trasformarlo in un centro commerciale naturale a dimensione umana, a cui accedere con i mezzi pubblici o al massimo lasciando l’auto nei parcheggi sotterranei. Tra Porta Palazzo, Porta Nuova, piazza Carlina e piazza Solferino tutti a piedi, magari aiutati da qualche navetta elettrica allestita per l’occasione. Una soluzione simile sarebbe sperimentabile anche per alcune vie di periferia a forte vocazione commerciale.

Che ne dite? Capisco lo shock iniziale, ma credo che sarebbe comunque meglio dell’ingorgo perenne che attornia il centro in questi giorni, e che alla fine anche gli incassi del commercio avrebbero delle liete sorprese…

[tags]torino, isola pedonale, centro, traffico, commercio[/tags]

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4 commenti a “Un centro per le persone”

  1. mke777:

    Supercondividibile.

  2. Mike:

    Non si dice navetta elettrica.
    Si dice motrice 2800, 5000 o 6000. Oppure Isrisbus Cristalis.

    La risposta migliore sarebbe metropolitana leggera, Val o motrici 7000 non importa.

    Il problema è che se non ci sono i mezzi pubblici, e basta prendere un qualunque mezzo gtt per accorgersi che l’offerta è insufficiente è ovvio che le persone si muovon in automobile, non avendo altre possibilità. La linea 1 di metropolitana leggera, pur mancante del tratto tra Porta Nuova e Piazza Bengasi risulta nelle ore di punta sovra affollata nonostante i passaggi ogni due minuti delle vetture. A questo va aggiunto che fare parcheggi multipiano in centro ovviamente favorisce il traffico automobilistico.

  3. Fabio Varesano:

    Come non quotare tutto in pieno?

    Ieri sono andato in centro per un giro tra i negozi con la mia ragazza.. invece di andare in auto, sapendo che sarebbe stato un inferno, siamo andati giu’ con i mezzi..

    Forse siamo stati fortunati, cmq abbiamo aspettato non piu’ di 5 minuti l’arrivo del bus, e da zona Largo Orbassano al centro ci abbiamo impiegato poco piu’ di 10 minuti. Idem al ritorno.

    Quello che fa arrabiare e’ che abbiamo speso in tutto 4 euro, un euro a testa andata e ritorno.. per stare circa 2 ore.. se fossimo andati in auto e avessimo parcheggiato nel sotterraneo di P.za Vittorio avremmo speso meno.. come e’ possibile???

  4. vb:

    @Fabio: In realtà è un errore percettivo, perché per partire da largo Orbassano e stare due ore in piazza Vittorio avresti speso 2,60 euro di parcheggio, 1,25 euro di carburante (10 km circa in ciclo urbano), e soprattutto l’ammortamento del costo dell’auto e della sua manutenzione, che sono tranquillamente 20-30 centesimi al km = altri 2-3 euro. Il problema è che tu l’auto l’hai già comprata e la paghi comunque, e che molti di questi costi sono meno immediati di tirar fuori subito 4 euro per 4 biglietti. Comunque sì, un aumento del costo della sosta in certi parcheggi non sarebbe sbagliato, almeno nelle ore di punta (io non ho un pregiudizio all’uso dell’auto se non disturba, ma voglio che gli incentivi economici tirino dalla parte che crea meno problemi alla collettività e che chi sceglie il mezzo privato ne paghi appieno anche i costi indiretti).

    @Mike: Condivido la preoccupazione sul sovraffollamento della metro… la navetta elettrica serve al collegamento dei parcheggi e al poter girare più facilmente in zone pedonalizzate, perché certa gente si lamenta se deve fare a piedi da piazza Solferino a piazza San Carlo…

    @Tutti: Comunque sappiate che, nelle nostre serate di ascolto dei cittadini, almeno tre persone diverse (nuovi) ci hanno detto che il problema maggiore di Torino è che le strisce blu costano troppo e non si può andare in macchina in centro e dovremmo batterci per abolire la sosta a pagamento…

 
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