La pazzia
Il mondo è pieno di problemi.
Probabilmente lo sapete tutti, ma, quando si sceglie di dedicarsi per un certo periodo della propria vita alla politica, si scopre questa verità molto più direttamente e dolorosamente. Scopri storie incredibili di vessazione, di ingiustizie, di sfortuna, e poi scopri anche normalissime storie di qualcosa che non va e che andrebbe sistemato, solo che sono tantissime.
Vorresti avere la bacchetta magica per fare qualcosa per tutti, ma a malapena riesci a trovare il tempo per ascoltare tutti quelli che vogliono dirti qualcosa, figuriamoci per agire su tutte le questioni sollevate.
E’ per questo che l’unica idea che può funzionare è quella che sta alla base del Movimento: ognuno si attivi in prima persona su qualche problema che lo tocca direttamente, e poi organizziamoci a rete, con qualche persona che vada nelle istituzioni a fare da terminale di ciò che deve passare di lì – e magari altre persone che fanno altro, chi fa informazione, chi fa fiato sul collo, chi dà consulenze informatiche o legali.
E’ difficile dire questa cosa a chi viene da te sperando che tu gli risolva il problema, o anche solo che tu possa essere una persona in più che dedicherà le giornate alla sua questione (che peraltro, presa singolarmente, spesso meriterebbe davvero una mobilitazione). Ed è frustrante non potere aiutare tutti su tutto, e allo stesso tempo non avere tempo per niente, sentirsi sopraffatti dalla stanchezza e dalle cose da fare.
D’altra parte, rimettere a posto una intera città è una sfida da pazzi: e poiché solo i pazzi possono cambiare il mondo, basta il pensiero a far tornare le energie.
[tags]politica, attivismo, impegno[/tags]