Sky
Vittorio vb Bertola
Wandering on the Web since 1995

Fri 19 - 17:00
Hello, unidentified human being!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
about me
about me
site help
site help
site news
site news
license
license
contact me
contact me
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
old blogs
old blogs
personal
documents
documents
photos
photos
videos
videos
music
music
activities
net governance
net governance
town council
town council
software
software
help
howto
howto
internet faq
internet faq
usenet & faqs
usenet & faqs
stuff
piemonteis
piemonteis
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
ancient software
ancient software
biz
consultancy
consultancy
talks
talks
job placement
job placement
business angel
business angel
sites & software
sites & software
admin
login
login
your vb
your vb
register
register

Archivio per il giorno 4 Aprile 2011


lunedì 4 Aprile 2011, 23:32

Una nazione, tante vasche

Questa è l’ultima sera in Islanda, prima del ritorno a casa; sono da solo a Reykjavik, in attesa del volo di domani mattina presto.

Ho approfittato delle ultime ore in città per vedere qualche posto che ancora mi mancava; sono andato a visitare la chiesa di cemento in cima alla collina, il simbolo della città, davvero bella; e il giardino di sculture di Einar Jonsson, che sta proprio di fronte, belle pure quelle. Gli islandesi amano molto la scultura da esterno; se ne trovano ovunque, anche nei posti remoti, in mezzo ai giardini, sui ponti, lungo le strade. Ci sono anche molte grandi librerie, che fungono anche da caffè, da Internet point, da negozio di souvenir e di materiale vario: come ci si aspetterebbe da un popolo nordico, colto e progredito.

La situazione però mi pare un po’ diversa… la via principale di Reykjavik, per esempio, è un’infilata di negozi con pretese eleganti ma del tipo un tanto al chilo, come fosse la passeggiata delle Gru. Ovviamente l’eleganza è commisurata all’ambiente; per esempio c’è un negozio tutto fighetto e di marca, dedicato a ferramenta e utensili da giardino… ma solo quelli di moda!

Ho cominciato a sospettare qualcosa in questi giorni di viaggio; nonostante gli autovelox, ho notato che quasi nessuno rispettava alla lettera i limiti di velocità, e ciò a queste latitudini non è per niente normale. Ieri, infine, sono rimasto scioccato: davanti all’albergo c’era un enorme fuoristrada parcheggiato di storto nel posto degli invalidi. Non avevo mai, mai, mai visto da nessuna parte qualcuno parcheggiato abusivamente su un posto per invalidi in tutto il centro e nord Europa… Oggi in città ho persino notato un paio di macchine bruciare il semaforo e girare a sinistra col rosso: assurdo.

Ma è la radio che mi ha detto molto; ci sono solo sei stazioni, di cui soltanto due musicali. Una manda essenzialmente rock’n’roll anni ’60, ma per la maggior parte del tempo chiacchierano in islandese; l’altra manda, a qualsiasi ora e in qualsiasi sperduta landa desolata, On The Floor di Jennifer Lopez. La manda anche due o tre volte di fila, a tutto volume! Quando decide di dare una pausa a J.Lo, la stazione avvia un programma culturale che mi ha fatto conoscere a ripetizione altri grandi capolavori: innanzi tutto la scopiazzatura della canzone di J.Lo fatta da Britney Spears (qui la versione live ballata da un prosciutto travestito da Britney Spears), poi questo tizio che canta Hit The Lights, il singolo tamarro di Nelly Furtado e infine quella piccola gemma di stile ed eleganza che è Tonight I’m F***ing You di Enrique Iglesias. Tutte me le sono subite, tutte: era l’unica musica che c’era alla radio!

Sono così arrivato a una teoria, che peraltro già avevo concepito in Nuova Zelanda: vivere fuori dal mondo, in un posto dove non c’è niente se non meravigliosi paesaggi solitari, rende necessariamente tamarri. Ti viene solo voglia di prendere un quad e rombare in mezzo alle acque cristalline di torrenti primordiali, di comprarti un grosso fuoristrada per il gusto di fare più rumore possibile e di mangiare balena a colazione, pranzo e cena anche solo per spregio; ti viene voglia di lasciare la natura incontaminata a noi nevrotici urbani e di rivendicare in ogni modo la posizione dominante dell’essere umano nell’ecosistema planetario.

Secondo me, se prendi sti pezzi di islandesi alti due metri e li porti a Ibiza o a Rimini vanno completamente fuori di melone, passano trentasei ore di fila in discoteca, si fanno di qualsiasi cosa, guidano a fari spenti nella notte per vedere, si lanciano in un bunga bunga sfrenato e poi li ripeschi a vomitare in spiaggia alle sette del mattino.

Nel frattempo, io ho fatto un esperimento e stasera, fermo al semaforo sulla via principale, ho messo su Radio J.Lo e ho alzato il volume a palla. Ok, l’auto era una Hyundai grigia e non una Golf nera, ma ho fatto lo stesso la mia porca figura: due biondone si sono subito girate a guardarmi. Chissà cosa avranno pensato.

[tags]islanda, cultura, natura, tamarri, discoteca, rimini, ibiza, jennifer lopez, britney spears, fare le vasche in via roma[/tags]

divider
 
Creative Commons License
This site (C) 1995-2024 by Vittorio Bertola - Privacy and cookies information
Some rights reserved according to the Creative Commons Attribution - Non Commercial - Sharealike license
Attribution Noncommercial Sharealike